
Sei la mia vita
Ozpetek Ferzan
Descrizione: Il bar Novecento, di fronte allo stadio San Paolo, è un’istituzione, un punto di riferimento dove passare intere giornate. Non solo per commentare le partite, né per il caffè di Mario, né per la bellezza di Paola, la cassiera che fa girare la testa a chiunque. Al bar Novecento si va soprattutto per parlare con O’ Professore, l’uomo che da trent’anni siede allo stesso tavolino sul fondo della sala, e giorno dopo giorno raccoglie palpitanti racconti di epiche sfide, confessioni di figli tornati in città per esaudire l’ultimo desiderio del padre morente, richieste di consigli su amori infelici. A ciascuno di loro, O’ Professore saprà rivolgere profetiche, illuminanti parole sul senso della vita.
Categoria: Narrativa
Editore: Rizzoli
Collana:
Anno: 2015
ISBN: 9788817079198
Recensito da Elpis Bruno
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Un’auto lascia Roma di primo mattino. Durante tutto il viaggio, l’uomo al volante, un famoso regista, racconta la sua vita a chi gli siede accanto, il suo compagno, che ama di un amore sconfinato ormai da qualche anno. Sullo sfondo, il palazzo dove ogni cosa accade, crocevia di diverse solitudini, ma anche di incontri folgoranti e travolgenti passioni. E, soprattutto, Roma, come nessuno l’ha mai raccontata. Gli anni Ottanta e l’atmosfera di estrema libertà, la comunità gay e le lunghe estati nel segno della trasgressione, il flagello dell’Aids, la solidarietà che cementa grandi amicizie. Con uno stile irresistibile, lieve e toccante al tempo stesso, al suo secondo libro Ferzan Ozpetek, il regista che più di ogni altro sa parlare di sentimenti, ci guida in un viaggio avanti e indietro nel tempo, sospeso tra pianti e risate, fiction e realtà. Il suo è un mondo popolato da personaggi indimenticabili e bizzarri. Trans sul viale del tramonto, ballerini cleptomani, raffi nati intellettuali, inguaribili romantiche, madri degeneri e fi gli devoti. Le loro storie, esilaranti eppure commoventi, compongono “la Storia” di una vita che si annulla in un’altra, come estremo dono d’amore. Al centro, un sentimento assoluto, capace di resistere a qualsiasi prova della vita: l’Amore.
Sei la mia vita
Ozpetek Ferzan
Qual è il giorno in cui siamo diventati umani? Quale l’attimo in cui questa vitale e spossante consapevolezza ci ha invaso? Questa la domanda che Paolo Zardi fa al lettore. Ma prima lo chiede ai personaggi che animano queste pagine. Un padre che cova l’insopprimibile desiderio che sua figlia non somigli alla madre; una moglie che nell’istante assoluto del pentimento capisce che tradirà ancora; un vecchio che ad ogni compleanno avverte quanto sia difficile morire; una vedova all’ossessiva ricerca di un’alternativa ai ricordi; una dottoressa che, per un momento, vede nel corpo attraente di un paziente la giovinezza che avrebbe avuto suo figlio. Creature sospese tra l’amore e il dolore, tra desiderio e paura, tra la vergogna e la grazia. La delicatezza dei corpi, la labilità delle intenzioni, la precarietà di ogni condizione umana sono i punti focali attorno ai quali i personaggi di questi racconti si muovono, combattono, vivono, fotografati tutti nella loro abbagliante purezza.
IL GIORNO CHE DIVENTAMMO UMANI
Zardi Paolo
L'ambiente è quello della buona borghesia romana sul finire degli anni Venti. La relazione tra Leo e Mariagrazia è ormai stanca; i due giovani figli di lei, Michele e Carla, assistono con disagio alle manifestazioni di questa crisi. Leo diventa l'amante di Carla e Michele sente confusamente, ma senza vera indignazione, di dover intervenire. Cerca di provocare Leo, compie anche un goffo tentativo di ucciderlo, ma poi si rassegna, cede a Lisa (una ex amante di Leo), invaghitasi di lui. Anche Mariagrazia si rassegna all'inevitabile e Carla sposerà Leo.
Gli indifferenti
Moravia Alberto
Un crimine, due diari, la vittima e il suo assassino.Una donna diabolica e affascinante trascina il commissario Cristiani nel vortice del delitto.
Diario di un delitto d’amore
Panzacchi Francesca
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