
Litigare con metodo
Di Chio Caterina
Descrizione: Presentazione dell'autore. La storia si ispira a un film cult della tensione in bianco e nero: “La scala a chiocciola”, una vicenda nella quale l’assassino elimina persone affette da difetti fisici. In questo romanzo l’omicida seriale uccide donne che soffrono di fobie, con una particolarità sorprendente: “firma” i delitti depositando una maschera sul viso della vittima. Secondo la criminologia, quando un assassino copre – generalmente con un lenzuolo – la sua vittima, nell’atto esprime pietà tardiva o un legame affettivo con il cadavere. Se l’omicida seriale de “Il carnevale dei delitti” nasconde i suoi misfatti non con un lenzuolo, ma con una maschera, cioè con un oggetto altamente simbolico, ecco che allora la Bautta, la maschera d’oro di Tutankhamon, il Quetzalcoatl azteco o Brighella costituiscono indizi da interpretare, all’interno di una follia criminale che serpeggia tra le fiabe e la psicanalisi. Gli omicidi vengono compiuti sullo sfondo di situazioni torbide o di manifestazioni evocative: una villa ove si pratica lo scambismo, il carnevale di Venezia, la spettacolare spiaggia delle uova di Ventimiglia … L’indagine si svolge nell’atmosfera magica del lago di Como
Categoria: Presentazioni
Editore: Ciesse Edizioni
Collana:
Anno: 2011
ISBN: 9788897277736
Trama
Le Vostre recensioni
Uno strumento pratico, che permette a insegnanti, educatori e genitori di gestire con efficacia i litigi tra bambini della scuola dell’infanzia e primaria. Il programma proposto è una novità assoluta nel campo della pedagogia internazionale. Si basa sul metodo maieutico, che riconosce il conflitto come un elemento ineliminabile delle relazioni, e come una straordinaria occasione di apprendimento sostanziale ed efficace. I bambini sono decolpevolizzati e questo consente loro di attivare risorse e competenze che migliorano le dinamiche di interazione tra loro e si trasformano in capacità relazionali e sociali. Dopo la presentazione dei riferimenti teorici e della modalità operativa del metodo maieutico, gli autori presentano numerosi esempi di litigio infantile sui quali il metodo è stato sprimentato con successo.
Litigare con metodo
Di Chio Caterina
Al tenue chiarore della luna, le paludi che circondano la cittadella medievale di Aigues-Mortes restituiscono alle autorità il cadavere di una donna: si tratta di Deanne Bréchet, una giornalista parigina. La polizia concentra subito i sospetti su Fabienne Lacati, una giovane ricercatrice della Sorbona che si trova nel sud della Francia per un convegno sulle crociate. Le due donne, infatti, si conoscevano bene e la sera dell'omicidio molti testimoni le hanno viste litigare furiosamente nella hall dell'albergo. Determinata a provare la propria innocenza, Fabienne scopre che, nelle settimane precedenti, la giornalista era andata spesso in quella enigmatica e affascinante città-fortezza per documentarsi sui Penitenti Grigi, un antico ordine caritatevole che esiste ancora oggi. Ma l'aspetto più inquietante della vicenda è che pure Fabienne è interessata a quella confraternita, e forse non è una coincidenza se, da mesi, le negano il permesso di visitare il luogo dove sono raccolti i registri della congregazione: la Cappella dei Penitenti Grigi. È possibile che Deanne avesse scoperto un segreto scottante, custodito proprio in quella chiesa inaccessibile? La drammatica conferma arriva quando, l'uno dopo l'altro, tutti coloro che Deanne aveva contattato muoiono in circostanze misteriose. Fabienne intuisce quindi di essere in pericolo e, con l'aiuto di Daniele Ferrara, un collega italiano, si convince che l'unico modo per salvarsi la vita è andare a caccia della verità...
La cappella dei penitenti grigi
Luini Lilli
IL SIGNORE DI BARCELLONA – di José Lloréns
Nella sua nota al lettore, Alessandro Soldati avverte: "Quello che hai in mano non è un romanzo sugli aeroplani e sugli aviatori che ci stanno dentro. Se cerchi dettagli tecnici, descrizioni minuziose di manovre ardite, coni di scarico che sputano fiamme e, soprattutto, se cerchi gente risoluta, pronta ad accogliere il destino sparandogli un missile sui denti, credo che finirai per rimanere deluso. Io ho preferito raccontare gli uomini e le donne che stanno 'dentro' agli aviatori. Visti da fuori hanno un certo fascino eroico per chi li apprezza, mentre sono stupide macchine da guerra per chi li detesta. Ho avuto l'onore ed il privilegio di essere uno di loro, perciò non cado in nessuna delle due semplificazioni, e voglio mostrare che sono molto di più: sono persone".
Andrà bene di sicuro
Soldati Alessandro
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