
Cometa
Magini Gregorio
Descrizione: Scritto nel 1940, "Don Giovanni in Sicilia" è la storia di Giovanni Percolla, scapolo impenitente logorato, come tutti i suoi concittadini, da un'inestinguibile sete sessuale. Decide però di imprimere una svolta alla propria vita quando sposa la giovane Maria Antonietta, che lo convince a trasferirsi a Milano. Il viaggio risulta un fallimento, e i due sposi decidono di tornare alle radici, dove Percolla riprecipita nella stessa inerzia fatta di gesti sterili e ripetitivi.
Categoria: Narrativa
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Classici
Anno: 2007
ISBN: 9788804568285
PRIMA EDIZIONE
Don Giovanni in Sicilia
Editore:
Anno: 1941
Info:
In un punto preciso dello spaziotempo Raffaele, satiro irrequieto, inciampa da una storia all'altra in cerca di successo e Fabio, misantropo nerd, insegue se stesso e la fortuna in un agone digitale di improbabili social. L'incrocio sbilenco delle loro vite innesca un romanzo selvaggio, labirintico, possente. Cometa è l'epopea disastrata, erotica e lisergica degli eroi senza motivo. Archetipi di una generazione fuori fuoco, il cui centro è dappertutto ma sempre altrove. L'odissea senza approdo di una stirpe di eletti a niente che cavalca il progresso come una pulce su un cavallo imbizzarrito, traghettata da sogni frenetici e deliri tecnologici. Gregorio Magini celebra il dispiegarsi incerto dell'epoca che viviamo e approda a una visione del futuro a cui tutti, volenti o impotenti, siamo destinati.
Cometa
Magini Gregorio
Una vincita insperata in un casinò sul confine cambogiano-thailandese, e Robert, giovane insegnante inglese in vacanza, decide di non tornare più al torpido grigiore del Sussex e restare invece in Cambogia, come «barang» a tempo indeterminato - uno dei tanti espatriati occidentali che «cacciano al buio», cercando a tentoni la felicità in un mondo che non potranno mai comprendere appieno, e finiscono per lasciarsi semplicemente trascinare alla deriva. Ma anziché la chiave d'accesso a una nuova vita, quella vincita si rivelerà l'innesco di una reazione a catena, destinata a coinvolgere un americano incongruamente elegante, un poliziotto locale dal lugubre passato e la rampolla di un ricco cambogiano.
Cacciatori nel buio
Osborne Lawrence
Presentati per la prima volta sotto lo pseudonimo di Damiano Malabaila, questi quindici "divertimenti" di Primo Levi ci invitano a trasferirci in un futuro sempre più sospinto dalla molla frenetica del progresso tecnologico, e quindi teatro di esperimenti inquietanti o utopistici, in cui agiscono macchine straordinarie e imprevedibili. Eppure non è sufficiente classificare queste pagine sotto l'etichetta della fantascienza. Vi si possono trovare satira e poesia, nostalgia del passato e anticipazione dell'avvenire, epica e realtà quotidiana, impostazione scientifica e attrazione dell'assurdo, amore dell'ordine naturale e gusto di sovvertirlo con giochi combinatori, umanesimo ed educata malvagità. Ci pare tuttavia che il miglior modo di presentarle sia riportare uno stralcio di una lettera dell'autore: "Parlare dei miei racconti mi mette in un certo imbarazzo; ma forse la stessa descrizione ed analisi di questo imbarazzo potrà servire a rispondere alle sue domande. Ho scritto una ventina di racconti e non so se ne scriverò altri. Li ho scritti per lo più di getto, cercando di dare forma narrativa ad una intuizione puntiforme, cercando di raccontare in altri termini (se sono simbolici lo sono inconsapevolmente) una intuizione oggi non rara: la percezione di una smagliatura nel mondo in cui viviamo, di una falla piccola o grossa, di un "vizio di forma" che vanifica uno od un altro aspetto della nostra civiltà o del nostro universo morale. Certo, nell'atto in cui li scrivo provo un vago senso di colpevolezza, come di chi commette consapevolmente una piccola trasgressione. Quale trasgressione? Vediamo. Forse è questa: chi ha coscienza di un "vizio", di qualcosa che non va, dovrebbe approfondirne l'esame e lo studio, dedicarcisi, magari con sofferenza e con errori, e non liberarsene scrivendo un racconto. O forse ancora: io sono entrato (inopinatamente) nel mondo dello scrivere con due libri sui campi di concentramento; non sta a me giudicarne il valore, ma erano [...]
Storie naturali
Levi Primo
Roma 1139. Inquieto, un uomo alza gli occhi alla volta celeste. Seguendo le indicazioni dei suoi predecessori, è arrivato nella Città Eterna per assistere all'eclissi che mostrerà un allineamento astrale unico. All'ora stabilita, la luna a poco a poco si dissolve nell'oscurità, rivelando 112 stelle. È il segno che l'uomo aspettava: ancora 112 papi, poi, sulle rovine della Chiesa, sorgerà un nuovo mondo. Roma, 2000. Incredula, una giovane archeologa fissa il cielo. Poche ore prima, il Vaticano le ha ordinato d'interrompere gli scavi nelle catacombe di San Callisto, mettendo così fine alla sua carriera accademica. E adesso lei giace sull'asfalto, in una pozza di sangue. Tuttavia, nell'istante in cui l'aggressore le ha conficcato il pugnale nel petto, Elisabetta ha notato un dettaglio agghiacciante. Un dettaglio impossibile da dimenticare. Roma, oggi. Sconcertata, una suora studia i simboli astrologici tracciati sul muro. Ma quello non è il solo enigma custodito dall'antico colombario di San Callisto. Intorno a lei, infatti, ci sono decine di scheletri caratterizzati da un'anomalia inquietante: la stessa anomalia del sicario che, anni prima, aveva cercato di ucciderla. Decisa a far luce sul mistero, suor Elisabetta entra in possesso di un rarissimo esemplare del Dottor Faust di Marlowe e intuisce che quei versi sono il codice per svelare il cerchio diabolico che lega passato, presente e futuro. Perché il papa è morto, il conclave è alle porte e la profezia sta per compiersi
Il marchio del diavolo
Cooper Glenn
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