Raccolte

365 STORIE D’AMORE

AA.VV.

Descrizione: Perché proprio 365 storie d'amore? Perché questo genere letterario è il solo che riesce a muoversi fra i vari sottogeneri della letteratura senza mai perdere la propria identità. Il romance è infatti declinato in decine di sfumature che contemplano escursioni nello storico, nel thriller, nella fantascienza, nell'erotico, nel fantasy e chi più ne ha più ne metta, pur mantenendo sempre la passione e i sentimenti saldamente in tolda di comando. Insomma, l'importante è che siano belle storie d'amore, dopodiché poco importa se ne sono protagonisti un pistolero e una bella ragazza all'epoca del far west o due viaggiatori dello spazio. E non importa nemmeno se i due innamorati sono entrambi uomini o entrambe donne, perché al lettore di romance piace esplorare tutte le possibili declinazioni dell'amore, senza restare ingabbiati nel pregiudizio eterosessuale. Un genere letterario, quindi, estremamente aperto e ricettivo, che offre grandi possibilità ai lettori ma anche agli scrittori, che possono sbizzarrirsi a descrivere storie d'amore e di passione all'interno dei sottogeneri a loro più congeniali.

Categoria: Raccolte

Editore: Delos Books

Collana:

Anno: 2013

ISBN: 9788865303924

Recensito da Elpis Bruno

Le Vostre recensioni

Regalare un libro a San Valentino?

Può essere un’idea.

Regalare le 365 storie d’amore, la nuova raccolta di Delos Books, può essere un’idea vincente.

Dopo il successo delle precedenti antologie tematiche come i “365 racconti sulla fine del mondo”, Delos pubblica anche quest’opera abbinando ai giorni dell’almanacco un racconto breve (uno per pagina), sotto la guida di Franco Forte, direttore di Writers Magazine.

Ciascun autore ha interpretato in poche righe l’amore come io cercherò di fare qui, utilizzando titoli e storie di un piccolo campione rappresentativo dei molti racconti di pregio contenuti dall’antologia. Lo farò rendendo omaggio alle autrici donne.

Perché un libro? 

Perché è un universo di emozioni (23 settembre, Bruna Suglia, Fuori nevica): come quelle commosse, scatenate in tutti noi da “Fuori nevica”, pensando a Gianpiero Possieri, coautore con la moglie Bruna. O quelle suscitate da “Bimba Sole” di Patrizia Di Donato (15 febbraio).

Perché un libro è strumento di lotta al pregiudizio (27 ottobre, Livin Derevel: Tienimi la mano).

Perché in un libro c’è quello che abbiamo (10 ottobre, Patrizia Ferrando: L’amore è attitudine) e ciò che non possiamo avere (18 giugno, Marina Paolucci: Anna che amava il vento; 6 luglio, Ester Trasforini: Così sia); c’è la fantasia (11 aprile, Viola Lodato: Oltre il limite), il sogno (21 luglio, Simonetta Brambilla: Sogno d’estate) che può anche avverarsi (21 novembre, Il sogno di Lara di Donatella Perullo, collaboratrice della nostra testata), la favola (29 giugno, Raffaella Ferrari: Risveglio con sorpresa), l’inquietudine (23 aprile, Valeria Barbera: Amore e paura), l’ambivalenza (25 gennaio, Irene Vanni: Maria Antonietta Duchessa degli Struzzi) e anche la nostra follia (25 marzo, Romina Tamerici: L’amore è una follia).

Perché in un libro ci sono le nostre ansie (20 luglio, Francesca Panzacchi: La telefonata), i ricordi (19 giugno, Tina Caramanico: La Punto Sole), la vitalità e la ribellione apparentemente rassegnata (1 novembre, Lucia Coluccia: I feel like a monster).

Perché le 365 storie d’amore?

Perché celebrano un sentimento vero e basilare (14 aprile, Fabiola D’Amico: 12/4/2007), un impulso naturale contro ogni aspettativa (3 novembre, Roberta Eman: Inatteso), una forza che oltrepassa la morte (11 agosto, Fatima Cardoso: L’amore ci libererà), una paura (9 settembre, Laura Poletti: Sotto la pioggia).

Ma anche perché sorprendono con un evento paradossale (29 gennaio, Catia Pieragostini: Storie del lunedì), con un incontro sofferto e conflittuale (31 ottobre, Giorgia Rebecca Gironi: Retrospettiva), con il cambiamento di prospettiva (22 agosto, Libera Schiano Lomoriello: Amore incompreso).

Perché l’amore è semplicemente bello (13 gennaio, Scilla Bofiglioli: Come un cigno), a volte è illusorio (29 novembre, Maria Rosaria del Ciello: Le macchine che passano) o addirittura un gioco (11 gennaio, Simonetta Fornasiero: Un amore quasi perfetto).

Perché l’amore è gioia e tragedia (2 gennaio, Lia Tomasich: Lamiere; 27 gennaio, Giulia Dal Mas: L’eternità di un istante), perché l’amore è erotismo allo stato puro (24 gennaio, Irene Pecikar: Perle di gioia rubate)…

 

Bruno Elpis

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Intervista a AA.VV.

Il ragionamento del "non ci sono i soldi per fare le riforme " apparentemente aristotelico e corretto - è invece profondamente sbagliato. Per due motivi, che sono alla base della decisione di scrivere questo libro. Il primo motivo è interno al ragionamento stesso. In Italia il vento della crescita non tornerà mai a spirare in poppa senza un vero e proprio programma di riforme. Il paese è praticamente fermo da quindici anni: tre quinquenni durante i quali l'economia mondiale è cresciuta come mai in passato. Nonostante la violenza della crisi globale, il 2009 è stato per il mondo solo una breve parentesi. Da noi invece sembra un incubo lungo vent'anni. Il vento della crescita soffia in varie parti del mondo, ma non tornerà mai a soffiare in Italia se non cambiamo atteggiamento. Il secondo errore nel ragionamento del "non ci sono i soldi" è invece un falso problema. Esistono moltissime e importantissime riforme che si possono fare "senza aumentare di un solo euro il debito pubblico". Sono le cosiddette Riforme a Costo Zero, il tema alla base di questo libro. In quasi tutti i campi cruciali dell'economia, è possibile cambiare le cose senza chiedere il conto a Pantalone: perché è vero che di soldi ce ne sono davvero pochi. Ma è anche vero che si possono fare importantissime riforme senza incidere sul bilancio pubblico. Richiedono solo di investire capitale politico nel cercare il consenso necessario. Una classe politica all'altezza può farcela. Gli ostacoli possono essere rimossi...

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