
Quando verrai sarò quasi felice. Lettere a Elsa Morante (1947-1983)
Moravia Alberto
Descrizione: Quando incontra il Professore per la prima volta, Doria ha sedici anni e la sua vita è intrappolata tra le mura della pensione del padre. Lui ha molti più anni e porta con sé un bagaglio dentro al quale conoscenza e mistero si alternano con intrigante complicità. Quando l'anno successivo l'uomo fa ritorno in Liguria, la natura prende il sopravvento e la loro storia prende forma. L'uomo è sposato e Doria è solo una tappa lungo il viaggio che durante le vacanze estive lo porta dalla moglie e la figlia a Nizza. Una tappa che però diventa piacevole abitudine e si ripete ogni estate. Negli anni più delicati della sua giovinezza, si abbandona a lui e pur di non deluderlo è disposta non solo ad assecondare ogni sua fantasia, ma anche a imparare nuove pratiche, facendo esperienze con i compagni durante gli interminabili mesi scolastici. Durante i loro fugaci incontri, il Professore si dedica totalmente a lei con il chiaro intento di iniziarla alla ricerca di se stessa e del piacere. Dopo una lunga separazione, ad aspettarlo però non troverà Doria, ma un plico di lettere in cui racconta di se stessa, di loro e di un segreto che non ha mai avuto il coraggio di confidargli.
Categoria: Letteratura femminile
Editore: Milena Edizioni
Collana: Letteratura erotica
Anno: 2015
ISBN: 9788898377350
Trama
Le Vostre recensioni
...
Leggi tutto
Aggiungi un tuo commento
Scrivi la tua recensione
Opera curata da Alessandra Grandelis
Quando verrai sarò quasi felice. Lettere a Elsa Morante (1947-1983)
Moravia Alberto
Nel cuore di Bologna, Marco, intellettuale trentenne diviso tra le incombenze giornalistiche e il tentativo di finire un romanzo, vive in una solitudine cocciuta e il più possibile asettica, fino a quando ricompare Lucia, la ragazza che lo ha lasciato qualche anno prima. Ora Lucia cerca Marco, lo assedia e lo porta in giro per paesi e campagne, a visitare i loro luoghi di un tempo, a ritrovare gli amici vivi e gli amici morti. Tra Bassa e Appennini, tra cliniche e osterie, Lucia - come una fragile ma tenace erinni - costringe Marco a rianalizzare le zone più oscure del loro passato. "Atti mancati" è una storia d'amore e di suspense. È una parabola sul tempo trascorso ostinatamente a occhi chiusi e su quello vissuto a occhi spalancati. È il referto di una malattia, steso con furore analitico e insieme con uno stile semplice, da presa diretta.
Atti mancati
Marchesini Matteo
Nell'interno aristocratico e decaduto che rinserra tre donne, si sdipana il monologo della serva Zerlina: storia di una passione demoniaca e di una feroce sete di rivalsa, confessate in un parossismo d'odio al giovane affittuario A. Con foga implacabile, Zerlina racconta una vendetta di raffinata perfidia nei confronti del Signor von Juna, fatuo avventuriero che già nel nome ricorda il Don Giovanni - così come la stessa Zerlina e la padrona Elvira. Ma il suo furore finirà per travolgere tutto e tutti, anche l'impostura della rispettabilità coniugale in un'Austria alla mercé della rovina, dove i presunti non-colpevoli "affondano" per dirla con Broch "nella colpa etica, in una colpevole non-colpevolezza".
Il racconto della serva Zerlina
Broch Hermann
"La voce di un poeta che nel seguire le intermittenze della coscienza ci indica una volta di più la necessità della poesia, unica via di salvezza..." (dalla prefazione di Andrea Matucci)
La morte di Empedocle
Di Carlo Franco
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )