
Nel continente c’ero
Vianello Edoardo
Descrizione: Quella di Rick è stata una carriera sportiva giocata sotto il segno della mediocrità. Ma quando gli si presenta l'occasione di entrare in campo con la propria squadra in netto vantaggio, riesce a far perdere la partita e a guadagnarsi il licenziamento in tronco. Il suo agente gli troverà un'unica, insolita, seconda occasione: i Parma Panthers. Rick partirà, consapevole di non avere altra scelta, ma ignaro degli incredibili risvolti (e degli esilaranti equivoci) che il nuovo ingaggio riserverà non solo alla sua carriera. L'Audiobook di Grisham esce in libreria in contemporanea con l'edizione cartacea.
Categoria: Giallo - thriller - noir
Editore: Mondadori
Collana:
Anno: 2007
ISBN:
Il cantante si racconta nell'autobiografia 'Nel continente c'ero'. L'epoca d'oro e le collaborazioni con i maestri, il Sanremo di Tenco, la politica...
Nel continente c’ero
Vianello Edoardo
Ernesto Cervicati si è sempre occupato di zia Antonia. L'ha tenuta in casa finché lei - ormai anziana - non ha preferito trasferirsi nella Casa di Riposo di Bellano, un po' per non gravare troppo sul nipote, un po' per pudore. Antonio, fratello di Ernesto, della zia non ne ha mai voluto sapere, impegnato com'è con sua moglie Augusta, vogliosa e ossigenata. Finché un giorno Antonio non decide che è venuto il momento di occuparsi dell'anziana parente. Certo, non è ricca, ma si può sempre sperare in qualche briciola di eredità...
ZIA ANTONIA SAPEVA DI MENTA
Vitali Andrea
Jacob Hunt è un teenager bravo in matematica, con uno spiccato senso dell’umorismo, estremamente preciso e organizzato e con una vita sociale senza speranze. È affetto dalla sindrome di Aperger, è autistico insomma, imprigionato in un mondo tutto suo. Il fratello Theo, un ragazzo normale, soffre delle attenzioni che i genitori riservano naturalmente a Jacob e per sentirsi veramente parte di una famiglia spia le case altrui… Tutto bene finché l’insegnante di Jacob non viene trovata morta dentro casa e i sospetti ricadono sul ragazzo, così diverso dagli altri, così imprevedibile…
LE CASE DEGLI ALTRI
Picoult Jodi
“Abbiamo tutti almeno una volta guardato il mare aspettando che qualcosa da lì ritornasse”Edipo e Narciso sono due personaggi centrali del teatro freudiano. Il figlio-Edipo è quello che conosce il conflitto con il padre. Il figlio-Narciso resta invece fissato sterilmente alla sua immagine. Abbiamo visto cosa significa l’egemonia del figlio-Narciso: dopo il tramonto dell’autorità simbolica del Nome del Padre, il mito dell’espansione fine a se stessa ha prodotto la tremenda crisi economica ed etica che attraversa l’Occidente. Le nuove generazioni appaiono sperdute tanto quanto i loro genitori. Questi non vogliono smettere di essere giovani, mentre i loro figli annaspano in un tempo senza orizzonte, soli, privi di adulti credibili. Esiste un al di là del figlio-Edipo e del figlio-Narciso? Telemaco, il figlio di Ulisse, attende il ritorno del padre; prega affinché sia ristabilita nella sua casa invasa dai Proci la Legge della parola. In primo piano è qui una domanda inedita di padre, che mostri come si possa vivere con slancio e vitalità su questa terra. Nel nostro tempo nessuno sembra più tornare dal mare per riportare la Legge. Il processo dell’ereditare, della filiazione simbolica, sembra venire meno, e senza di esso non si dà possibilità di trasmissione del desiderio da una generazione all’altra. Telemaco ci indica la nuova direzione verso cui guardare, perché Telemaco è la figura del giusto erede. Il suo è il compito che attende anche i nostri figli: come si diventa eredi giusti? E cosa davvero si eredita se un’eredità non è fatta né di geni né di beni, se non si eredita un regno?
Il complesso di Telemaco
Recalcati Massimo
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