
De divinatione
Cicerone Marco Tullio
Categoria: Narrativa
Editore: Giunti
Collana: A
Anno: 2012
ISBN: 9788809773691
Trama
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De divinatione
Cicerone Marco Tullio
Io guidavo e Vittorio stava seduto davanti, vicino a me. Divorava tutto con gli occhi, il suo sguardo attraeva a sè le facciate delle case, i pochi alberi, le persone. Rimaneva per lo più zitto. Solo a un certo punto ha detto di avere fame e poco dopo ha aggiunto, parlando a bassa voce senza staccare gli occhi dal finestrino, che doveva trovare il modo di dare un senso a quello che gli era successo. un senso estetico, ha detto ancora.
PICCOLO TESTAMENTO
Dadati Gabriele
Un ragazzino di tredici anni che è ancora bambino, ma che comincia ad avvertire la pulsione di scoprire la vita; una madre, vedova, che è ancora fiorente e desiderosa di vivere; L'inquietudine, la difficoltà dei rapporti, la scoperta del sesso. I turbamenti sessuali ed esistenziali di un adolescente che scopre la vita in un grande romanzo che ha segnato un'epoca: un libro scritto nel 1941 ma giudicato troppo scabroso dalla censura fascista, uscito in libreria solo nel 1944.
Agostino di Alberto Moravia
Moravia Alberto
John e Marian, coppia di facoltosi quarantenni, attendono nella loro villa di campagna l'arrivo di Lyle, critico d'arte di New York, nell'anniversario della morte di Tony, fratello di John e compagno di Lyle per nove anni. Quest'ultimo si presenta però insieme a Robert, ventiquattrenne pittore di origini indiane: circostanza fatalmente destinata a trasformare il placido soggiorno che i tre avevano programmato in una sequenza di momenti imbarazzanti e carichi di tensione. Ma se l'ansiosa Marian sembra essere l'unica ad accorgersene e John si chiude in un laconico riserbo, Lyle fa di tutto per apparire disinvolto. Il suo ultimo libro, in cui descrive la pittura contemporanea come «un'arte moribonda», ha avuto un successo di pubblico inaspettato, e grazie all’adorazione del giovane Robert si è di nuovo attaccato «alla speranza, all’attesa, all’idea che la sua vita stia per cambiare». Eppure, come Lyle imparerà a proprie spese, «lo scorrere dei giorni leviga il dolore ma non lo consuma: quello che il tempo si porta via è andato, e poi si resta con un qualcosa di freddo e duro, un souvenir che non si perde mai». È infatti nelle situazioni più ordinarie – una cena in giardino, una nuotata nel fiume accanto alla casa – che l'assenza di Tony si fa insopportabile, costringendo i tre amici a sollevare il velo di falsa naturalezza che maschera ansie inespresse e antichi dolori. Anche in questo romanzo avvolgente Cameron si mostra come pochi capace di dosare satira e introspezione, per condurci fino a quel luogo della coscienza dove si celano le domande più dure, sull’impossibilità di conoscere una persona come sulla incerta base dei rapporti sociali.
IL WEEKEND
Cameron Peter
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