
Gli ultimi ragazzi del secolo
Bertante Alessandro
Descrizione: Arrivato da lontano, saggio, elegante, il Professore suscita rispetto e ammirazione in tutti. È una figura venerabile, un maestro, in un tempo che i maestri non li sa riconoscere. Di lui si sa poco, o forse tantissimo. Un giorno il Professore annuncia la sua scomparsa a tutti gli abitanti del paese, e quello che rimane di lui è un quaderno lasciato nelle mani del panettiere Matteo e da lui consegnato al narratore. Il taccuino contiene, in forma di dialogo semifilosofico, la summa della visione del mondo del Professore: di più, una vera e propria storia dell'universo fino ai nostri giorni...
Categoria:
Editore: Bompiani
Collana: Narratori italiani
Anno: 2018
ISBN: 9788845296581
Un viaggio nell'Italia degli anni Ottanta compiuto dall'autore attraverso le sue memorie di ragazzo e poi di adolescente dentro una periferia, quella del QT8 milanese, un po' piccolo-borghese, un po' proletaria, tra la scoperta della musica, del sesso e della droga. Studente senza maestri, autodidatta a tratti brillante, randagio e ribelle, in fuga dalla famiglia, Bertante si mette a nudo con coraggio e racconta la sua generazione, cresciuta in quegli Ottanta, un serpente che vediamo snodarsi e strisciare attraverso i gruppi musicali, le canzoni, i film, i cartoni giapponesi, l'abbigliamento, il calcio, Milano 2, l'esplosione della tv commerciale, Drive in e i paninari, fino al diffondersi delle droghe pesanti e alla tragedia dell'Aids. Anni Ottanta che paiono trovare nella guerra in Iraq e in Mani pulite la loro conclusione per spengersi nella prima metà del decennio successivo tra l'ascesa di Berlusconi e la fine della guerra nella ex Jugoslavia. Filo rosso sarà proprio un viaggio estivo in Croazia che nel 1996 porterà il protagonista, insieme ad un amico, fino a Mostar, a Sarajevo, a toccare con mano i segni di una guerra non ancora finita, e Bertante racconta con pagine toccanti e di grande impatto narrativo quello che vede e quello che vede lo riguarda e ci riguarda da vicino molto più di quanto siamo stati in grado di capire e ancora oggi abbiamo capito. Esistono davvero passato e futuro o esiste un presente infinito?
Gli ultimi ragazzi del secolo
Bertante Alessandro
Sono passati cinquant'anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e la sua "infanzia schifa" e le "cose da matti che gli sono capitate sotto Natale", dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ognuno ha potuto leggervi la propria rabbia e assumere il protagonista ad "exemplum vitae".
Il giovane Holden
Salinger J. D.
I Drifters sono un nuovo tipo di creature sovrannaturali, simili ad angeli custodi, che si legano psichicamente ad alcuni esseri umani. Sebbene dotati di un corpo fisico, solo una persona sulla Terra ha la capacità di vederli e percepirli. Uno di loro sta aspettando raggomitolato sulla tomba del suo ultimo compagno umano, ma non è libero di muoversi fino a quando non passerà qualcuno in grado di vederlo. Baby Doll, la figlia adottiva di uno spietato boss, è invece al cimitero per i funerali del suo patrigno, circondata da poliziotti e guardie del corpo. Quando il Drifter e Baby Doll si incontrano, qualcosa scatta tra loro, qualcosa di inspiegabilmente intimo e indissolubile. Stretti nella morsa del pericolo, il Drifter e la sua compagna umana lottano per capire il mondo che li circonda e la propria natura. Mentre Baby Doll non ha alcuna idea di chi siano i suoi veri genitori, perché ha speso tutta la vita come un essere virtuale in cattività, adattandosi al mondo, il Drifter è confuso circa la sua identità e il ruolo che riveste nella vita della donna. I dubbi e i dilemmi che dovranno affrontare li porteranno a scoprire che quanto si è perso non può essere ritrovato... “Baby Doll” getta nuovi affascinanti spunti nel mondo della science-fiction e della fantasy. I lettori saranno sicuramente rapiti dai Drifters, e dalla loro lotta legata ai temi dell'identità e dell'attrazione per il divino.
BABY DOLL
Rogers Sharon Carter
La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo e Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l'unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi ripeteva dentro di sé: finché io sarò viva, tu continuerai a brillare. Età di lettura: da 11 anni.
Fino a quando la mia stella brillerà
Segre Liliana
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