
Alabarde, alabarde
Saramago José
Descrizione: È stato addestrato dall'FBI negli Stati Uniti, è un esperto in rapimenti e torture, ha ucciso centinaia di persone e per vent'anni ha mantenuto la carica di comandante della polizia dello stato del Chihuahua, lavorando allo stesso tempo al soldo di un cartello messicano della droga. Nel suo mondo di corruzione, mantenere l'ordine significava operare contemporaneamente nell'interesse di entrambi, della polizia e dei narcotrafficanti: quando dirigeva la squadra speciale anti sequestro a Juàrez organizzava rapimenti nella stessa città; quando uccideva sotto ricompensa testava i fucili di precisione che facevano parte dell'equipaggiamento dei federali. Non era un fuorilegge. Non era un ribelle. Era lo Stato. Sembra una storia inventata, la paradossale sceneggiatura di un film d'azione, ma quello che Charles Bowden e Molly Molloy hanno trascritto in questo libro è la nuda verità, le parole ascoltate direttamente dalla bocca di un assassino. Frutto di giorni di colloqui proseguiti per un intero anno, El Sicario è il ritratto di una persona reale, un killer professionista che dopo aver commesso un'impressionante sequela di violenze ed essersi macchiato di terribili atrocità, ha deciso di smettere, uscendone vivo. Ora trascorre un' esistenza da fuggitivo perché sulla sua testa pende una taglia da 250.000 dollari.
Categoria: Narrativa
Editore: Giano
Collana:
Anno: 2013
ISBN: 9788862511001
Recensito da Eleonora Tirelli
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Artur Paz Semedo, impiegato di una storica fabbrica d'armi, le Produzioni Bellona s.a., e intenditore di film bellici, viene profondamente colpito da alcune commoventi immagini de "L'espoir", di André Malraux, cui assiste casualmente. La successiva lettura del libro, che pare già provocare un'impercettibile incrinatura nelle sue certezze di amante appassionato delle armi da fuoco e, poco dopo, il suggerimento della ex moglie Felícia, una pacifista convinta, di investigare negli archivi dell'azienda per scoprire se le Produzioni Bellona s.a. abbiano mai venduto armamenti ai fascisti lo avviano verso un'avventura...
Alabarde, alabarde
Saramago José
Quasi tutti i Crosby, da Howard a George Washington, hanno lasciato vedove le mogli e orfani i figli. Charlie Crosby costituisce l'eccezione. Il destino è scritto diversamente per lui. Nipote di George Washington, Charlie vive a Enon, una piccola città a nord di Boston. Pittura case, e a volte gli capita di tagliare l'erba nei giardini e spalare la neve. Una vita fatta di piccole cose: camminare nei boschi con Kate, contemplare Susan, la moglie. Un giorno però irrompe, crudele, insensata, terribile, la tragedia. In un piovoso pomeriggio di settembre che annuncia la fine dell'estate, mentre sta rientrando in auto dopo una passeggiata nei boschi, Charlie riceve una telefonata di Susan. Con la voce spezzata dal dolore, la moglie gli dice che un automobilista ha travolto Kate mentre tornava in bici dalla spiaggia. La fine della ragazza lascia macigni pesanti sul cuore di Charlie. Susan cerca di reagire, di non soccombere alla sofferenza, ma Charlie cede di schianto. Un giorno, dopo aver trascorso quasi tutta la notte seduto al buio, esausto e senza riuscire a dormire, Charlie scaglia un pugno contro la parete del pianerottolo. Susan se ne torna a casa dei suoi, nella sua vecchia camera da letto, che la madre usa per cucire ormai da vent'anni. Sembrerebbe tutto perduto per il nipote di George Washington Crosby. Tuttavia, da qualche parte è ancora all'opera la semplicità salvifica della natura e del mondo.
ENON
Harding Paul
«Un libro dolente e luminoso» - Michele Serra "Per molti versi, avrei preferito non dover pubblicare questo libro, che non esisterebbe se una delle mie scrittrici preferite - non posso nemmeno incominciare a spiegare l'importanza che ha avuto nella mia vita, professionale ma soprattutto personale, il suo 'Orto di un perdigiorno' - non si trovasse in condizioni di salute che non lasciano campo alla speranza. Eppure. 'L'orto di un perdigiorno' si chiudeva con una frase che mi è sempre sembrata un modello di vita, un obiettivo da raggiungere: "Ho la dispensa piena". Oggi questa dispensa, forse proprio grazie alla sua malattia, Pia ha trovato modo di aprircela, anzi di spalancarcela. E la scopriamo davvero piena di bellezza, di serenità, di quelle che James Herriot ha chiamato cose sagge e meravigliose, di un'altra speranza. È davvero un dono meraviglioso quello che in primo luogo Pia Pera ha fatto a se stessa e che poi, per nostra fortuna, dopo lunga riflessione ha deciso di condividere con i suoi lettori. Non posso aggiungere molto, se non raccomandare con tutto il mio cuore la lettura di un libro che, come pochi altri, ci aiuta a comprendere la straordinaria avventura di stare al mondo." (Luigi Spagnol)
Al giardino ancora non l’ho detto
Pera Pia
Intervista a Martina Gatto
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