
Le riforme a costo zero
Boeri Tito
Categoria: Racconti
Editore: Adelphi
Collana: Piccola Biblioteca Adelphi
Anno: 1977
ISBN: 9788845903267
Il ragionamento del "non ci sono i soldi per fare le riforme " apparentemente aristotelico e corretto - è invece profondamente sbagliato. Per due motivi, che sono alla base della decisione di scrivere questo libro. Il primo motivo è interno al ragionamento stesso. In Italia il vento della crescita non tornerà mai a spirare in poppa senza un vero e proprio programma di riforme. Il paese è praticamente fermo da quindici anni: tre quinquenni durante i quali l'economia mondiale è cresciuta come mai in passato. Nonostante la violenza della crisi globale, il 2009 è stato per il mondo solo una breve parentesi. Da noi invece sembra un incubo lungo vent'anni. Il vento della crescita soffia in varie parti del mondo, ma non tornerà mai a soffiare in Italia se non cambiamo atteggiamento. Il secondo errore nel ragionamento del "non ci sono i soldi" è invece un falso problema. Esistono moltissime e importantissime riforme che si possono fare "senza aumentare di un solo euro il debito pubblico". Sono le cosiddette Riforme a Costo Zero, il tema alla base di questo libro. In quasi tutti i campi cruciali dell'economia, è possibile cambiare le cose senza chiedere il conto a Pantalone: perché è vero che di soldi ce ne sono davvero pochi. Ma è anche vero che si possono fare importantissime riforme senza incidere sul bilancio pubblico. Richiedono solo di investire capitale politico nel cercare il consenso necessario. Una classe politica all'altezza può farcela. Gli ostacoli possono essere rimossi...
Le riforme a costo zero
Boeri Tito
Un biondino con un hobby particolare, una donna mozzafiato con un piccolo segreto, la vittima di un’ingiustizia, due studenti coinquilini, tre pusher, una tossica, un boss della mala di Milano e un poliziotto cocainomane, sono i personaggi di questo noir al cardiopalma. Un intreccio adrenalinico di eventi, che ha per sfondo una metropoli notturna e la sua fauna multiforme, si dipana senza tregua alcuna. Mariani vi pone, con la sua narrazione, in un vagone delle montagne russe da cui è impossibile scendere.
Rollercoaster
Mariani Andrea
La figura di una donna sposata che rimane incinta dopo essere stata violentata.
L’innesto
Pirandello Luigi
Entrato in un negozio per comprare una borsa alla fidanzata, Kemal Basmaci, trentenne rampollo di una famiglia altolocata di Istanbul, si imbatte in una commessa di straordinaria bellezza: la diciottenne Füsun, sua lontana cugina. Fra i due ha ben presto inizio un rapporto anche eroticamente molto intenso. Kemal tuttavia non si decide a lasciare Sibel, la fidanzata: per quanto di mentalità aperta e moderna, in lui sono comunque radicati i valori tradizionali (e anche un certo opportunismo). Così si fidanza e perde tutto: sconvolta dal suo comportamento, Füsun scompare, mentre Kemal, preda di una passione che non gli dà tregua, trascura gli affari e alla fine scioglie il fidanzamento. Quando, dopo atroci patimenti, i due amanti si ritrovano, nella vita di Füsun tutto è cambiato. Kemal però non si dà per vinto. In assoluta castità, continua a frequentarla per otto lunghi anni, durante i quali via via raccoglie un'infinità di oggetti che la riguardano: cagnolini di porcellana, apriscatole, righelli, orecchini... Poterli guardare, assaggiare, toccare è spesso la sua unica fonte di conforto. E quando la sua esistenza subisce una nuova dolorosa svolta, quegli stessi oggetti confluiranno nel Museo dell'innocenza, destinato a rendere testimonianza del suo amore per Füsun nei secoli futuri. La storia di un'incontenibile passione, ma allo stesso tempo uno sguardo ora severo, ora ironico, ma certamente non privo di profondo affetto sulla Istanbul di quegli anni e sulla sua contraddittoria borghesia.
Il museo dell’innocenza
Pamuk Orhan
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )