Decisamente innovativo il primo piano del narratore…

Le descrizioni ironicamente essenziali ed il colloquio con i lettori rendono l’ingresso nella vita di Maria semplice ed immediato, come l’apertura di un sipario sulla sua psiche tormentata, insoddisfatta e tanto tristemente realistica da far sorridere con amarezza. Sorridere ed annuire.

Una storia sul filo continuo di una delusione schivata a colpi di previdente disincanto, con la consapevolezza che esiste anche il caso e che questo rende scioccamente ostinati molti dei nostri sforzi.

Tutto è destinato a finire così come è cominciato.

Voto: 9

 “Aveva la sensazione (…) che ci si aspettasse qualcosa da lei, e che ora che lei aveva fatto ciò che ci si aspettava che facesse (…) ci sarebbe stato qualcos’altro che gli altri si sarebbero aspettati da lei”.