Nel romanzo “L’importanza delle origini”, avvincente ed intenso, viene raccontata una storia emozionante e piena di colpi di scena.
Angelica, figlia di un noto magistrato, viene rapita da un gruppo di mafiosi che vogliono vendicarsi contro il padre della ragazza che sta svolgendo delle scomode indagini su di loro. Durante i lunghi mesi del suo sequestro, dove subisce le azioni più dure, Angelica riflette sulla sua vita, cresce, diventa una donna, si innamora di uno dei suoi rapitori e con lui concepisce un figlio. Sarà proprio lui, Alessandro da lei soprannominato “il Capo”, ad aiutarla a fuggire via al momento giusto, il momento in cui, una volta fuori, non le sarà più possibile abortire.
Finalmente libera, per Angelica inizierà un altro calvario: i genitori, una volta appresa la sua volontà di non denunciare i suoi rapitori e di voler tenere quello che il papà ritiene solo “un frutto di una violenza”, una creatura di cui liberarsi facilmente al momento del parto lasciandola in ospedale, l’abbandoneranno giudicandola “pazza”. Sarà proprio questa gravidanza, invece, a darle sempre la forza di andare avanti da sola e contro tutti e tutto: la gravidanza insieme al suo amore per A. (non riuscendo più a chiamare il nome Alessandro, pronuncerà solo la sua iniziale)!
Per proteggere sé stessa e la bambina che porta in grembo, cambierà identità e diventerà Isabella, si inventerà una nuova attività organizzando una società di trasporti di lusso. Al suo fianco resterà sempre un uomo, Paolo, che faceva parte della scorta di suo padre, e ha sempre sorvegliato su di lei fin da quando era piccola. Ed insieme a lui altri personaggi entreranno nella vita della protagonista: tra questi Alice, la sua psicologa che le diventerà amica, e Marcel, un ragazzo che proprio Paolo le ha presentato e che lavorerà nella loro società come autista. Tra lui ed Isabella inizierà presto una storia d’amore, (anche se lei giura di non poterlo mai amare come ama A.) che durerà fino a quando il ragazzo uscirà definitivamente dalla sua vita, coinvolto da una sua ex fidanzata in una fuga d’amore, proprio nel giorno del matrimonio di lei ed in fuga dalla sua famiglia di narcotrafficanti, e lascerà di nuovo posto ad Alessandro, che da sempre aveva continuato a sorvegliare sulla vita di Isabella e della piccola Margherita, e che, collaborando con la polizia, sembra avere risolto un po’ i suoi problemi con uno Zio mafioso, e si dichiara finalmente pronto ad iniziare la sua nuova vita con la compagna e la sua bimba. A questi movimenti si aggiunge un colpo di scena finale in cui Isabella, per errore, apprende proprio da Alessandro che il suo vero padre è Paolo e non l’uomo che lei ha sempre chiamato papà. Dopo un confronto pacificatorio con i genitori reali, la protagonista riflette sulla reale importanza delle origini: se lo avesse saputo da sempre di essere figlia di Paolo forse si sarebbe risparmiata tante sofferenze nella sua vita, tra cui il sequestro, ma se non avesse vissuto quei terribili mesi non avrebbe neppure mai conosciuto Alessandro: il suo amore e padre della sua bambina.
Un romanzo che ti tiene con il fiato sospeso e ti costringe a leggere pagina dopo pagina, per conoscere questa storia che scorre tra presente e passato ed in cui i numerosi flashback contribuiscono a rendere la storia animata, esaltante e mai pesante o noiosa.
L’autrice, Angela Grigoletto, attraverso la sua penna, sembra avere la rara capacità di farci vivere questa storia come fosse un film proiettato su un grande schermo.
Categoria:
Anno: 2010
Lingua:
Ialiano
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