Recensioni

Assassinio a Villa Borghese

Veltroni Walter

Descrizione: Villa Borghese - un enorme parco nel centro di Roma, grande più della Città del Vaticano e poco meno del principato di Monaco - è un luogo meraviglioso. Ci sono musei, teatri, la Casa del Cinema, ludoteche, chiese. E poi le mille piante, i corsi d'acqua e le tante specie animali ospitate al Bioparco. Un'isola di verde incantevole. Affascinante, colta, misteriosa. Il sindaco, malato d'amore per la Villa, muovendo mari e monti riesce a far aprire un commissariato al suo interno. Per la gestione del nuovo ufficio, i vertici della polizia decidono di radunare un gruppo di soggetti che altrove non hanno certo brillato. Come i magnifici sette, ma al contrario. A guidarli viene chiamato Giovanni Buonvino, ispettore superiore che, quindici anni prima, è stato condannato alle retrovie da un bruciante errore. «Occhio ai palloni Super Santos» ironizzano i colleghi, «possono contenere esplosivo.» Pochi giorni dopo l'inaugurazione del commissariato, però, il pacifico tran tran viene interrotto dalla scoperta di un cadavere orrendamente straziato. Da quel momento a Villa Borghese - insanguinata da una lunga scia di morte - nulla sarà più lo stesso.

Categoria: Recensioni

Editore: Marsilio

Collana: Lucciole

Anno: 2019

ISBN:

Recensito da Ornella Donna

Le Vostre recensioni

Walter Veltroni esordisce nel campo della narrativa gialla con Assassinio a Villa Borghese, un libro che inaugura anche una nuova collana della casa editrice Marsilio. Un testo che, oltre alla narrazione strettamente di genere, è anche “una lettera d’amore alla Capitale e al più bello dei suoi parchi.

Infatti la vicenda si snoda intorno a Villa Borghese a Roma, dove viene istituita una nuova squadra d’investigazione, capitanata da Giovanni Buonvino, un uomo che aspetta da quindici anni un avanzamento di carriera. Nel frattempo ha perso la moglie, che ha trovato a letto con un’altra donna, in quello che è il più assurdo e complicato dei tradimenti; e ora vive solo con i suoi due gatti: Rijkaard e Gullit. Lui è un cinquantenne, ancora piacente, con i capelli brizzolati, e una passione estrema per le auto d’epoca. La sua carriera è stata sporcata da un’onta difficile da dimenticare, e ora gli viene affidato un commissariato dove si crede “non succeda mai nulla”.

La squadra con cui si trova a lavorare è, a dir poco, astrusa. Sembra formata da “Bombolo, Alvaro Vitali, Gigi Reder, i gemelli marchesini Pucci di Sapore di mare, Aristoteles ed Edwige Fenec. Uno normale non c’era.”

Quando una terribile scoperta viene effettuata all’interno del Parco della Villa, i ruoli cambiano in fretta e il caso da risolvere è terribile. Riusciranno nel loro intento? Il riscatto per il bel commissario è auspicabile? Tanti indizi disseminati da una mente perversa riusciranno a essere compresi da una squadra così tanto imperfetta?

Un bel giallo, dove Roma e uno dei suoi luoghi più suggestivi, la fanno da padrone. Un romanzo veloce, scritto con una prosa semplice, ma incisiva, che non si disperde inutilmente. Un mistero intricato e complicato, di grande attualità, che gioca abilmente con le cosidette imperfezioni, usate per fuorviare dal vero e tragico contenuto. Sulla scia veritiera che “dalle crepe entra la luce”, si snoda una vicenda caratteristica di una società in continuo movimento, dove il sotterraneo e l’ambiguo regnano incontrastati.

...

Leggi tutto

LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )

Aggiungi un tuo commento

Scrivi la tua recensione

Devi effettuare il login per aggiungere un commento oppure registrati

Walter

Veltroni

Libri dallo stesso autore

Intervista a Veltroni Walter

Un uomo misterioso, scrittore di gialli di scarso successo, 65 anni, sapendo di non avere molto da vivere a causa di un cancro ai polmoni, decide che come ultimo atto della sua esistenza compirà un gesto spettacolare che tramanderà la sua memoria ai posteri: un omicidio perfetto. Non uno soltanto, tre. Ucciderà tre donne diverse, già individuate, accomunate dal fatto di avere i capelli rossi. L'assassino ha intenzione di mettere per iscritto dettagliatamente il suo operato e di avvertire via lettera le tre donne della loro sorte imminente per vedere come si comporteranno. L'uomo, servendosi della favola di Cappuccetto Rosso nella sua versione originale e cruenta, avverte le tre donne che il lupo cattivo è sulle loro tracce e che le ucciderà, senza specificare quando, come o dove. Nel momento in cui arrivano le lettere con l'annuncio di morte le tre donne reagiscono in modi diversi. L'uomo non vuole soltanto uccidere, vuole fare una ricerca e una riflessione approfondita sul periodo che precederà la morte. La sfida che si trova di fronte è cercare di aggirare e superare tutti i mezzi e modi in cui le sue tre vittime tenteranno di salvarsi da lui, per questo dovrà avvicinarsi a loro mantenendo il suo anonimato, per prevenire le loro mosse. Nessuno ha mai tentato prima un'operazione simile: tre vittime diverse, in tre luoghi diversi, destinate a tre morti diverse, tutte nello stesso giorno a poche ore di distanza l'una dall'altra. Ma anche il lupo cattivo può sottovalutare...

Un finale perfetto

Katzenbach John

IO NICHI MORETTI

Legni Franco

Il Novecento è appena iniziato in Giappone, e l'era Meiji sembra aver restituito onore e grandezza al paese facendone una nazione moderna. Per il gatto protagonista di queste pagine, però, un'oscura follia aleggia nell'aria, nel Giappone all'alba del XX secolo. Il nostro eroe vive, infatti, a casa di un professore che si cimenta in bizzarre imprese. Scrive prosa inglese infarcita di errori, recita canti no¯ō nel gabinetto, tanto che i vicini lo hanno soprannominato il «maestro delle latrine», accoglie esteti con gli occhiali cerchiati d'oro, spettegola della vita dissoluta di libertini e debosciati. Insomma, mostra a quale grado di insensatezza può giungere il genere umano in epoca moderna... Pubblicato per la prima volta nel 1905, Io sono un gatto non è soltanto un romanzo raro, che ha per protagonista un gatto, filosofo e scettico, che osserva distaccato un radicale mutamento epocale. È anche uno dei grandi libri della letteratura mondiale, la prima opera che, come ha scritto Claude Bonnefoy, inaugura il grande romanzo giapponese all'occidentale.

Io sono un gatto

Soseki Natsume

Un romanzo nel quale il corpo passa da oggetto del desiderio a soggetto che desidera e cerca di appagare i propri sogni.

EMMANUELLE

Arsan Emmanuelle