
LE TRE STIMMATE DI PALMER ELDRITCH
Dick Philip K.
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Scritto nel 1964 e pubblicato nel 1965 dalla Doubleday, "Le tre stimmate di Palmer Eldritch" è stato osannato come un grande romanzo psichedelico, una navigazione allucinata in un mondo surreale creato dalla droga e dominato dall'inquietante figura di un mostruoso imprenditore-spacciatore, non del tutto umano e forse strumento di un'oscura divinità. Ma dietro la storia di una delle più originali invasioni aliene mai raccontate si nascondono diversi livelli di lettura, dove la provocatoria meditazione teologica va a braccetto con la denuncia politica e sociale. Palmer Eldritch, produttore e spacciatore del Chew-Z, è forse un abominevole Cristo negativo, forse personificazione di una Tecnica che tutto vede, afferra e mastica; ma forse è solo una povera vittima, un uomo qualunque... Droghe illegali, stimmate divine, tesi gnostiche, Barbie Dolls: "Le tre stimmate di Palmer Eldritch" è tutto questo e in piú una grandiosa storia di invasione della Terra.
LE TRE STIMMATE DI PALMER ELDRITCH
Dick Philip K.
Pubblicato nel 1836, il romanzo - che narra l"iniziazione" del giovane Grinev sullo sfondo della rivolta di Pugacev - sfugge a classificazioni precise, perché sospeso tra generi diversi. Prevalgono tuttavia in esso l'ironia, il superamento delle convenzioni romantiche e un interesse così acuto per la storia che sembra presupporre, da parte dello scrittore, una presa di posizione di tipo ideologico. Ma Puskin non era un rivoluzionario, né un ammiratore del popolo russo in quanto forza progressista. Nel "Capitolo omesso", qui riportato in Appendice, si legge infatti: "Quelli che da noi progettano impossibili rivolte o sono giovani e non conoscono il nostro popolo oppure sono persone dal cuore crudele, per le quali la testa altrui vale un quarto di copeco e la propria pelle ne vale uno". Con buona pace della critica "sociale", Puskin non era schiavo di alcuna ideologia.
La figlia del capitano
Puškin Aleksandr Sergeevič
«Accanto all'affabilità e alla pastosità porosa del mondo com'è, si accentua in questa nuova raccolta di Maurizio Cucchi un predicato di frugalità: abito mentale dell'io, ma soprattutto medium per umanizzare la realtà...
Sindrome del distacco e tregua – parte terza
Cucchi Maurizio
Bristol, anni '80. Tar vuole fuggire da casa e soprattutto da suo padre, e Gemma, che lo ama benché contrastata dalla famiglia, decide di andare con lui. Ben presto si ritrovano a precipitare nella spirale dell'eroina, della quale pensavano di potersi liberare in ogni momento con la sola forza di volontà. Questa è la loro storia: una lotta costante per procurarsi l'eroina, a qualunque costo, sfidando la prigione e la morte; ma è anche una storia di rinascita e riscatto, di scelte coraggiose per liberarsi della dipendenza e di un nuovo inizio. Un diario a più mani, sullo sfondo di una Bristol cupa e notturna, tra case occupate e ritrovi punk. Età di lettura: da 13 anni.
Storia d’amore e perdizione
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