
Chi è partito e chi è rimasto
Comyns Barbara
Descrizione: Da Il Buono, il Brutto e il Cattivo di Sergio Leone a La città incantata di Hayao Miyazaki, passando per The Elephant Man di David Lynch e Il monello di Charlie Chaplin: 50 film che hanno segnato un epoca. Un libro che farà scoprire ai ragazzi tutta la meraviglia del cinema, sotto la guida di uno dei più grandi maestri italiani della regia. «Se esistesse ancora un me dodicenne, e se avessi qualcuno che mi donasse una lista di cinquanta film da guardare, lo troverei il regalo più bello del mondo.» Quali sono i film da guardare per diventare grandi? Quelli che fanno emozionare, ridere, pensare... e che ogni ragazzo dovrebbe vedere per imparare tutto sul cinema e, perché no, sulla vita? Un libro a cura del regista Giuseppe Tornatore che racconta 50 pellicole imperdibili, dalla saga di Harry Potter, per vivere una grande avventura e scoprire il valore dell'amicizia, a L'attimo fuggente, per capire quanto sia importante affrontare la vita seguendo se stessi. Dai grandi classici che hanno segnato un'epoca fino ai più recenti successi cinematografici, ogni film è presentato da un testo che ne racconta la trama e i temi principali e affiancato da una doppia pagina di approfondimento sul regista e sugli attori, con aneddoti e curiosità sul mondo e sui mestieri del cinema.
Categoria: Saggi
Editore: Feltrinelli
Collana: Albi illustrati
Anno: 2021
ISBN: 9788807923586
Recensito da Roberta Emanuela
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Una delle più enigmatiche autrici del Novecento inglese mette in scena una storia eccentrica e raffinata. Nel breve romanzo di culto "Chi è partito e chi è rimasto" un piccolo villaggio inglese di fine Ottocento adagiato sulle sponde di un placido fiume viene improvvisamente colpito da una serie di calamità che sembrano il frutto di una violenta maledizione. A inaugurare la serie di terribili eventi è il fiume, che al principio dell'estate decide di straripare trascinando con sé gli abitanti in una ballata surreale e imprevedibile, contro la quale l'eccentrica famiglia Willoweed dispiegherà l'arsenale delle sue bizzarre forze, mentre il giornale del villaggio si chiede: «Chi sarà il prossimo a essere colpito dalla fatale follia?».
Chi è partito e chi è rimasto
Comyns Barbara
È un annuncio surreale quello che un lunedì come tanti compare sul Metroquadro, rivista milanese di inserzioni immobiliari: una vecchia contessa caduta in miseria mette in vendita un loculo cimiteriale della tomba di famiglia al Monumentale di Milano. Il cliente ideale? Secondo lei il pendolare che, intrappolato ogni giorno sui treni sovraffollati che fanno la spola tra Milano e l'hinterland, troverà in quell'offerta la soluzione ai suoi problemi. Almeno fino a quando l'anziana morirà. Allora, e solo allora, l'inquilino dovrà restituirle la dimora del suo eterno riposo. Colpevole della svista che ha permesso la pubblicazione dell'inserzione è Federico Plomb, impiegato alla redazione del Metroquadro e pendolare lui stesso. Dopo aver rischiato il licenziamento per questo errore, Federico assiste inerme alle reazioni a catena che ha innescato, a partire dall'atteggiamento dei media che, dapprima interessati al lato folkloristico della vicenda, ne fanno poi oggetto di serie discussioni nei talk show. Ha inizio un nuovo fenomeno: i milanesi che possiedono un loculo trovano l'idea della contessa ottima per guadagnare, e i pendolari, stanchi delle risse quotidiane per un posto sul treno regionale, rispondono alle inserzioni. E comprano. Le leggi di mercato fanno il resto. È il boom di un nuovo mercato immobiliare.
