«Lessi il mito delizioso del quale Goethe ha detto: "Graziosissimo è questo racconto naturale, salvo che sembra troppo breve e ci si sente chiamati a svilupparlo nei particolari". Non sapevo ancora fino a che punto queste parole di Poesia e verità dovessero diventare il mio motto per gli anni successivi.» Così nel 1930 Thomas Mann rievoca l'inizio del monumentale progetto che lo avrebbe impegnato per sedici anni, dal 1926 al 1942. I quattro volumi del ciclo – Le storie di Giacobbe, Il giovane Giuseppe, Giuseppe in Egitto e Giuseppe il Nutritore – sono infatti ispirati al celebre racconto biblico che, ampliato, sviluppato e dissacrato, diventa una potente allegoria del tempo presente e insieme dell'eterna condizione dell'uomo: «Settantamila righe – sono sempre parole di Thomas Mann – che scorrono placidamente rievocando eventi remotissimi della vita umana, amore e odio, benedizione e maledizione, dissidi tra fratelli e sofferenze paterne, superbia e penitenza, caduta ed elevazione». Considerata dall'autore il proprio capolavoro, la tetralogia è una vera e propria "summa" filosofica, politica e artistica, una lunga narrazione basata su una poderosa opera di documentazione e studio e insieme su una mole di invenzioni fantastiche, personaggi, episodi, sentimenti mirabilmente descritti; un racconto vivido e appassionante che accoglie al tempo stesso suggestioni dalla psicologia, dalla storia delle religioni e dal mito fondendole in un sublime «canto venato d'umorismo che celebra l'umanità».

Giuseppe e i suoi fratelli

Mann Thomas

In una Venezia ambigua e decadente uno studioso, ricorrendo a numerosi inganni, cerca di ricostruire la biografia di Aspern attraverso il carteggio intercorso tra il poeta e l'amante.

Il carteggio Aspern

James Henry

Cliff (il nipote di Boyd e Alma) è un giovane soldato sul fronte della guerra di Corea, la cui improvvisa scomparsa piomba a turbare il sonnolento paesino dove viveva con gli zii. Scossa dall'accaduto, Alma tenterà di ricostruire la vera personalità di un nipote con cui da sempre ha avuto un rapporto contrastato e che in fondo non ha mai conosciuto davvero, coinvolgendo nella sua indagine gli altri abitanti della cittadina. Romanzo sull'assenza, Il nipote è un'appassionata opera corale in cui lo stile visionario e ribelle di Purdy cede il passo alla rappresentazione piana ma acutissima della provincia americana di quegli anni, mostrando come anche sotto la placida immobilità della campagna si nascondano incomunicabilità, segreti, bugie e pregiudizi propri del nostro tempo.

Il nipote

Purdy James

Uno dei più importanti romanzi d'amore della letteratura, in cui si ritrovano tutti i grandi problemi della lotta per lo sviluppo dell'individuo. Introduzione di Silvana De Lugnani. Testo tedesco a fronte.

I dolori del giovane Werther

Goethe Johann Wolfgang