
Luna di miele
Scerbanenco Giorgio
Descrizione: Il romanzo ruota attorno alla vedovanza di dona Flor e al suo lutto stretto, vissuto nel ricordo di Vadinho, delle loro ambizioni, del fidanzamento e dello sposalizio. Coglie l'intimità della giovane vedova, il suo riserbo, le sue notti insonni e la sua insoddisfazione. Racconta di come arrivò onorata al suo secondo matrimonio, quando il fardello del defunto cominciava a pesare sulle sue spalle, e di come visse in pace e armonia, senza dispiaceri né soprassalti, con suo bravo secondo marito, nel mondo della farmacologia e della musica. E mentre lei brilla nei salotti e il coro dei vicini le ricorda la sua felicità, Vadinho, nel suo corpo astrale, la visita, la corteggia, le elargisce gioie eccezionali e consigli formidabili.
Categoria: Classici
Editore: Garzanti
Collana: Nuova Biblioteca
Anno: 2003
ISBN: 9788811682042
Un sacerdote assiste alla sanguinosa fine di un matrimonio: Lena, esile ma intimamente feroce, si fa sposare con l’inganno da Alberto, che è innamorato di un’altra donna, Eva. Dopo anni di umiliazioni, Alberto uccide Lena e corre da Eva. Il sacerdote sospetta qualcosa e segue i due amanti nel loro viaggio disperato di albergo in albergo, (la loro luna di miele), sperando di riuscire in qualche modo a salvarli. Ma i due, sempre più immersi in un rapporto morboso, sensuale e rovente, sono inseguiti dal fantasma di Lena. Un romanzo psicologico che racconta “il male che nasce in due anime buone”.
Luna di miele
Scerbanenco Giorgio
«Se siete pronti partiamo, vi avverto però che le cose si faranno complicate». L'avvertimento di Wes, consulente di polizia chiamato a indagare su un caso di bambini scomparsi, è più che mai fondato, visto che ci si trova da subito immersi in una storia in cui niente è come sembra e il male si confonde col bene, in un crescendo vorticoso di colpi di scena inquietanti ed enigmi che implorano una soluzione. Le sue capacità investigative e l'aiuto di forze invisibili che lo accompagnano fin dalla sua infanzia aiuteranno Wes a sciogliere il tremendo intrico di delitti e minacciose presenze.
LA NOTTE DELL’ERBA CREMISI
Bussini Mario
Sonetti reali di Jacopo Ricciardi, Iride, ed. Rubbettino
Sonetti reali di Jacopo Ricciardi
Ricciardi Jacopo
Quando, puntando il telescopio contro il cielo, Galileo Galilei edificava le basi della teoria destinata a rivoluzionare il modo di concepire l’universo, l’astronomo sapeva che, per affermare la sua dignità di uomo di scienza, avrebbe dovuto fronteggiare i pregiudizi di una vetusta tradizione e i minacciosi strali della Chiesa, ancora convinta di poter dominare la sete di sapere con le torture e i roghi accesi dalla Santa Inquisizione. Gli strali della Curia romana, insieme allo zelo oscurantista dei gesuiti, rivivono nel grande romanzo di Jacob Popper: ricostruzione quanto mai avvincente e accurata degli uomini che, nel clima arroventato del Diciassettesimo secolo, opposero la loro stessa vita alla feroce politica dei tribunali della fede, acerrimi nemici di ogni cambiamento. In un affresco costruito con rara sapienza, tra le pagine di “Ereticus” sfilano, insieme a Galileo Galilei, Marina, la concubina dell’astronomo, Simon Marius, l’alchimista e fra’ Paolo Sarpi, il monaco scettico. Mentre le figure di Filippo Salviati, scienziato progressista, e Giovan Francesco Sagredo, nobile veneziano di idee illuminate, danno un corpo e un’anima alle voci contenute nel “Dialogo su i massimi sistemi”, il libro di Galileo messo all’indice nel 1633, la furia del papato irrompe sulla nuova scienza. E se gli irrequieti studenti di Padova sono pronti persino a sguainare la spada per difendere la concezione copernicana della Terra, Galileo resta solo con la sua ultima profezia, alla ricerca di una verità nemica di ogni dogma, eternamente straniera ad ogni scuola di pensiero e a qualunque confessione religiosa.
Ereticus
Popper Jacob
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