Giallo - thriller - noir

Dodici lumache e una banana split

Monforte Matteo

Descrizione: Martino Rebowsky è uno dei dodici uomini più felici sulla faccia della terra. Ormai sempre più grasso, più misogino, più pigro, più strafatto, più allo sbando e più rock 'n' roll, passa le sue giornate a dormire e a guardare serie tv su Netflix, mentre di notte - come un moderno guru della Genova by night - va in giro a filosofeggiare per i locali del centro storico o a suonare la sua tromba nei peggiori club della città. Ma qualcosa sta per cambiare. Quando improvvisamente sparisce nel nulla Bianca, una delle spogliarelliste del Perciò, gli equilibri zen della sua vita sballano radicalmente. Rebowsky, assoldato da Lele "il fighetto", proprietario del night, dovrà cercare la ragazza scomparsa e farlo alla svelta; Lele non vuole sbirri tra i piedi, quindi, in cambio di una discreta somma di grano, dovrà trovare Bianca senza fare troppo chiasso in giro. Aiutato come sempre dalla sua amica Marilù - ricca e naïf - Martino, improvvisandosi maldestramente investigatore privato, si troverà improvvisamente catapultato in una surreale e bizzarra indagine, contornata da folli nottate, Porsche fiammanti, musicisti ossessivo compulsivi, hipster vegani, provocanti spogliarelliste, fotografi radical-chic, incensisti senza capo né coda, grassi finanzieri corrotti e artisti maledetti. Ma che fine ha fatto, davvero, Bianca? E di chi è quel cadavere trovato in mare, domenica 12 maggio?

Categoria: Giallo - thriller - noir

Editore: Frilli

Collana: Supernoir

Anno: 2020

ISBN: 9788869434235

Recensito da Ornella Donna

Le Vostre recensioni

Matteo Monforte, Dodici lumache e una banana split – Frilli 2020

Matteo Monforte torna con una nuova avventura: protagonista la sua creatura di carta, Martino Rebowsky, in Dodici lumache e una banana split. Un protagonista dissacrante, fuori da ogni schema, totalmente borderline, che colpisce non poco il lettore. Chi è costui?

“È uno dei dodici uomini più felici sulla faccia della terra. Ormai sempre più grasso, più misogino, più pigro, più strafatto, più allo sbando e più rock ‘n ‘roll, passa le sue giornate a dormire e a guardare serie tv su Netflix, mentre di notte va in giro a filosofeggiare per i locali del centro storico o a suonare la sua tromba nei peggiori club della città.

Grassone all’inverosimile, consumatore abituale di canna e sporadicamente di cocaina, vive al limite la sua vita. I suoi amici e compagni di vita, sempre notturna e ben poco diurna, sono prostitute, delinquenti, proprietari ambigui di night club e quant’altro. Lui suona in un locale, il Perciò di Genova, di proprietà di un certo Lele, un uomo detto il “fighetto”, intrallazzatore e molto losco. Quando scompare nel nulla la spogliarellista Bianca, Lele non trova di meglio da fare che incaricare Martino a indagare su questo fuga o scomparsa che dir si voglia. Inizia così un’investigazione parallela, che non ha nulla di usuale, in cui il nostro protagonista “si troverà improvvisamente investigatore privato, catapultato in una surreale e bizzarra indagine, contornata da folli nottate. “

Un viaggio in un mondo altro, diverso dalla quotidianità della maggior parte di noi.  La rappresentazione, spesso ironica e frizzante, ritrae un crogiuolo di umanità che riesce a ottenere guadagno lauto e facile con droga, alcol, prostituzione, finanza corrotta e malsana. Il protagonista non può che essere un anti-eroe, un misogino ai limiti della sopravvivenza, senza né capo né coda. Il testo sicuramente si fa notare anche per lo stile di scrittura spesso ironico, dissacrante e sarcastico. Sullo sfondo la città di Genova e i suoi locali notturni, la sua eccentricità, il suo essere diversa e per questo ancora più ricca di malia…

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