
Vita di Pi
Martel Yann
Descrizione: La bruciante e tragica ascesa di Julien Sorel, giovane avventuroso, romantico e calcolatore, nella Francia della Restaurazione. Il protagonista del piú celebre romanzo dello scrittore francese sfida se stesso e la società che vorrebbe conquistare: i suoi amori travolgenti e la sua arida sete di dominio, che di volta in volta gli consentono di affermarsi e lo portano alla distruzione, sono i segni distintivi di una letteratura che è riuscita a misurarsi con le piú profonde e misteriose contraddizioni del cuore umano. Il fascino estremo di un personaggio ambizioso e inquietante nel più celebre romanzo di Stendhal. Con uno scritto di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e una nota bibliografica.
Categoria: Classici
Editore: Mondadori
Collana: Oscar grandi classici
Anno: 2003
ISBN: 9788804516637
Un ragazzo e quattro animali alla deriva nell'oceano Pacifico, unici superstiti di un tragico naufragio. La loro sfida è la sopravvivenza, nonostante la sete, la fame e la furia del mare. Tempo pochi giorni e, della zebra ferita, dell'orango e della iena non resta che qualche osso cotto dal sole. A farne piazza pulita è stata la tigre con cui Pi, giovane indiano senza più famiglia, è ora costretto a dividere i pochi metri di una scialuppa. Contro ogni logica, il ragazzo decide di ammaestrarla. Con l'ingegno, con la forza di uno spirito caparbio e visionario Pi affronta la sua grande avventura. Ed è un viaggio straordinario, appassionante e terribile, ispirato, spiazzante, ironico e violento, che trascina il lettore fino all'attimo in cui il sipario si leva sull'ultimo, agghiacciante colpo di scena. E se le cose non fossero andate affatto come Pi vuole farci credere? Acclamato come un nuovo classico dalla critica inglese e americana, Vita di Pi è un libro unico, miracolosamente sospeso tra realismo e magia, un po' romanzo di avventura e un po' favola surreale dall'inattesa e sconvolgente anima nera.
Vita di Pi
Martel Yann
DUE NON E’ IL DOPPIO DI UNO – di Elettra Groppo
"Quando muore qualcuno le sue cose sono sempre lì. Aspettano solo di essere usate da un altro. Non gli importa, basta che un altro le usi. Quando morì mia madre, la sua poltrona rimase immobile in salotto. Io penso che sia meglio voler bene alle persone" "A quali persone?" "A tutte quelle che è il caso"."Mica facile".
APOCALISSE IN PANTOFOLE
Franceschini Francesco
Nel 2011 è finito il mondo: mi sono uccisa. Il 23 luglio, alle 15.29, la mia morte è partita da Catania. L’epicentro il mio corpo secco disteso, i miei trecento grammi di cuore umano, i seni piccoli, gli occhi gonfi, l’encefalo tramortito, il polso destro poggiato sul bordo della vasca e l’altro immerso in un triste mojito di bagnoschiuma alla menta e sangue... Viola Di Grado racconta la storia di un suicidio, di ciò che lo precede e poi lo segue: la famiglia, l’amore, la solitudine, la voglia di vivere intensamente e, dopo la morte, la nostalgia, la frequentazione “fantasmatica” delle persone amate, una straordinaria invenzione della vita dopo la morte.
Cuore cavo
Di Grado Viola
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )