
Scusate il disordine
Ligabue, Luciano
Descrizione: La guerra è finita da due anni e Charlie St Clair non ha ancora notizie della cugina Rose, dispersa in Francia. Stanca di quell'incertezza e dell'atteggiamento rassegnato della famiglia, per cui l'intraprendenza di Rose è sempre stata motivo d'imbarazzo, Charlie scappa di casa per andare a cercarla. Con sé ha un unico indizio: l'indirizzo di una donna di Londra. Tuttavia Eve Gardiner si rifiuta di collaborare. Sta per mettere alla porta quella ragazzina insolente, quando Charlie fa il nome di René, l'uomo per cui lavorava Rose. Allora Eve ci ripensa. Perché, cercando Rose, potrebbe finalmente trovare la vendetta che aspetta da trent'anni... Nel 1915, Eve Gardiner arriva a Lille con un documento falso e con l'entusiasmo dei suoi diciassette anni. Con quel faccino innocente, è la spia perfetta. Infatti viene subito assunta in un bistrot e gli ufficiali tedeschi che lo frequentano non si fanno remore a discutere i loro piani davanti a lei. L'unico che sembra accorgersi della sua presenza è il proprietario, René Bordelon, un collaborazionista scaltro e spregevole, che inizia a corteggiarla. Eve ancora non lo sa, ma René segnerà il suo trionfo e la sua rovina... Charlie ed Eve sono molto diverse, eppure condividono la stessa determinazione, lo stesso coraggio nel combattere per quello in cui credono. Facendo affidamento l'una sull'altra, intraprenderanno un cammino costellato di tradimenti e di segreti e, insieme, riusciranno finalmente a ritrovare la verità e, con essa, la pace.
Categoria: Narrativa
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Anno: 2019
ISBN: 9788842931829
Recensito da Ornella Donna
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Tasso è un uomo con un piolo conficcato in testa, un po' lento (direbbe sua madre), ma molto sensibile alle attenzioni della signora Pilar. Anchise è disposto a pagare di tasca propria per poter continuare a suonare ogni sabato con la sua band, e scambiare quello sguardo di profondissima intesa con Diana, la bassista, prima che lei torni dal marito. E poi c'è una Polaroid che a un certo punto comincia a catturare non solo le immagini ma anche i pensieri, e una sala d'attesa in cui perdere la cognizione del tempo mentre aspetti invano che l'Assegnatore chiami il tuo numero. Insomma, questi racconti - cosi diversi fra loro e cosi inseparabili, quasi una classe scolastica eterogenea ma affiatata - sono un tripudio di fantasia e vividezza. E soprattutto irrompono sulla scena due elementi nuovissimi nella scrittura di Ligabue: la cornice surreale e la musica. La musica in tutte le sue declinazioni. La musica che, come il sesso e l'amore, sfugge fortunatamente a ogni tentativo di imbrigliarla. Perché solo nell'abbandono, nell'accettazione del mistero, nello stupore che ci afferra ogni volta come fosse la prima, possiamo sperimentare la loro - e la nostra - quotidiana spettacolare magia.
Scusate il disordine
Ligabue, Luciano
Furio Corsi è un padre premuroso e impeccabile rappresentante di una grande tipografia. Uno con le idee chiare, uno che sa ispirare fiducia. Eppure due volte alla settimana è lì, su una panchina, a guardare di nascosto le ragazzine di una scuola superiore. A bordo del suo ufficio mobile, un inconfondibile Duetto d'epoca, Furio attraversa la Toscana, cura i propri clienti, consegue gli obiettivi che l'azienda gli impone. Eppure tesse con pazienza la sua tela intorno a lei, la ragazzina difficile che nessuno in classe sopporta più. Ne seduce l'insegnante, ne carpisce i segreti e alla fine la aggancia su un sito di webcam erotiche. Perché Furio Corsi è un mostro. Forse lo è sempre stato, fin da quando ha corteggiato in maniera implacabile la sua futura moglie, fin da quando ha manipolato clienti e colleghi di lavoro per conseguire obiettivi tutti suoi. Quella di Furio Corsi è una vita divisa in due in modo apparentemente inspiegabile; fino al colpo di scena rivelatore che capovolge tutte le nostre certezze ci porterà inesorabilmente per mano nella notte che quest'uomo tenta ogni mattina di lasciarsi alle spalle. La notte alle mie spalle adotta la suspense per indagare su una lunga storia d'amore, racconta con lucidità spietata la nascita di una famiglia e il tentativo disperato di sopravvivere alla sua devastante disintegrazione.
LA NOTTE ALLE MIE SPALLE
Simi Giampaolo
Quasi tutti i Crosby, da Howard a George Washington, hanno lasciato vedove le mogli e orfani i figli. Charlie Crosby costituisce l'eccezione. Il destino è scritto diversamente per lui. Nipote di George Washington, Charlie vive a Enon, una piccola città a nord di Boston. Pittura case, e a volte gli capita di tagliare l'erba nei giardini e spalare la neve. Una vita fatta di piccole cose: camminare nei boschi con Kate, contemplare Susan, la moglie. Un giorno però irrompe, crudele, insensata, terribile, la tragedia. In un piovoso pomeriggio di settembre che annuncia la fine dell'estate, mentre sta rientrando in auto dopo una passeggiata nei boschi, Charlie riceve una telefonata di Susan. Con la voce spezzata dal dolore, la moglie gli dice che un automobilista ha travolto Kate mentre tornava in bici dalla spiaggia. La fine della ragazza lascia macigni pesanti sul cuore di Charlie. Susan cerca di reagire, di non soccombere alla sofferenza, ma Charlie cede di schianto. Un giorno, dopo aver trascorso quasi tutta la notte seduto al buio, esausto e senza riuscire a dormire, Charlie scaglia un pugno contro la parete del pianerottolo. Susan se ne torna a casa dei suoi, nella sua vecchia camera da letto, che la madre usa per cucire ormai da vent'anni. Sembrerebbe tutto perduto per il nipote di George Washington Crosby. Tuttavia, da qualche parte è ancora all'opera la semplicità salvifica della natura e del mondo.
ENON
Harding Paul
De Amicis, Edmondo – LA PICCOLA VEDETTA LOMBARDA (Cuore, 1886)
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