
Caro Bogart
Coe Jonathan
Categoria: Letteratura latina
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La biografia, la carriera, il mito di Humphrey Bogart attraverso la scrittura innamorata di un grande romanziere. Jonathan Coe cinefilo è ben noto ai suoi lettori. In ogni suo romanzo il cinema è ampiamente presente. Qui lo vediamo al suo meglio scandagliare la profondità di un volto, di un uomo, di un attore che ha lasciato un'eredità incalcolabile nell'arte e nell'immaginario.
Caro Bogart
Coe Jonathan
IL PARADISO DEGLI ORCHI
Pennac Daniel
Con l'inedito Dove tutto ebbe inizio, un testamento letterario. In questo splendido romanzo autobiografico, Vitaliano Trevisan racconta gli anni Settanta schiacciati tra politica ed eroina, cui sembra essere sopravvissuto quasi per caso, la storia di un matrimonio e della sua fine, le contraddizioni del mondo della cultura e la sofferenza psichica, il percorso pieno di deragliamenti di un ragazzo destinato a fare lo scrittore. Perché trovo sempre un lavoro?, mi dicevo, Perché non mi lasciano andare alla deriva in pace? Diventare un barbone. Una delle possibilità che contemplavo. Che contemplo tuttora. Poi non ho coraggio. Mi viene in mente mio padre, il poliziotto Arturo, e la sua divisa, sempre impeccabile; e mio nonno, la dignità con cui indossava il suo vestito da festa. Assurdità che sempre mi ritornano. L’origine è un vestito che uno non smette mai. Il lavoro come condanna e perdizione, il lavoro come cellula primordiale dell’organismo umano, il lavoro che marchia anima e corpo di un’intera vita. Con una scrittura originale come un classico pezzo di jazz, che ne ha fatto uno degli autori italiani piú importanti della sua generazione, in questo romanzo autobiografico Vitaliano Trevisan racconta il lavoro nel luogo in cui è una religione, il Nordest, dagli anni Settanta fino agli anni Zero. E attraverso questa lente scandaglia non solo le mutazioni del nostro Paese, ma la sua stessa vita: il fallimento dell’amore, i meccanismi di potere nascosti in qualunque relazione, la storia della propria e di ogni famiglia, che è sempre «una storia di soldi».
Works
Trevisan Vitaliano
Antonello Centanin, in arte Aldo Nove, ha trascorso tutte le estati, dall’infanzia alla prima adolescenza, in Sardegna, un’isola che nel suo immaginario poetico si è trasformata in una terra magica e misteriosa, popolata dalle presenze ancestrali di antichi isolani. Il racconto di Nove segue un doppio registro narrativo, realistico e fantastico allo stesso tempo. Da un lato il giovanissimo Antonello, bambino alla scoperta di una terra lontana e in parte sconosciuta, dall’altro il piccolo Sartàlo, giovane di una tribù indigena perennemente in lotta per la sopravvivenza. Una vicinanza curiosa e inaspettata legherà per sempre le esistenze fragili dei due protagonisti, separati dal tempo, ma non dal destino. Il nonno di Antonello e un vecchio Sikh, Giò, faranno da guida al piccolo. Un romanzo poetico ed evocativo, fantastico e almeno in parte autobiografico.
Un bambino piangeva
Nove Aldo
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