Musica

Il suono della domenica

Fornaciari Zucchero

Descrizione: Zucchero racconta la sua vita alternando il ritmo arcaico della campagna a quello martellante del blues.

Categoria: Musica

Editore: Mondadori

Collana: Oscar bestsellers

Anno: 2021

ISBN: 9788804744979

Recensito da Redazione i-LIBRI

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Il suono della domenica di Zucchero Fornaciari

Figlio di un “voltaformaggio” e di una casalinga, il piccolo Adelmo Fornaciari cresce tra i campi, vicino a Reggio Emilia. Da lì partirà per inseguire le sue radici, cantando e suonando in tutto il mondo. Zucchero racconta la sua vita alternando il ritmo arcaico della campagna a quello martellante del blues. Un’epopea di terra, di carne, di sesso. Una vita autentica e sfrenata accompagnata da un sound dionisiaco, a volte diabolico, che si distende nel suono dolce della domenica.

Più di cinquanta milioni di dischi venduti. Ha creato canzoni cantate dal mondo intero, interpretandole con Miles Davis, Eric Clapton, Sting, Jeff Beck, Ray Charles, Luciano Pavarotti, Solomon Burke, B.B. King, Bono, i Queen, Macy Gray, Dolores O’Riordan. Figlio di un “voltaformaggio” e di una casalinga, il piccolo Adelmo Fornaciari cresce a Roncocesi, tra i campi, vicino a Reggio Emilia. Un mondo piccolo tra la cooperativa comunista e la parrocchia di don Tajadela, prete bello grosso, popolato di personaggi memorabili come la nonna Diamante, il nonno Cannella, lo zio Guerra, maoista che mangiava solo riso, la Vittorina, che si piega per gonfiare la ruota della bicicletta e gli mostra le mutande rivelandogli cosa c’è sotto e spalancandogli la porta dell’erotismo e delle fantasie sessuali. Siamo a metà degli anni Cinquanta, in quel gran pezzo dell’Emilia, terra di comunisti e di motori, di cucina grassa e di cantanti. Delmo aggiusta in officina il suo mosquito che non parte mai, dorme in una camera dove stanno appese sopra il suo letto meravigliose coppe, salami, ciccioli, prosciutti. Si sveglia alla mattina unto e profumato di grasso. E va in chiesa a suonare l’organo. In cambio serve messa. Un mondo antico fatto di fatiche, ma anche di un inesausto desiderio di felicità. Siamo alla vigilia del boom economico e Delmo vola sui seggiolini del calcinculo del luna park alla fiera di San Biagio. C’è il giradischi. Ascolta il beat emiliano dei Nomadi e dell’Equipe 84, ma anche “Let It Be” dei Beatles.

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L’autobiografia Il suono della domenica di Zucchero Fornaciari è balzata agli onori (!) della cronaca per questa notizia: Zucchero Fornaciari è stato condannato a pagare 37 mila euro per aver diffamato un ex amico per alcune espressioni contenute nella sua autobiografia.

Zucchero è stato condannato per diffamazione a causa di alcuni passaggi della sua autobiografia Il suono della domenica, pubblicato nel 2011 da Mondadori. Il cantautore ha descritto questo (ex) amico come poco di buono, donnaiolo e nullafacente, scatenando la reazione dell’interessato, che lo ha denunciato per diffamazione e ha vinto la causa,  come riporta il Corriere Fiorentino (“il tribunale civile di Massa ha condannato per diffamazione Zucchero Fornaciari obbligandolo a risarcire i danni: dovrà versare 37 mila euro”).

Nelle 500 pagine dell’opera, Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero, ripercorre una carriera lunghissima e piena di alti e bassi, e una vita che spesso ha coinciso con quella del personaggio. Tra aneddoti e storie il cantautore descrive un amico in un eccesso che lede la reputazione, come deciso dal giudice Domenico Provenzano che ritiene Zucchero responsabile d’aver “compromesso le relazioni sociali e familiari della parte offesa, i cui rapporti con la coniuge si sono significativamente deteriorati”. Inutile la difesa del cantante, secondo il quale quelle parole e quella descrizione erano fondamentali per la trama del libro, mentre il giudice le ha ritenute “espressioni offensive che diversamente da quanto sostenuto dal cantante non sono coerenti” con la trama.
Il libro era stato regalato al querelante a Natale dalla figlia, conscia dell’amicizia del padre con l’artista, ma il regalo aveva svelato il modo in cui l’uomo era stato descritto da Zucchero, provocando “sconforto e malessere”. Adesso il Tribunale ha chiarito che le parole erano riferite esattamente a lui e le ha considerate “obiettivamente denigratorie”, nonostante il tono ironico dello scritto…

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