
Autismo e talento
Happé Francesca
Descrizione: Che sconquasso di passioni, commissario, quante falene intorno alla fiamma. Quando in una serie romanzesca come quella di Ricciardi irrompe un personaggio come l’aristocratica, misteriosa e bellissima Bianca, che si rivolge a lui perché non crede che il marito sia un omicida, è chiaro che il ciclone farà danni in quantità. Con Anime di vetro il già precario equilibrio sentimentale di Ricciardi è destinato a saltare, portandosi dietro un turbine di vicende. Con grande godimento dei lettori e delle lettrici.
Categoria: Giallo - thriller - noir
Editore: Einaudi
Collana: Stile Libero Big
Anno: 2015
ISBN: 9788806203450
Recensito da Elpis Bruno
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Uno degli aspetti più straordinari dei disturbi dello spettro autistico è l'elevata frequenza di abilità speciali che in essi si rileva. È frequente che molte delle persone affette da questi disturbi possiedano abilità speciali nel campo della musica, dell'arte, del calcolo o della memoria. Perché soggetti con gravi compromissioni sul piano sociale e comunicativo sembrano predisposti a sviluppare l'orecchio assoluto, una memoria fotografica o la capacità di eseguire calcoli a velocità lampo? Questo libro esplora l'enigma del talento e il suo stretto legame con l'autismo indagando le numerose questioni che esso pone: esistono effetti genetici simili che predispongono al talento e all'autismo? Cosa c'è di speciale nei cervelli delle persone con abilità savant? Qual'è il modo migliore di promuovere i talenti in bambini e adulti con difficoltà comunicative e sociali? Con il contributo di alcune delle maggiori autorità mondiali, il volume cerca di districare il mistero delle abilità savant e di riflettere sul modo molto diverso in cui le persone con autismo vedono e comprendono il mondo. Una lettura stimolante per un pubblico interessato e scienze, arti e discipline umanistiche.
Autismo e talento
Happé Francesca
Testamento spirituale del maggiore poeta finlandese. i "Canti di Pentecoste", raccolta di ballate, leggende e miti, sono le tappe di un viaggio in un immaginario intimo e primitivo e un maestoso sforzo poetico di sintesi tra coscienza europea, tradizione balto-finnica e simbolo universale. Redatti in due tomi (1903 e 1916) ed ispirati alle "cerimonie liriche di Pentecoste" o helkajuhla di Ritvala, rito pagano della fertilità permeato da elementi del cristianesimo medioevale, i ventinove poemi sono riflessioni originali e profonde sulle questioni centrali del pensiero moderno: il superuomo e la volontà eroica di fronte alla morte, lo slancio faustiano e la magia come riscatto cosmico dell'io, l'identità nazionale, l'interpretazione romantica e la dimensione tragica, vero sigillo d'equilibrio tra forze apollinee e dionisiache.
Canti di Pentecoste
Leino Eino
Lo sceriffo Longmire (lo stesso che è protagonista della serie dei romanzi gialli) riceve la visita di una giovane donna asiatica che all’inizio non riconosce ma che poi ricorda essere stata al centro di un’incredibile storia capitatagli nel Natale di trent’anni prima. Così poco alla volta Longmire rievoca quella commovente storia natalizia. All’epoca era un giovanissimo sceriffo e fu chiamato nel luogo di un incidente automobilistico dove due coniugi giapponesi avevano perso la vita. Erano sopravvissute la figlia di pochi anni e sua nonna, una vecchietta giapponese raggrinzita e incapace di capire una parola d’inglese. La bambina era però in pericolo di vita e andava aerotrasportata urgentemente all’ospedale di Denver, l’unica struttura in grado di salvarla. All’annuncio dell’arrivo di una tempesta di neve si scopre che nessun velivolo è in condizioni di decollare. L’unico “pazzo” che si offre è un vecchio pilota della Seconda guerra mondiale, alcolizzato e con un aereo più vecchio di lui, un bombardiere con il quale aveva bombardato i nemici giapponesi. La squadra che lo accompagna in questo volo pazzesco tra le montagne è composta da Longmire e da un vecchio dottore tedesco, oltre ovviamente alla bambina in fin di vita e alla nonna. Attraverseranno le montagne mentre l’aereo perde pezzi, il pilota continua a bere whiskey, il medico cerca di tenere in vita la bambina e Longmire resta addirittura appeso fuori dall’aereo in mezzo alla tormenta.
Il volo di Natale
Johnson Craig
Per migliaia di chilometri, in auto, a piedi, su traghetti, bus e funivie, una carovana piena di colori tenta di stare dietro al ritmo furibondo imposto dai ciclisti che in tre settimane girano tutta l'Italia, dalla costiera amalfitana agli aspri profili del Vajont. Fa parte della carovana anche uno scrittore, che fin da bambino sognava di partecipare al Giro d'Italia e affronta questa avventura con entusiasmo assoluto, pronto a infiammarsi per l'epica che il ciclismo da sempre sprigiona. Ma presto scoprirà che la tenacia e la passione dei corridori sono solo una parte della storia. Perché sarà proprio tutto quello che accade intorno alla corsa a rendere il viaggio strepitoso. Lungo le strade secondarie, nel cuore selvatico o cementificato della provincia italiana, si rischia di perdersi a ogni bivio mentre si incontrano folle festanti e personaggi clamorosi, paesini pazzeschi come la gente che li abita, assessori dediti alla promozione di figlie cantanti, pompieri ballerini di break dance, maturi musicisti da pianobar che cercano di infilarsi in casting riservati agli adolescenti, oscuri poeti a caccia di editori... le mille impossibili follie che solo la vita vera ci può regalare. Alla passione ardente per il ciclismo - grandissima metafora della fatica e della gloria nascosta a ogni curva della vita - Fabio Genovesi unisce il suo impareggiabile umorismo, facendo di queste pagine la cronaca di un'impresa sportiva straordinaria e insieme il racconto stralunato e memorabile del nostro Paese, delle sue debolezze e dei suoi grandi sogni.
TUTTI PRIMI SUL TRAGUARDO DEL MIO CUORE
Genovesi Fabio
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