
Chirù
Murgia Michela
Descrizione: Dopo la liberazione doveva essere tutto finito. Ma non è stato così. Sono passati dieci anni da quando Sarah è fuggita da quello scantinato, il teatro delle torture fisiche e psicologiche che Jack Derber le ha inferto per oltre mille giorni. Ma per Sarah non esiste ancora un «dopo»: vittima delle proprie fobie, vive rinchiusa nel suo appartamento di Manhattan. Fino a quando l’FBI non la informa che Jack Derber, accusato e imprigionato per rapimento, sta per essere rilasciato. Sarah non può consentirlo, perché lei sa. Sa che Derber non è soltanto un rapitore. È un assassino. Lo sa perché lei non era da sola, in quello scantinato. Con lei c’erano altre due ragazze, Christine e Tracy, e per i primi mesi di reclusione ce n’era stata anche una terza: Jennifer, la sua migliore amica. E Sarah sa, con certezza, che Jennifer è morta per mano di Derber. C’è una sola speranza, per tenere Derber in prigione: ritrovare il corpo di Jennifer. Per questo, Sarah deve trovare la forza di riallacciare i contatti con le altre sopravvissute, nonostante l’odio che loro provano per lei e nonostante i segreti che le dividono. Perché quel capitolo della loro vita non si è mai veramente chiuso. Perché quello che succede dopo è ancora più terribile.
Categoria: Giallo - thriller - noir
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno: 2014
ISBN:
Recensito da Marika Piscitelli
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Quando Eleonora e Chirú s'incontrano, lui ha diciotto anni e lei venti di piú. Le loro vite sembrano non avere niente in comune. Eppure è con naturalezza che lei diventa la sua guida, e ogni esperienza che condividono - dall'arte alla cucina, dai riti affettivi al gusto estetico - li rende piú complici. Eleonora non è nuova a quell'insolito tipo di istruzione. Nel suo passato ci sono tre allievi, due dei quali hanno ora vite brillanti e grandi successi. Che ne sia stato del terzo, lei non lo racconta volentieri. Eleonora offre a Chirú tutto ciò che ha imparato e che sa, cercando in cambio la meraviglia del suo sguardo nuovo, l'energia di tutte le prime volte. È cosí che salgono a galla anche i ricordi e le scorie della sua vita, dall'infanzia all'ombra di un padre violento fino a un presente che sembra riconciliato e invece è dominato dall'ansia del controllo, proprio e altrui. Chirú, detentore di una giovinezza senza piú innocenza, farà suo ogni insegnamento in modo spietato, regalando a Eleonora una lezione difficile da dimenticare. Michela Murgia torna al romanzo, e lo fa con coraggio, raccontando la tensione alla manipolazione che si nasconde anche nel piú puro dei sentimenti. Negli occhi di Eleonora e Chirú è scritta la distanza fra quello che sentiamo di essere e ciò che pensiamo di dovere al mondo: l'amore è la piú deformante delle energie, può chiederci addirittura di sacrificare noi stessi.
Chirù
Murgia Michela
Un titolo enigmatico che ha il sapore di un'amara liberazione, o magari forse di una resa. Michele è una produttrice cinematografica di successo con un figlio, un matrimonio fallito alle spalle, una madre tutta rifatta e un padre che marcisce in galera. Una sera viene violentata da uno sconosciuto in passamontagna mentre rientra a casa e inizia così la sua lenta e inesorabile discesa agli inferi. Uno straordinario ritratto di donna, un romanzo politicamente scorretto, il racconto di una società che non merita salvezza.
Oh…
Djian Philippe
Sara abita a Roma, è una studentessa universitaria e coltiva il sogno di un amore con la A maiuscola. Immersa nello studio e nei suoi film preferiti, cammina fra le vie della Capitale perdendosi ogni giorno in nuove storie e nuove emozioni. Meta sicura delle sue passeggiate è il grande orologio ad acqua di Villa Borghese a cui affida i suoi pensieri, come a un porto sicuro, un luogo a cui tornare perché gli si appartiene. Condivide la casa con Vale, che diventerà per lei come una sorella, e ha un'amica un po' troppo fuori dagli schemi. E sarà proprio grazie a lei, Maria Chiara, che Sara farà la conoscenza di Edo in una notte qualunque nella Roma della vita notturna. Un incontro, il loro, destinato a segnare le esistenze di entrambi nel bene e nel male.
Il profilo del tempo
Stravato Rosa Elenia
La misoginia del clero, la fine delle vocazioni sacerdotali, la cultura del silenzio in caso di abuso sessuale, le dimissioni di papa Benedetto XVI, la guerra contro papa Francesco: lo stesso segreto collega tutte queste zone d’ombra della Chiesa. Questo segreto è stato a lungo indicibile, ma oggi finalmente ha un nome: Sodoma. La città biblica di Sodoma sarebbe stata distrutta da Dioa causa dell’omosessualità dei suoi abitanti. Eppure, il Vaticano ospita una delle più grandi comunità omosessuali al mondo. Una rete smisurata di relazioni creatasi attorno alla vita intima dei sacerdoti, capace di sfruttarne le fragilità più profonde e di influenzare l’esercizio del potere della Chiesa, non solo nei corridoi della curia romana. Per quattro anni Frédéric Martel ha vissuto immerso nelle stanze vaticane e ha condotto indagini sul campo in circa trenta paesi. Ha intervistato dozzine di cardinali eha incontrato centinaia di vescovi e sacerdoti. Questo libro rivela il volto nascosto della Chiesa: un sistema costruito, dai seminari più piccoli alla curia romana, sulla doppia vita omosessuale e sull’omofobia più radicale. Martel getta luce su una schizofrenia rimasta fino a oggi insondata: più un prelato si mostra omofobo in pubblico, più è probabile che sia omosessuale in privato. La questione gay naturalmente non spiega tutto, ma è una chiave decisiva per comprendere il Vaticano e la sua posizione nella nostra società. Se si ignora questa dimensione relativa all’omosessualità, ci si priva di un elemento essenziale per decifraregran parte dei fatti che hanno segnato la storia e la politica degli ultimi decenni. “Dietro la rigidità c’è sempre qualcosa di nascosto, in tanti casi una doppia vita.” Nel pronunciare queste parole, papa Francesco ci ha consegnato un segreto che questa inchiesta sconcertante rivela per la prima volta. C’è un segreto in Vaticano che non può essere ignorato. Perché coloro che tacevano ora hanno accettato di parlare?
Sodoma
Martel Frédéric
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