
La preda
Némirovsky Irène
Descrizione: Sulle tracce di La testa ben fatta e I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Edgar Morin auspica una riforma profonda dell’educazione, fondata sulla sua missione essenziale, che già Rousseau aveva individuato: insegnare a vivere. Si tratta di permettere a ciascuno di sviluppare al meglio la propria individualità e il legame con gli altri ma anche di prepararsi ad affrontare le molteplici incertezze e difficoltà del destino umano Questo nuovo libro non si limita a ricapitolare le idee dei precedenti ma sviluppa tutto ciò che significa insegnare a vivere nel nostro tempo, che è anche quello di Internet, e nella nostra civiltà planetaria, nella quale ci sentiamo così spesso disarmati e strumentalizzati.
Categoria: Saggi
Editore: Cortina Raffaello
Collana: Temi
Anno: 2015
ISBN: 9788860307460
«Un Julien Sorel all’epoca della crisi»: così venne presentato, alla sua comparsa nelle librerie francesi, il protagonista di questo romanzo. Come l’eroe di Stendhal, Jean-Luc Daguerne non ha che un desiderio: «afferrare il mondo a piene mani», diventare uno di quelli che gestiscono il potere e gli affari. Per riuscirci accetterà di essere umiliato, di mentire, di adulare, di fare il doppio gioco, e persino di tradire il suo unico vero amico. Fino al giorno in cui ritroverà dentro di sé, con stupore e sgomento, «quel desiderio di tenerezza, quel disperato bisogno di amore» che per anni ha dovuto negare e soffocare. Allora cercherà, con una sorta di furioso accanimento, di farsi amare dalla sola donna tra le cui braccia abbia sentito riemergere la propria fragilità di bambino, e si chiederà che senso abbia avuto quella lotta convulsa, rabbiosa, per sottrarsi a un destino di miseria, per intrufolarsi negli ambienti giusti, per avere in mano le carte vincenti. Alla fine, il patto faustiano si rivela una beffa: «Il successo, quando è lontano, ha la bellezza del sogno, ma non appena si trasferisce su un piano di realtà appare sordido e meschino».
La preda
Némirovsky Irène
Quando una donna viene lasciata, tanto più se di punto in bianco, le ambasce del cuore possono travolgerla e spingerla a entrare nel tortuoso tunnel delle supposizioni, delle attese spasmodiche - più o meno sensate - di un segnale, magari nella speranza che non sia proprio l'ultimo e che lui ritorni. Ma così non va. C'è una cosa che le donne dovrebbero imparare dagli uomini, e cioè l'arte di dimenticare. Nessuno ci insegna come si fa ad amare, a evitare di essere infelici, a dimenticare, a spezzare le lancette dell'orologio dell'amore. Come si fa a non tormentarci, a lottare contro la tirannia delle piccole cose, a neutralizzare il complotto dei ricordi e ignorare un telefono che resta muto. Esiste qualcuno che, mentre siamo lì a singhiozzare per un torto d'amore, ci dice che un giorno rideremo di quella stessa cosa che oggi ci fa piangere? Attraverso le confidenze di amiche e conoscenti, proverbi e una ricchissima raccolta di aforismi di personaggi famosi - poeti, scrittori, filosofi arabi e non - questo libro è una sapiente e gustosa raccolta di pillole di saggezza per prendere le distanze da una storia finita e creare i presupposti per una nuova. Una meditazione piena di stile e ironia su come sopravvivere all'amore e ai suoi danni.
L’ARTE DI DIMENTICARE
Mosteghanemi Ahlam
Giorgio Armani ripercorre con le sue stesse parole, la sua storia, il suo lavoro, i suoi pensieri.
Per amore
Armani Giorgio
Ciò che fa di Edgardo Franzosini uno scrittore diverso da qualsiasi altro è la sua capacità di raccontarci storie vere di personaggi che sembrano inventati, per quanto sono fuori del comune. Qui, ancora una volta, con quella visionarietà e quella levità che sono soltanto sue, percorre la breve, singolare esistenza dello scultore Rembrandt Bugatti (fratello del fondatore della casa automobilistica), divenuto celebre negli anni Dieci del Novecento per i suoi bronzi raffiguranti elefanti, pantere e leoni; un uomo che con gli animali visse in una sorta di struggente empatia, tanto da subire un vero trauma quando, allo scoppio della Grande Guerra, tutti quelli ospitati nello zoo di Anversa furono sterminati in via preventiva.
Questa vita tuttavia mi pesa molto
Franzosini Edgardo
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