
LA NOTTE DELL’ERBA CREMISI
Bussini Mario
Descrizione: L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.
Categoria: Letteratura inglese
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Classici
Anno: 2002
ISBN: 9788804507451
«Se siete pronti partiamo, vi avverto però che le cose si faranno complicate». L'avvertimento di Wes, consulente di polizia chiamato a indagare su un caso di bambini scomparsi, è più che mai fondato, visto che ci si trova da subito immersi in una storia in cui niente è come sembra e il male si confonde col bene, in un crescendo vorticoso di colpi di scena inquietanti ed enigmi che implorano una soluzione. Le sue capacità investigative e l'aiuto di forze invisibili che lo accompagnano fin dalla sua infanzia aiuteranno Wes a sciogliere il tremendo intrico di delitti e minacciose presenze.
LA NOTTE DELL’ERBA CREMISI
Bussini Mario
Il bugiardo patologico, il parassita, l’altruista, l’uomo del mistero: sono solo alcuni dei manipolatori psicologici, quelli che le donne incontrano ogni giorno e che le trasformano in vittime di molestie, stalking e talvolta peggio. L’autrice analizza i 10 profili più diffusi, il comportamento, le peculiarità, attraverso le testimonianze delle vittime; ne riassume le caratteristiche principali e spiega come non cadere nella loro trappola.
Il manipolatore affettivo e le sue maschere
Mammoliti Cinzia
Questo libro racconta la vita di Marguerite Duras, dall'infanzia, quando è per tutti Nenè, agli anni centrali in cui gli amici più intimi, come Jeanne Moreau, Godard, Depardieu, Lacan, la chiamano Margot, fino al delirio megalomane e alcolico della vecchiaia in cui la scrittrice parla di sé in terza persona autocitandosi con il solo cognome: Duras. E’ la storia incandescente di un destino eccezionale che ha attraversato il colonialismo francese, la Resistenza, l'adesione e la ribellione al Partito comunista francese, con la conseguente espulsione, il '68, il femminismo, l'Ecole du Regard, la Nouvelle Vague. La storia di una donna dai moltissimi aggrovigliati amori e di una scrittrice e cineasta che ha conquistato, suo malgrado, una sterminata folla di lettori, a volte fanatici fino al culto. La storia, infine, delle vittorie e delle sconfitte di questa donna, del suo impressionante corpo a corpo con la letteratura, della sua autenticità e delle sue mistificazioni, del doloroso attraversamento dell'alcolismo, dei deliri dovuti alla disintossicazione, della sua capacità d'innamorarsi e di giocare coi sentimenti e con le parole fino all'ultimo soffio di vita.
Marguerite
Petrignani Sandra
Da anni, a partire da Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, attraverso altri quattro romanzi ambientati in luoghi e culture diverse, Eric-Emmanuel Schmitt persegue il progetto di un affresco della spiritualità umana nelle varie manifestazioni religiose del pianeta. Dall’islam all’ebraismo, dal cristianesimo al buddismo, per arrivare ora, con questo nuovo vivacissimo romanzo breve, al confucianesimo, l’antica saggezza del popolo cinese. Tutti, anche i più sprovveduti, sanno che in Cina le coppie non possono avere più di un figlio. Le autorità cinesi sono molto attente al controllo demografico, e chi trasgredisce incorre in severe sanzioni. Come fa allora la modesta signora Ming, addetta alle pulizie nella toilette per gli uomini del Grand Hotel di Yunhai, ad avere dieci figli?Il moderno e spregiudicato imprenditore francese, a Yunhai per affari, ritiene che la donna lo voglia prendere in giro. Si diverte a parlare a parlare con lei, ad ascoltare le storie che lei gli racconta sui suoi figli immaginari, e ne approfitta per praticare la lingua del luogo, il cantonese, ma di base è convinto che la donna sia una mitomane. Nel corso dei giorni, però, man mano che si dipanano le vicende dei figli inesistenti, l’uomo d’affari cambia parere. Le parole della signora Ming, farcite di precetti di Confucio, gli fanno apparire l’esistenza sotto un’altra ottica, lo spingono a indagare sui labili confini che dividono la verità dalla menzogna e lo portano, infine, a rivalutare la sua stessa vita e a considerare seriamente la possibilità di una paternità fino ad allora accuratamente evitata.
I DIECI FIGLI CHE LA SIGNORA MING NON HA MAI AVUTO
Schmitt Eric-Emmanuel
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