
Uno, nessuno e centomila
Pirandello Luigi
Descrizione: Elena è una ragazza madre. Giulio, il suo primo amore, ha abbandonato lei e il piccolo Giovanni, detto Anni. Ha bisogno di un lavoro, dal momento che non può più lavorare nella pellicceria di Margoni, che pure è innamorato di lei e fa di tutto per aiutarla, procurandole un lavoro come attrice. Un giorno Elena incontra Pietro, ricco bello e sfrontato, che la corteggia insistentemente e lei, anche se sa di essere solo una delle tante conquiste, si lascia sedurre. Nel frattempo, rifiuta le avances del suo capo Tauscher e perde il lavoro. Scopre che Pietro sta per sposarsi con un'altra donna e si ritrova sola, senza lavoro e senza protezione inizia una carriera nel cabaret. Solo un colpo di fortuna la salva: il suo capo la aiuta, Margoni la riprende a lavorare in pellicceria e Pietro, di cui ormai è innamorata, torna per vivere con lei qualche mese d'amore, finché la loro storia non si scontra con le comodità di una vita troppo bella per potervi rinunciare, e Pietro scappa. Così, sconfitta e delusa, Elena torna a quello che conosce e che spera di riuscire ad amare: il lavoro, l'affezionato Margoni, la casa, il figlio. Tranquilla e rassegnata, vive anni sereni, finché un nuovo vecchio amore, il terzo amore appunto, non torna a risvegliare in lei il suo inesausto bisogno di avventura.
Categoria: Narrativa
Editore: La nave di Teseo
Collana: Oceani
Anno: 2019
ISBN: 9788893449304
L'inesorabile solitudine dell'uomo, della drammatica tensione fra divenire ed essere, fra vivere e vedersi vivere. La migliore edizione in commercio rivolta alla scuola, con cronologia e bibliografia essenziale.
Uno, nessuno e centomila
Pirandello Luigi
Aprire un cassetto, una scatolina rossa, una bella cassapanca coi piedi di leone, un'angoliera - tutti oggetti che stavano nella vecchia casa di famiglia - e trovarci dentro "un richiamo come all'indietro". Un richiamo a un passato ricevuto in eredità ma di cui il cinquantenne Ugo ha solo pochi ricordi: la casa di Guzzano, un tempo piena di vita ma già vuota dopo la sua nascita, già solamente casa di vacanze, e poi la zia Bruna, la zia Maria, la zia Fila, il nonno, lo zio Renato, lo zio Arrigo... Di fronte a questo vuoto, a questo buco impossibile da riempire ma che è ormai necessario attraversare, Ugo non può che inventarsi il proprio modo per creare "un piccolo centro d'ordine in mezzo alle forze del caos". E il modo che si inventa è raccontare. Allora ecco che dal passato sorgono frammenti, piccole avventure, le corse in macchina con il nonno, l'aia di notte, il favo dei calabroni nel sottotetto, l'amore alla falsa diga del Limentra, visi in penombra, frasi che ritornano, che non si è mai finito, sembra ieri, forza e coraggio. Ma soprattutto emozioni, piccole angosce, malinconie, un po' di sollievo. Sennonché chi racconta ha l'abitudine di evitare, di scantonare, di "slaterare", perciò alle emozioni sigillate dentro a quei cassetti antichi arriva piano e slaterando, appunto, parlando di chi ha conosciuto appena per arrivare infine alla perdita dei genitori: allo smantellamento degli affetti più cari.
Buchi
Cornia Ugo
"Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal', è l'incipit del romanzo più noto di Luigi Pirandello: Il fu Mattia Pascal (1904). In esso è contenuta la cellula generativa dell'intero libro. Quando lo scrisse, lo scrittore siciliano ne sapeva quanto chi, scorse queste prime righe, si predispone alla lettura. Scelti nome e cognome, cominciano le peripezie del personaggio, il quale presto si trova in una situazione simile a quella dell'autore: deve lui stesso dare vita a "un uomo inventato". Durante questa vera e propria avventura dei nomi, il libro assume la sua forma pienamente novecentesca, nella quale autobiografia e biografia immaginaria si confondono. Consanguineo di quelli che saranno i sei personaggi in cerca d'autore, Mattia Pascal sembra a tratti lanciare messaggi al lettore perché lo liberi dal vincolo cartaceo e dunque dalla sua muta solitudine.
Il fu Mattia Pascal
Pirandello Luigi
La biografia, la carriera, il mito di Humphrey Bogart attraverso la scrittura innamorata di un grande romanziere. Jonathan Coe cinefilo è ben noto ai suoi lettori. In ogni suo romanzo il cinema è ampiamente presente. Qui lo vediamo al suo meglio scandagliare la profondità di un volto, di un uomo, di un attore che ha lasciato un'eredità incalcolabile nell'arte e nell'immaginario.
Caro Bogart
Coe Jonathan
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