
Caro Bogart
Coe Jonathan
Descrizione: Avvolti in atmosfere sinistre e inquietanti, popolati da creature sospese tra la vita e la morte, assetate di sangue e portatrici di sciagure, questi 15 racconti di Joseph Sheridan Le Fanu hanno profondamente influenzato la narrativa fantastica e dell'orrore. La fantasia di Le Fanu risveglia invincibili paure ancestrali, creando un uniiverso oscuro e sconvolgente.
Categoria: Racconti
Editore: Newton Compton
Collana:
Anno: 2010
ISBN: 9788854121867
Recensito da Elpis Bruno
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La biografia, la carriera, il mito di Humphrey Bogart attraverso la scrittura innamorata di un grande romanziere. Jonathan Coe cinefilo è ben noto ai suoi lettori. In ogni suo romanzo il cinema è ampiamente presente. Qui lo vediamo al suo meglio scandagliare la profondità di un volto, di un uomo, di un attore che ha lasciato un'eredità incalcolabile nell'arte e nell'immaginario.
Caro Bogart
Coe Jonathan
La carriola
Continua il dialogo tra Miriàm e Iosèf. Continua con il loro esilio in Egitto, il bambino carico di doni e di pericoli. Oro, incenso, mirra e scannatori di Erode, il Nilo e il Giordano, la falegnameria e la croce: la famiglia più raffigurata del mondo affronta lo sbaraglio prestabilito. In ogni nuova creatura si cercano somiglianze per vedere in lei un precedente conosciuto. Invece è meravigliosamente nuova e sconosciuta. Ogni nuova creatura ha la faccia delle nuvole.
La faccia delle nuvole
De Luca Erri
Una casa di famiglia, sull'Appennino bolognese. Una vecchia casa. Gli animali sono una presenza nota. Non si tratta sempre di animali domestici, o quantomeno la loro domesticità è lontana dalla nozione tradizionale. Se nell'annus mirabilis 1992 quella di topi, arvicole e ratti era stata una vera e propria invasione, il dibattito si riapre quando arrivano i piccioni con il vaiolo: la sorella del narratore, dolce animalista, si fa in quattro per curarli, e nondimeno cura, almeno idealmente, i topi, anzi i ratti che turbano la quiete della magione. Uno in particolare, piuttosto abitudinario, compare sempre sullo stesso ripiano della libreria, dal che sorge spontaneo il sospetto che il topo sia un osservatore consapevole delle cose umane. Ugo Cornia parte da qui per una scorribanda dentro tutte le convivenze che hanno a che fare con figure animali. Alle derattizzazioni e alle stragi di volatili innocenti fan seguito storie di gatti (il cacciatore di prede Cito, l'avventuroso Cionci, la depressa Pinzia), e di cani (il setter cieco Billo e Tobi, il cane pazzo della sorella). Attraverso gli animali Cornia ricostruisce la storia di famiglia, dove con le bestie si parla, si confligge, si fanno patti, si stabiliscono confini, dove attraverso le bestie si dispiegano il labirinto emotivo degli affetti, le stagioni di un'esistenza, lo spazio delle assenze e la sequenza delle morti.
Animali (topi gatti cani e mia sorella)
Cornia Ugo
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