
QUASI INNOCENTI
Ledun Marin
Descrizione: Torna finalmente disponibile “Il male naturale” di Giulio Mozzi. un libro di racconti bello e intenso, scritto da quello che è oggi in Italia il maestro riconosciuto della forma breve. Pubblicato originariamente nel 1998, “Il male Naturale” è straordinario per lo sguardo che contiene: uno sguardo attentissimo alle cose che crediamo di conoscere (l'amore, l'amicizia, il dolore dell'abbandono, la speranza negli eventi che verranno) e che, messe in pagina da Mozzi, ci sembra di capire per la prima volta. In ogni momento siamo lì, con i suoi personaggi, e attraverso le loro vite sentiamo che la nostra si fa più ricca di esperienza e di sentimento. I temi a volte sgradevoli - la pedofilia, la morte in giovane età, l'alcolismo e altri ancora - portarono il libro a un fraintendimento e a una interpellanza parlamentare promossa da un deputato che lo giudicò “a carattere pornografico". La conseguenza fu che la Mondadori privò del suo sostegno il volume, facendolo sparire dalle librerie e privando i lettori della possibilità di leggere un libro che è, semplicemente, molto bello. Per questo Laurana Editore ritiene che sia un atto di civiltà ripubblicarlo: per restituirlo ai suoi destinatari, cui in questi lunghi anni non è potuto giungere. Questa nuova edizione è corredata da due testi scritti appositamente: uno dello stesso Mozzi, che racconta cosa accadde nel 1998, e uno scritto di Demetrio Paolin, che delinea l'importanza di Mozzi come scrittore-maestro per la generazione successiva.
Categoria: Raccolte
Editore: Laurana Editore
Collana:
Anno: 2011
ISBN: 9788896999011
Grenoble, Francia. L'ispettore Eric Darrieux si ritrova immerso in un caso che da subito appare psicologicamente difficile. La scomparsa di un ragazzino, poi di un secondo, entrambi studenti dello stesso istituto. Il romanzo è ambientato nel quartiere di Eaux-Claires, quello nel quale Darrieux è cresciuto; quartiere da sempre luogo di immigrazione italiana che verrà battuto in ogni angolo, al quale verrà fatta una vera e propria autopsia, scavando nel profondo dei suoi abitanti, nelle loro storie che porteranno alla verità grazie a un lavoro di maieutica che lo stesso Eric compirà a sua insaputa su se stesso. Darrieux è uno sbirro che ama il proprio lavoro, mette anima e corpo nelle ricerche, lavora nell'ombra in aiuto dei colleghi e ha una storia privata complicata, diviso tra l'amore semplice per le proprie figlie e la moglie e quello carnale e forte verso la collega Catherine. Un ispettore attaccato al collo della bottiglia che alterna brevi attimi di coscienza e lucidità a fasi in cui l'alcol fa il suo corso, portandolo tra le nebbie delle scoperte e i fumi indefiniti del passato. Poi, una terza fuga. Eric dovrà camminare su strade scomode e segrete portando avanti un'indagine personale e lasciando all'oscuro alcuni colleghi fino a quando il caso gli verrà tolto, fino a quando scoprirà la verità accompagnandoci verso un finale stupefacente per logica fluidità e fredda coerenza. È a questo punto che Marin Ledun, autore del romanzo, presenta il tema della pedofilia con delicata incertezza, mostrandola dall'interno, dal lavoro deleterio e corrosivo che porta allo sfinimento delle persone. Un tema che si attacca alla memoria e lacera da dentro finché esplode nelle strade di un quartiere e le stanze buie del passato. “Quasi innocenti” è un thriller psicologico, una cronaca sociale, un giallo che mette in luce il rapporto tra aggressore e vittima con quel gioco crudele di deresponsabilizzazione del primo che impedisce al secondo di sentirsi libero per sempre.
QUASI INNOCENTI
Ledun Marin
Gli autori Alberto Ghè, Andrea Lombardo e Pablo Renzi propongono la loro geniale "ARTErnativa". Opere d'arte di ogni stile ed epoca puntualmente fraintese da un trittico di pseudo-critici che, pur mantenendo una encomiabile nonchalance, si arrampicano agilmente sugli specchi fornendo titoli e commenti del tutto fantasiosi per ogni opera. E così la Gioconda altro non è che un'intrusa paratasi davanti al sommo Leonardo mentre questi cercavo ai ritrarre un paesaggio, o la testa del povero Oloferne diviene uno strano portachiavi nelle mani di Giuditta.
Arternativa
Renzi Pablo
Fiore, Marilena, Luisa, Elisabetta, Rirì: donne forti, deboli, dal passato tormentato, donne diverse che incrociano i loro destini. In questo libro fatto di incontri e rimandi, dove ciascun personaggio si specchia nel fondo della propria anima e si rispecchia negli sguardi altrui, Caterina Falconi ha ritratto un microcosmo di provincia intessuto di amori divenuti cenere, famiglie disfunzionali, fantasmi sempre all'erta: c'è la dottoressa in crisi, la vecchia maestra prigioniera dei ricordi, l'ex infermiera stanca della routine. Gli uomini, sì, ci sono, ma sullo sfondo. Figure marginali che pure tutto muovono, passioni e gelosie. "Sotto falsa identità" è un romanzo sulla ricerca del proprio vero sé - mortificato dalle delusioni, perduto assieme al tempo e alla giovinezza - che solleva il velo delle finzioni quotidiane, costringendo ciascun personaggio a fare i conti con un presente bislacco e maltrattato, in cui nulla o quasi è andato come ci si attendeva. È, insomma, un libro che racconta fratture e riconciliazioni, un agrodolce inno alla speranza, la narrazione della seconda chance che ci aspetta.
Sotto falsa identità
Falconi Caterina
«Ricordo i ragazzi con cui giocavo sui bordi del vecchio tubo di cemento che usciva dallo sfiatatoio e a noi sembrava uscisse dal mare. Cos’era un mare, allora non lo sapevamo mica. Ce ne parlavano i vecchi a ridosso, alzavano lo sguardo e noi giovani associavamo quello sguardo al mare. Era sopra di noi, di questo avevamo la certezza, e per raggiungerlo si andava attraverso le fessure fino allo sfiatatoio e lassù c’era il tombino e da qualche parte il mare.»
LA RICERCA DEL LEGNAME
Magliani Marino
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