
L’unica storia
Barnes Julian
Descrizione: "Se c'è una parola che mi pervade l'animo quando penso a O, questa è pudore. Sarebbe troppo arduo motivarla. E quel vento che corre incessante, che attraversa tutte le stanze. Così soffia anche in O uno spirito, non saprei dir quale, sempre puro e violento, senza tregua, senza ombre. Uno spirito decisivo, che nulla può turbare, né i sospiri né gli onori, né l'estasi né la nausea. L'Histoire d'O, dall'inizio alla fine, procede come un'azione travolgente. Evoca un discorso più che una mera effusione; una lettera più che un diario intimo. Ma a chi è indirizzata la lettera? E chi vuole persuadere il discorso? A chi domandarlo? Non so neppure chi lei sia." (Jean Paulhan)
Categoria: Letteratura femminile
Editore:
Collana:
Anno:
ISBN: 9788886534987
Recensito da Lucilla Parisi
Le Vostre recensioni
...
Leggi tutto
Aggiungi un tuo commento
Scrivi la tua recensione
La storia che ha cambiato la vita di Paul Casey è semplice: un amore finito, il primo, che non ha mai smesso di perseguitarlo. Paul incontra Susan al tennis club, un’estate, tornato a casa dall’università. Ha diciannove anni, lei quaranta. Tutto intorno a lui sembra noioso e convenzionale: sono i primi anni Sessanta, i Beatles non sono ancora esplosi, la protesta studentesca è lontana e non c’è nulla da contestare. Susan è originale, spiritosa, intelligente, diversa, e Paul inizia a frequentarla perché ha l’impressione di ribellarsi a qualcosa. Ma lentamente scopre che la vita di quella donna nasconde sacche di ordinario squallore, ed essendo un idealista intriso di fantasie romantiche decide di “salvarla”, senza avere ben chiaro cosa significhi. Rinuncia alla carriera legale e s’adatta a un lavoro d’ufficio, prova a inventarsi una vita stabile con lei. Ma non basta. A Susan serve molto di più, e Paul sceglie la fuga. E così facendo chiude per sempre la partita con l’amore. Julian Barnes delinea con la consueta feroce dolcezza il ritratto di un uomo debole e disilluso e di una donna meravigliosamente fragile. Lasciandoci alla fine con un dubbio irrisolvibile: è meglio avere amato e sofferto oppure essere rimasti al riparo dal dolore senza amare mai?
L’unica storia
Barnes Julian
Le ferite dell'anima sono le più difficili da risanare. Lo sa bene Aurora Scalviati, profiler in un commissariato della provincia emiliana con un doloroso passato alle spalle. Per questo ha accettato di raccontare la sua storia alla conferenza del professor Menni, tra i massimi esperti di disturbi post-traumatici. Ed è proprio qui che Aurora incontra una misteriosa ragazza dai lunghi capelli neri che le rivolge una singolare domanda: «Credi che si possa davvero uscire dal buio?». Un quesito che di lì a poco si trasforma in un testamento, perché la giovane si toglie la vita gettandosi dalla torre del palazzo, sotto gli occhi terrorizzati dei presenti. Un caso archiviato rapidamente come suicidio, ma Aurora non ci vede chiaro ed è ossessionata dalle parole della sconosciuta: un'ultima disperata richiesta di aiuto? Avrebbe potuto fare qualcosa per salvarla? Non c'è tempo però per i sensi di colpa: il ritrovamento di un cadavere orrendamente sfigurato, su una secca in riva al Po, la costringe a rivedere le sue priorità. L'unico indizio è la fotografia di una bambina, che la vittima conservava come un sinistro trofeo. È l'inizio di una caccia serrata a un serial killer feroce, inafferrabile come lo spauracchio di una leggenda popolare raccontata in quelle valli per tenere buoni i più piccoli: il Grigione, che strappa il volto delle sue vittime dopo aver danzato con le loro paure. Aurora sa di non poter fare tutto da sola: ha bisogno di riunire la sua vecchia squadra, i Reietti. Ma quando Bruno e Silvia le voltano le spalle, l'unico interlocutore rimane l'enigmatico Curzi...
L’ultima notte di Aurora
Baraldi Barbara
"Nato a Palermo nel 1896, da una nobile famiglia siciliana, Giuseppe Tomasi di Lampedusa è un bambino solitario, uno di quelli che preferiscono «le cose alle persone» e che rifuggono la compagnia. Un giorno, dal nulla, nella sua vita arriva Antonno: un bambino bizzarro, «tutto al contrario»: se sfoglia un libro comincia dall’ultima pagina, se vuole andare avanti cammina all’indietro e conta al contrario, provando una infinità pietà per gli zeri. Per tutto il tempo della loro convivenza non c’è verso di fargli iniziare la settimana di lunedì o di togliergli dalla testa che si nasce morendo. Eppure Antonno, «l’albatro», come lui stesso si definirà (tenacissimo, l’albatro non abbandona il capitano nemmeno nella disgrazia) è l’unico spiraglio di luce in un’esistenza altrimenti buia e solitaria, l’unica compagnia di un bambino che vede e sente più degli altri, dotato di una sensibilità particolare, che lo porterà un giorno a diventare uno dei più grandi scrittori del Novecento. Ma all’improvviso, così come è arrivato, Antonno svanisce. Divenuto adulto, Giuseppe partecipa alla guerra del 1915-18 come ufficiale, rimanendo nell’esercito fino al 1925; dopodiché si ritira a vita privata, viaggiando e dimorando per lunghi periodi all’estero, dove si dedica alla stesura di saggi e racconti che non darà alle stampe. Sarà solo quando metterà mano a una storia che cova dentro di sé da tempo, e che ha intenzione di intitolare Il Gattopardo, che Antonno tornerà da lui, e con il suo modo di fare al rovescio accenderà in Giuseppe Tomasi la consapevolezza che «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi»."
L’albatro
Lo Iacono Simona
Dal genio di Patrick McGrath, un romanzo che entra nei pensieri del suo protagonista, e di noi lettori, per far luce sulle diaboliche ossessioni scatenate dai segreti quando decidono di parlare. "Un romanzo magnifico, eccitante, che ti cattura dalla prima pagina e ti tiene in ostaggio fino alla fine. Patrick McGrath tocca nuovi folgoranti vertici di emozione." John Banville Londra, 1975. L’anziano poeta Francis McNulty sente avvicinarsi la fine dei suoi giorni ma il suo animo non trova pace, schiacciato da una colpa che non ha mai avuto il coraggio di confessare. Le ombre di un tradimento sotto le armi, durante la Guerra Civile spagnola, si allungano nella casa di Cleaver Square quando un’oscura presenza, con le fattezze del generale Francisco Franco, comincia a fargli visita. In alta uniforme, il contegno di un militare decaduto, l’apparizione perseguita Francis con i ricordi dei giorni drammatici di quarant’anni prima. Perseguitato dalle visioni e spronato dalle domande di un giovane reporter che sta scrivendo un pezzo su di lui, il vecchio poeta accetta l’invito della figlia ad accompagnarla in viaggio di nozze a Madrid, in cui vede finalmente l’occasione per affrontare i fantasmi del suo passato. Mentre nel palazzo reale si consuma l’agonia del Generalissimo, vittima e carnefice di un’epoca che si sta consumando, Francis torna nei luoghi della sua vergogna, in un viaggio liberatorio nel tempo, nei ricordi di famiglia, nei recessi della sua mente.
La lampada del diavolo
McGrath Patrick
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )