Giallo - thriller - noir

Cuccioli

De Giovanni Maurizio

Descrizione: Per le alte sfere della polizia sono degli indesiderabili. Tutti li aspettano al varco, pronti a metterli alla gogna, ma loro non smettono di sorprendere. Sono i Bastardi di Pizzofalcone. È una tiepida giornata di primavera. Recandosi al lavoro l'agente Guida trova vicino a un cassonetto una neonata che piange e la porta in commissariato. La bambina è in ottima salute e sembra essere stata cambiata da poco. Passa qualche ora e arriva una segnalazione: da un paio di giorni il parroco di Santa Maria degli Angeli non riesce a contattare una ragazza che assiste, giovanissima e incinta. Facile immaginare che i due casi siano collegati. Il cadavere della donna viene trovato presso la sua fatiscente abitazione: è stata uccisa con un colpo alla testa. Gli esami sul corpo confermano che ha partorito, ma da almeno ventiquattr'ore, mentre la bambina è stata abbandonata da molto meno, perché la spazzatura viene ritirata alle prime luci dell'alba. Chi ha ucciso la donna, un'immigrata di vent'anni? E chi ha messo la bambina vicino ai bidoni dell'immondizia? Romano e Di Nardo, presi dalle loro vicende personali, dovranno scavare nei diciotto mesi di permanenza della giovane in città e indagare tra tutti quelli che l'avevano conosciuta, amata e odiata per scoprire cosa sia davvero successo. Nel frattempo Lojacono e Aragona cercheranno di capire chi è che rapisce i cani e i gatti dei ricchi del quartiere, e perché.

Categoria: Giallo - thriller - noir

Editore: Einaudi

Collana: Einaudi. Stile libero big

Anno: 2015

ISBN: 9788806222307

Trama

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In questo nuovo episodio si occupano di Cuccioli i bastardi di Pizzofalcone, il manipolo di detective del commissariato creato dalla fantasia di Maurizio De Giovanni.

Il pool che agisce sotto la guida di Luigi Palma è composto da Giorgio Pisanelli (il presidente), Giuseppe Lojacono (il cinese), Francesco Romano (Hulk) Ottavia Calabrese (la mammina) Alessandra Di Nardo (Calamity) e Marco Aragona (Serpico): tutti con tanto di nomignolo, tutti accomunati dall’essere incompleti e attanagliati da un problema personale (“Tutti disancorati, tutti alla deriva. Poi ci ritroviamo insieme in questo commissariato e ci sentiamo di nuovo vivi e attivi, perfino bravi”), tutti caratterizzati con formule che – a metà strada tra il tormentone e il ritratto psicologico – accompagnano il lettore attraverso la vicenda poliziesca nella quale il drappello di “maltrainsema” (termine milanese impropriamente applicato all’ambientazione napoletana del romanzo) deve riaffermare il proprio diritto a sopravvivere come entità.

In Cuccioli si snoda così una storia che è come una treccia; le tre trame che si attorcigliano sono: il ritrovamento di una neonata abbandonata tra i rifiuti (“Ci sono elementi discordanti. È stata pulita, nutrita, il cordone è stato correttamente tagliato e anche i vestitini… sono di ottima fattura”), la misteriosa e massiccia sparizione di cagnolini meticci (“Aragona rilevò che si trattava sempre di animali di piccola taglia. Dove erano finiti?”), la scia di suicidi che forse tali non sono (“Scoprire chi si prodigava tanto per spedire nell’aldilà i suoi fantasmi viventi”).

Gli intrecci amorosi anche omoerotici in perfetta sintonia con la Cirinnà (con la quale peraltro stentano a sintonizzarsi i nostri politici), gli affari familiari problematici, i desideri di paternità irrealizzati e qualche sogno di gloria dei protagonisti si combinano alle indagini (“Hanno preso la bambina, hanno ammazzato la madre, e hanno abbandonato la piccola vicino al commissariato”) per avvincere e divertire a un ritmo di sceneggiatura che preannuncia la serie televisiva che sarà tratta dai romanzi.

Bruno Elpis

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