Comodo, silenzioso, vicinanze metrò
Spinaci Antonio
Il protagonista di questo libro è un signore che ha cinquantacinque anni però anche lui è stato giovane, e quando era giovane ha fatto l'editore, poi ha fatto lo scrittore, adesso fa il giornalista e pratica una forma di giornalismo che lui chiama Giornalismo disinformato, e la insegna, anche. E' un tipo di giornalismo, il giornalismo disinformato, che dice che delle cose che si scrivono non bisogna saper niente. "Ragazzi" gli dice a quelli che partecipano ai suoi corsi "se non sapete cosa scrivere, scrivetelo. Scrivete così: Non so cosa scrivere". E delle regole classiche del giornalismo, delle cinque doppie vu, "when" "what" "where" "who" "why", che sarebbero le cinque cose da dire secondo le regole classiche del giornalismo informato, ecco, lui, nei pezzi che scrive lui, cerca di non rispondere a nessuna di queste domande, ma si sforza di rispondere a un'altra, domanda: "how". Bisogna concentrarsi sul "come", secondo lui, e se ci si concentra sul "come" si risponde anche alle altre domande. Bisogna cioè farsi guidare, in un certo senso, non dal proprio cervello, non dalla propria sapienza, dai propri occhi, bisogna mettersi per strada e cominciare a guardare. Allora lì, in un certo senso, è un'avventura; può saltar fuori qualsiasi cosa, può andare a finire che uno diventa testimone dì un omicidio, oppure che uno torna a casa, si mette al computer e scrive "Non so cosa scrivere". Ecco. Ermanno Baistrocchi, all'inizio di questo romanzo, diventa testimone di un omicidio, e la sua esistenza di giornalista disinformato, che era già abbastanza complicata per conto suo, diventa, da un giorno all'altro, complicatissima.
Manuale pratico di giornalismo disnformato
Nori Paolo
Nella vivace Istanbul, la vita della libraia turco-tedesca Kati Hirschel scorre fin troppo tranquilla. Il nuovo appartamento che condivide con lo spagnolo Fofo è ormai sistemato, tutti i debiti sono stati pagati e la libreria di cui va tanto fiera - l’unica in tutta la città specializzata in libri gialli - è ben frequentata da locali e turisti. Forse per noia, o per la mancanza di un fidanzato che la tenga occupata, Kati si lascia trascinare da una chiaroveggente che dovrebbe aiutare Fofo a risolvere i suoi problemi di cuore. Le cose prendono una piega inaspettata quando la lettrice di fondi di caffè «vede» la morte di una giovane donna. Temendo che possa trattarsi della fidata collaboratrice Pelin, la libraia corre in ospedale e scopre che la vita in pericolo è un’altra: quella di Nil, ricoverata in terapia intensiva dopo un misterioso malore. Com’è possibile che una donna di neanche trent’anni, in perfetta salute, sia improvvisamente colpita da un attacco cardiaco? E perché aveva la schiuma alla bocca? Il caso è decisamente sospetto e risveglia subito la proverbiale curiosità di Kati, che insieme a Hakan, fratello della «vittima», comincia a scavare nella vita di Nil e a notare altre stranezze. Ad esempio che la giovane, pur essendo disoccupata da sei mesi, poteva permettersi oggetti costosi e una lussuosa abitazione in uno dei quartieri più eleganti di Istanbul. Ce n’è abbastanza per ipotizzare un coinvolgimento in affari loschi. O la presenza di un ricco amante, magari sposato e interessato a sbarazzarsi di lei. Ancora più singolare risulta però la passione di Nil per il tango, legata probabilmente alla decisione di scrivere un romanzo ambientato tra Turchia e Argentina, due paesi accomunati da anni di dittatura militare, da violenze e ingiustizie nei confronti di oppositori e minoranze. E così, grazie al solito mix di intuito, faccia tosta e conoscenza della società turca, Kati porterà avanti anche quest’indagine a modo suo, tra chiacchiere e bicchieri di tè.
Tango a Istanbul
Aykol Esmahan
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