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Il più bel romanzo americano

a cura di Redazione i-LIBRI

Il più bel romanzo americano

Stoner di John E. Williams, pubblicato nel 1965, per la prima volta tradotto in Italia da Fazi e ora edito da Mondadori, è il più bel romanzo americano di sempre, secondo i lettori di Robinson. Questo verdetto, per certi versi inatteso e clamoroso, è arrivato al termine di una lunga selezione, che ha visto in lizza 128 titoli di autori Usa defunti (condizione prima per essere considerati “classici”) usciti a partire dal 1820 (La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving).

Leggi la nostra recensione a Stoner di John E. Williams cliccando su questo link

Stoner di John E. Williams – Nato in una famiglia di contadini poveri, Stoner scopre in sé una passione struggente per la letteratura e diventa professore. “Stoner” è dunque la storia di un uomo che conduce una vita semplice al limite della frugalità, una vita che lascia poche tracce. Ma “Stoner” è molto di più: è un romanzo sull’amicizia, sul matrimonio, sull’ambiente universitario, un romanzo sociale e – non da ultimo – un romanzo sulla fatica e sulla resistenza. Sul duro, implacabile lavoro nelle fattorie, sull’impegno che richiede la vita matrimoniale, sulla difficoltà di allevare con paziente empatia una figlia all’interno di una famiglia avvelenata, e sul tentativo di avvicinare alle meraviglie della letteratura studenti universitari spesso insensibili. È soprattutto un romanzo sull’amore: amore per la poesia e per la letteratura, ma anche amore romantico. È un romanzo su cosa significa essere umani. Riscoperto una decina di anni dopo la morte del suo autore, “Stoner” è diventato un caso editoriale internazionale, assurgendo a vero e proprio libro di culto: «una scoperta meravigliosa per tutti gli amanti della letteratura» secondo Ian McEwan, «uno dei più grandi romanzi americani del ventesimo secolo» nel giudizio di Bret Easton Ellis. «John Williams è uno di quegli scrittori che non puoi fare a meno di consigliare perché hai la certezza che farai felice il tuo prossimo»: parola di Niccolò Ammaniti.

La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving – Il maestro Ichabod Crane giunge nella colonia olandese di Tarrytown e s’innamora della giovane Katherine Van Tassel. Ma strane leggende circolano in quel villaggio, tra cui quella del cavaliere senza testa, che la notte si aggira per i boschi, e Ichabod avrà presto modo di fare la sua conoscenza. Una dark story che ha ispirato numerose riduzioni cinematografiche, non ultima quella di Tim Burton (Il mistero di Sleepy Hollow, 1999).

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