Giallo - thriller - noir

Il senso del dolore

De Giovanni Maurizio

Descrizione: Napoli, marzo 1931, mentre un inverno particolarmente rigido tiene la città stretta in una morsa di gelo, un assassinio scuote l'opinione pubblica per la ferocia con cui il crimine è perpetrato e per la notorietà del morto. Il grande tenore Arnaldo Vezzi viene trovato cadavere nel suo camerino al Teatro San Carlo prima della rappresentazione de "I Pagliacci", la gola squarciata da un frammento acuminato dello specchio andato in pezzi. Artista di fama mondiale, amico del Duce, uomo egoista e meschino: a ricostruire la personalità della vittima e a risolvere il caso è chiamato il commissario Luigi Alfredo Ricciardi, in forza alla Squadra Mobile della Regia Questura di Napoli. Investigatore anomalo, mal sopportato dai superiori per la sua insofferenza agli ordini e temuto dai sottoposti per il suo carattere chiuso ed enigmatico, Ricciardi coltiva nel suo animo tormentato un segreto inconfessabile: fin da bambino "vede i morti" - ma solo chi muore di morte violenta - , coglie la loro immagine nell'ultimo momento di vita e ascolta le ultime parole, "il Fatto" come lo chiama lui, lo aiuta nelle indagini. Affiancato dal brigadiere Maione, il commissario interroga il personale del San Carlo, incontra l'affascinante Livia e ascolta le considerazioni di Don Pierino; comprende che molti avrebbero avuto un buon movente per uccidere Vezzi. Interprete del disagio della città, attento alle esigenze dei più deboli, Ricciardi risolve brillantemente il caso seguendo il suo senso di giustizia.

Categoria: Giallo - thriller - noir

Editore: Fandango

Collana:

Anno: 2007

ISBN: 9788860440730

Recensito da Donatella Perullo

Le Vostre recensioni

È una cartolina della Napoli del 1931un acquerello rifinito da mani sapienti, a fare da sfondo alla vita del commissario Luigi Alfredo Ricciardi. Un uomo dedito animo e corpo al proprio lavoro, che pranza all’elegante bar Gambrinus con una sfogliatella e cena nella semplicità della sua casa, accudito dall’insostituibile Tata Rosa, quanto resta di tutta la sua famiglia. Ricciardi è giovane, appena trentenne, e bello, bruno, naso affilato, occhi verdi che incanterebbero chiunque. Eppure è solo. Isolato da un segreto che lo tormenta sin da bambino e che rappresenta la sua croce, ma anche il suo punto di forza: Luigi Alfredo Ricciardi vede i morti. Persone decedute permorte violenta che gli parlano ripetendo all’infinito l’ultimo pensiero che li ha tormentati nell’istante del trapasso. Uno straziante grido d’aiuto che solo lui può raccogliere e di cui si fa carico con coscienza e umanità.

E’ questa la premessa che apre la scena sul primo romanzo che vede protagonista il commissario Ricciardi.

Al teatro S. Carlo, durante la rappresentazione dellaCavalleria Rusticana, viene trovato il cadavere del tenore Arnaldo Vezzi. L’uomo giace nel suo camerino trafitto alla gola da un’acuminata scheggia di vetro. Stella primaria del firmamento lirico, amato dal regime fascista e prediletto dal Duce, Vezzi è stato sorpreso dal suo carnefice mentre si preparava per interpretare il ruolo di Canio ne i Pagliacci. Ora il suo spirito affranto accoglie il commissario Ricciardi con un canto addolorato, un solo verso, sempre lo stesso che guiderà il giovane poliziotto verso una verità dolorosa quanto amara.

E’ impossibile non affezionarsi al giovane Ricciardi, al suo animo dolorante e alla sua coscienza integra e incredibilmente umana. E’ facile abituarsi ai volti che lo circondano, al protettivo Maione, suo fedele sottoposto, alla tata Rosa e alla silenziosa e dolce Enrica. Quando la storia giunge al termine, si sente subito la strana sensazione di nostalgia per quella Napoli, per la realtà parallela nella quale ci ha accompagnati l’autore. Si freme sperando di poter tornare presto tra quelle persone, al fianco di Luigi Alfredo Ricciardi e ai suoi occhi verdi “trasparenti e disperati”.

Maurizio De Giovanni ha uno stile efficace, la sua è una prosa semplice e diretta eppure raffinata. Ci porta per mano attraverso la Napoli del ventennio e ci presenta personaggi di un’umanità straziante, veri quanto i sentimenti che trasmettono.

Maurizio De Giovanni, classe 1958, nasce a Napoli, dove vive e lavora. Nel 2005 vince il “Premio Nazionale Tiro Rapido” con il racconto “I vivi e i morti”, che vede come protagonista proprio un esordiente commissario Ricciardi. “Il senso del dolore” è il suo primo romanzo. Pubblicato dapprima dall’editrice Grauss con il titolo “Le lacrime del pagliaccio” viene poi ripreso e reintitolato da Fandango Libri nel 2006. E’ seguito da altri tre romanzi della fortunata serie dedicata alle stagioni del commissario Ricciardi, oggi pubblicati anche in Spagna, Francia e Germania. Gli altri titoli della serie sono “La condanna del sangue - La primavera del commissario Ricciardi” (2008), “Il posto di ognuno - L’estate del Commissario Ricciardi” (2009), “Il giorno dei morti -l’autunno del commissario Ricciardi” (2010) e “Per mano mia - Il Natale del commissario Ricciardi” (2011 questa volta con Einaudi).

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