Esordienti

Ho portato sulle spalle mio padre di Armando Minuz

Minuz Armando

Descrizione: Ci sono cose che non si dimenticano. Una è il nome del padre. L'altra è la casa della propria nascita. È così che Emilio, giovane e brillante professore universitario, decide di dare una svolta alla sua vita e di tornare alle origini, una vecchia casa persa nei boschi dell'Appennino. Lì lo aspettano il fratello Leone e il vecchio genitore, pronto a rinfacciargli dieci anni di assenza e una vita intera di scelte sbagliate. Protagonista della storia, insieme ai due fratelli e alla figura ancestrale e oscura del padre, è la montagna con i suoi boschi, i suoi animali, i suoi cieli sconfinati. La natura, teatro di una vita contadina che è lotta costante, ma anche scenario per piccoli e inattesi gesti di tenerezza che si tramutano in simboli, governa con grazia e violenza le vite dei tre uomini.

Categoria: Esordienti

Editore: Nutrimenti

Collana: Greenwich

Anno: 2014

ISBN: 9788865943441

Trama

Le Vostre recensioni

Per dettagli sulla trama e commenti:

presentazione del romanzo

recensione interattiva.

...

Leggi tutto

LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )

Aggiungi un tuo commento

Scrivi la tua recensione

Devi effettuare il login per aggiungere un commento oppure registrati

Armando

Minuz

Libri dallo stesso autore

Intervista a Minuz Armando

Manda una poesia d’amore alle Parole di Lilly

In un tranquillo villaggio del Berkshire viene trovato il cadavere di una donna. Principale sospettato è un ospite del professor Kate Fansler, detective per caso e necessità, alter ego dell'autrice e protagonista di una serie di racconti gialli in cui le indagini coinvolgono sempre un mostro sacro della letteratura inglese. Il caso in questione sembrerebbe riguardare un inedito manoscritto di James Joyce...

Un delitto per James Joyce

Cross Amanda

La storia del poeta Harry Peake, di come ha perso sua moglie Grace in un tragico incendio che lo ha lasciato orribilmente deformato, di come si guadagnava da vivere nelle birrerie londinesi del XVIII secolo, del suo unico conforto, la devota figlia Martha, che temendo per la sua vita decide di fuggire nelle colonie americane.

Martha Peake

McGrath Patrick

Oltre cinquant’anni di sogni annotati, dal 1875 al 1931. È libera e ondivaga la scrittura di Arthur Schnitzler, descrittiva e autoriflessiva, intima e quotidiana. Nei residui diurni ritrovati dal sogno compaiono scenari insoliti, abitati da contemporanei illustri, animatori della Vienna fin de siècle: Freud, Klimt, von Hofmannsthal, Mahler e molti altri. Sogni che registrano le mode dell’epoca, gli spettacoli di successo, le malattie più comuni del bel mondo, e con brevità magnetica rivelano i desideri, le paure, i turbamenti dello scrittore che sogna. Un libro dei sogni raccolto da un genio attento ai moti della propria anima, ma anche alla forza surreale della narrazione onirica. Pubblicato in versione integrale, introdotto da un saggio di Agnese Grieco e Vittorio Lingiardi su Schnitzler, sulla vita onirica e la psicoanalisi, Sogni è il diario notturno di un’epoca inquieta, l’autobiografia inconscia del primo Novecento europeo.

SOGNI 1875-1931

Schnitzler Arthur