Teatro

Conversazione su Tiresia

Camilleri Andrea

Descrizione: «Chiamatemi Tiresia. Per dirla alla maniera dello scrittore Melville, quello di Moby Dick. Oppure Tiresia sono, per dirla alla maniera di qualcun altro…». Questo l’inizio folgorante della Conversazione su Tiresia, un racconto articolato che ricostruisce la storia del celebre indovino attraverso i secoli, con 63 versioni del mito declinato in età antica e moderna da scrittori, poeti, filosofi, drammaturghi. E discorrendo dell’indovino cieco Camilleri si abbandona al racconto, narra di miti e di dèi, di libri e scrittori, di uomini e donne, di teatro e personaggi, di sé e dell’oggi, di cecità e preveggenza, e lo fa nel modo mirabile che i lettori gli conoscono. Il destino di un protagonista letterario si snoda dalla tragedia greca - ben quattro raccontano la storia di Tiresia - a Omero, Dante, Eliot, Apollinaire, Primo Levi e tanti altri; persino Woody Allen lo fa apparire in un suo film. Indossando i panni di Tiresia Camilleri, con la potenza del mito e la forza della sua narrazione, conferma l’incrollabile passione per il teatro, la formidabile cultura, e ci regala un’opera unica, preziosa.

Categoria: Teatro

Editore: Sellerio

Collana: Il divano

Anno: 2019

ISBN: 9788838939013

Recensito da Elpis Bruno

Le Vostre recensioni

In Conversazione su Tiresia Andrea Camilleri ripercorre il mito secondo il quale Tiresia alternava identità sessuale (“Con una violenta bastonata uccisi una delle due serpi. Era la femmina, E in quell’attimo stesso venni mutato in donna”)  oscillando tra un sesso e l’altro (“Ammazzai il primo serpente che mi venne sotto tiro e di colpo tornai uomo”).

La sua cecità viene ricondotta a una lite tra dei (“Zeus e Era… Litigavano per stabilire chi nell’atto sessuale provasse più piacere, l’uomo o la donna”), durante la quale Tiresia venne interpellato come giudice (“Risposi che esistono dieci gradi di piacere durante l’atto sessuale , che la donna ne gode per nove e l’uomo solo per uno”). Il suo responso non venne accettato (“Era si infuriò”), ma alla medesima circostanza vengono ricondotte le abilità divinatorie (“Zeus… mi disse che poteva al massimo risarcirmi… dandomi il dono della preveggenza e facendomi vivere sette esistenze non continuative. Così mi ritrovai cieco, indovino e in grado di vivere un tempo praticamente infinito”).

Segue poi un dotto excursus sulla figura di Tiresia in letteratura: nella letteratura latina di Ovidio (“Ovidio… nelle Metamorfosi ha raccontato la mia vicenda con assoluta onestà, un poeta come Orazio mi ha continuamente diffamato”) e Orazio, in quella greca di Luciano (“Luciano…nei Dialoghi delle cortigiane sostiene che sono stato un ermafrodita”), in Dante, sino al surrealismo di Apollinaire, e nella poesia contemporanea di Ezra Pound e T.S. Eliot, nell’Orlando di Virginia Woolf e nel racconto Tiresia de La chiave a stella di Primo Levi (“Rischio una metamorfosi peggiore della mia, quella da uomo a non uomo”).

La pièce rappresenta un saggio di erudizione, ma è soffusa dell’ironia di Andrea Camilleri, che non rinuncia a identificarsi nella cecità di Tiresia (“Zeus… ha deciso di togliermi di nuovo la vista, questa volta a novant’anni…”).

Bruno Elpis

...

Leggi tutto

LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )

Aggiungi un tuo commento

Scrivi la tua recensione

Devi effettuare il login per aggiungere un commento oppure registrati

Andrea

Camilleri

Libri dallo stesso autore

Intervista a Camilleri Andrea

L’amore dietro ogni cosa a teatro

Non tutti i luoghi sono casa; ma "l'appartamento del silenzio", un'elegante dimora in centro città, lo diventa per Beppe Novari, dopo anni di abbandono per strane dicerie. È proprio grazie a questo appartamento che i personaggi del romanzo si incontrano: personalità e vite diverse che dall'unione riescono a salvarsi, riunendosi attorno a un fuoco familiare. Insieme, riusciranno a ricucire le loro vite e quelle di chi, prima, ha abitato le stanze di quella bella e un po' sinistra dimora, trasformando il silenzio in gioia.

L’appartamento del silenzio

Verdoliva Gianni

I destini di cinque famiglie si intrecciano inesorabilmente attraverso due continenti sullo sfondo dei drammatici eventi scatenati dallo scoppio della Prima guerra mondiale e dalla Rivoluzione russa. Tutto ha inizio nel 1911, il giorno dell'incoronazione di Giorgio V nell'abbazia di Westminster a Londra. Quello stesso 22 giugno ad Aberowen, in Galles, Billy Williams compie tredici anni e inizia a lavorare in miniera. La sua vita sembrerebbe segnata. Amore e inimicizia legano la sua famiglia agli aristocratici Fitzherbert, proprietari della miniera e tra le famiglie più ricche d'Inghilterra. Lady Maud Fitzherbert, appassionata e battagliera sostenitrice del diritto di voto alle donne, si innamora dell'affascinante Walter von Ulrich, spia tedesca all'ambasciata di Londra. Le loro strade incrociano quella di Gus Dewar, giovane assistente del presidente americano Wilson. Ed è proprio in America che due orfani russi, i fratelli Grigorij e Lev Pe&kov, progettano di emigrare, ostacolati però dallo scoppio della guerra e della rivoluzione. Dalle miniere di carbone ai candelabri scintillanti di palazzi sontuosi, dai corridoi della politica alle alcove dei potenti, da Washington a San Pietroburgo, da Londra a Parigi il racconto si muove incessantemente fra drammi nascosti e intrighi internazionali. Ne sono protagonisti ricchi aristocratici, poveri ambiziosi, donne coraggiose e volitive e sopra tutto e tutti le conseguenze della guerra per chi la fa e per chi resta a casa. Primo grande romanzo di "The Century" - la nuova trilogia di Ken Follett incentrata sulla storia del ventesimo secolo - La caduta dei giganti è un'opera epica, uno straordinario affresco storico che, al pari de I pilastri della terra e Mondo senza fine, è destinato a diventare un classico.

LA CADUTA DEI GIGANTI

Follett Ken

Il diario del ritorno sul palco di un giovane musicista dopo un periodo di lontananza dai riflettori. Un diario sincero e fragile, scandito a ritmo di musica, di poche settimane destinate a segnare l'esistenza del protagonista. Poche settimane vissute fra la quotidianità di un lavoro qualunque, le serate in sala prove o in tour con i compagni di una vita e la ricerca di una stabilità emotiva. Costantemente in bilico fra le inquietudini di un passato in eterno ritorno e l'esigenza di un nuovo equilibrio e nuovi lampi di serenità. Un romanzo crudo e diretto, figlio del caos di questi anni senza identità.

SUONANDO PEZZI DI VETRO

Bonfanti Roberto