
I tacchini non ringraziano
Camilleri Andrea
Descrizione: Sono storie d’amore, sono incontri di un istante, sono figure femminili indimenticabili. E non importa che siano realmente esistite – e magari frequentate nella Sicilia di tanti anni fa –, o che emergano da qualche capolavoro della letteratura. Il loro fascino rinasce in queste pagine in cui, insieme al maestro, sorridiamo, desideriamo e ci innamoriamo. Di Angelica, di Beatrice, di Carmela, di Helga, di Maria, di Zina... Dalla A alla Z. E pur di conquistarle l’uomo è pronto a tutto, anche andare in bicicletta mentre diluvia o venire malmenato da un lanciatore di coltelli; tutto per fare i conti con i temperamenti, le voglie segrete e i sogni, diversi per ogni donna, in letteratura come nella vita.
Categoria: Narrativa
Editore: Rizzoli
Collana: Scala Italiani
Anno: 2014
ISBN: 9788817077194
"Se veramente un giorno riusciremo a sapere quale opinione hanno di noi gli animali, sono certo che non ci resterà da fare altro che sparire dalla faccia del pianeta, sconvolti dalla vergogna. Sempre che, tra cinquant'anni, gli uomini saranno ancora in grado di provare questo sentimento. Io, fortunatamente, non ci sarò. Ma vorrei che qualche mio pronipote consegnasse agli animali una copia di questo libretto perché di me, e di moltissimi altri come me, possano avere un'opinione sia pure leggermente diversa". (Andrea Camiller). Lo zoo personale di Andrea Camilleri è fatto di animali e di storie che entreranno nella nostra vita per sempre. Sono ritratti en plein air: impossibile leggerli e vederli senza sentire dentro qualcosa di fortissimo, perché sono pieni di affetto, confondono il confine tra la coscienza umana e quella degli animali e sono sempre a favore di questi ultimi, nel senso di un'armonia della vita solo nel rispetto di tutte le specie viventi. Cani, gatti, cardellini, ma anche volpi, serpenti e tigri sono descritti come portatori di uno spirito ricco di amore e di intelligenza, molto più complesso e profondo di quanto pensiamo: una 'magaria' inesauribile. Ciascuno di loro sembra comprendere la logica degli uomini, che di volta in volta sfrutta a suo favore o prova a sconfiggere con varie strategie, sempre vincenti: dalla dignità dei tacchini al canto riconoscente di un cardellino, dall'astuzia di un lepro alla commovente compostezza di un gatto innamorato, dalla mite bellezza di una capra alla puntualità discreta di un serpente...
I tacchini non ringraziano
Camilleri Andrea
Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come dono. Pluripremiato…
Come d’aria
D’Adamo Ada
Un’altra poesia di Gozzano: Invernale
Questo saggio nasce dalla passione dell'autrice per la psicoanalisi e per il canto, ed esplora la voce nel suo valore di legame sociale, di capacità inventiva e sublimatoria. È uno sguardo attento sulla voce mentre fa arte, in un'epoca, quella attuale, controversa e per molti cospetti anestetica, cioè sfavorevole all'estetica e alla sensibilità. All'interno di un discorso dominante in cui "la sicurezza è il bene supremo e l'unica audacia ammessa è quella del consumo", cantare può divenire un modo per affermare la propria unicità e contrastare la spinta all'omologazione del mondo contemporaneo. Come si manifesta nel canto la dimensione pulsionale che contraddistingue ogni atto creativo? In che senso un corpo che dà voce è metaforicamente femminile? Qual è il rapporto tra canto e godimento? A queste e altre domande il volume risponde spaziando dalle "voci narcise" a quelle sperimentali, da Tom Waits a Demetrio Stratos a Mina, dai castrati alla death voice (nata nell'universo heavy metal), dalle diplofonie al rumore bianco, al silenzio. Non mancano una rivisitazione del mito di Orfeo e l'esame coraggioso di tematiche quali la dislessia e le voci stonate, la relazione tra canto e anoressia, il vissuto del cambio della voce negli adolescenti, le voci trans.
Voci smarrite
Pigozzi Laura
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