
Come si ascolta il jazz
Ratliff Ben
Descrizione: Per spalancare il panorama di meraviglie che l'universo naturale contiene non occorrono grandi spedizioni, possono bastare un parco cittadino, un balcone, persino una fessura nel pavimento di casa. Tenendo gli occhi e la mente bene aperti impareremo a decifrare le voci delle rondini e le abitudini dei merli, ad amare alcuni insetti e a combatterne altri, a seguire il ritmo con cui di stagione in stagione si vestono e si svestono gli alberi, dal flessuoso salice al burbero castagno. Seguire i voli delle rondini o le fioriture delle veroniche. Scoprire che il rospo si «innamora» per primo e che il picchio sa vedere nel futuro. Ricordare che della pervinca scriveva Giovanni Pascoli, dell'usignolo John Keats, e dell'upupa il poeta persiano Farid ad-din Attar. Per spalancare il panorama di meraviglie che l'universo naturale contiene non occorrono grandi spedizioni, possono bastare un parco cittadino, un balcone, persino una fessura nel pavimento di casa. Tenendo gli occhi e la mente bene aperti impareremo a decifrare le voci delle rondini e le abitudini dei merli, ad amare alcuni insetti e a combatterne altri, a seguire il ritmo con cui di stagione in stagione si vestono e si svestono gli alberi, dal flessuoso salice al burbero castagno. «Da quando ho memoria di me, le scienze naturali sono sempre state la mia unica vera passione» ricorda Susanna Tamaro. Una passione mai sopita e che in un tempo di lutti e difficoltà come l'attuale si impone come una necessità, quella di tornare a meravigliarsi, a provare gratitudine per la ricchezza e lo splendore dell'esistente. Il suo «taccuino di appunti» prende vita lungo i mesi grazie a un'osservazione quotidiana colta e intima, che si incanta per il volo delle coccinelle e dialoga con i grandi autori del passato, da Plinio il Vecchio a Charles Darwin. Ritroviamo così una dimensione domestica e sorprendente della natura che appartiene a tutti noi e che abbiamo il diritto di conoscere di più e meglio: perché la conoscenza è la prima e più necessaria forma dell'amore.
Categoria: Saggi
Editore: Solferino
Collana:
Anno: 2021
ISBN: 9788828207450
Non esiste modo migliore per capire un musicista che quello di farlo parlare nel suo stesso linguaggio: la musica. È con questo presupposto che Ben Radiff, erede della più autorevole critica jazz statunitense, ha incontrato quindici fra i maggiori jazzisti contemporanei e li ha invitati a conversare di musica liberamente e disinteressatamente, fuori dalle logiche della promozione discografica o da quelle della confessione biografica. Il risultato è questo libro unico nel suo genere, destinato a rinnovare radicalmente la metodologia del giornalismo musicale. Chiedendo a ciascun artista di scegliere uno o più brani da ascoltare e commentare insieme a lui, Radiff accompagna i suoi interlocutori in un affascinante viaggio nella musica che è allo stesso tempo esame delle tecniche esecutive, espressione dei sentimenti suscitati dall'ascolto, riconoscimento delle paternità e dei debiti artistici. Che sia Pat Metheny a commentare la tromba di Miles Davis, Sonny Rollins a spiegare il genio di Charlie Parker, o Joshua Redman a confrontarsi con il mostro sacro Coltrane, i musicisti che prendono la parola in questo libro non smettono di ricordarci a ogni pagina che la magia del jazz è sempre lì, a un tiro di stereo dalle nostre orecchie, se soltanto siamo disposti a lasciarcene catturare.
Come si ascolta il jazz
Ratliff Ben
Le voci di Nike
Silvia M. Damiani
"Alessandria finalmente! Alessandria goccia di rugiada. Esplosione di nubi bianche. Sei come un fiore in boccio bagnato da raggi irrorati dall'acqua del cielo. Cuore di ricordi impregnati di miele e di lacrime." Inizia così la storia del Miramar, la pensione di un'eleganza un po' decaduta che conserva le tracce di un passato grandioso sotto le macchie d'umidità. Ma la vera protagonista è Alessandria, che offre un ritratto complesso e profondo dell'Egitto, della sua anima contraddittoria e problematica, con un senso di nostalgia che sa tuttavia mescolarsi al sorriso. Al Miramar i clienti sfilano davanti al lettore, incarnando le diverse anime della società egiziana. In un continuo altalenare tra passato e presente, di voce narrante in voce narrante, sfilano le storie dei diversi ospiti: Amer Wagdi, vecchio giornalista in pensione che ha militato nel partito nazionalista liberale e ora fa ritorno dopo vent'anni al Miramar per stabilirvisi e non ripartire più, l'anziano esponente dell'aristocrazia Tolba Marzuq, il giovane conquistatore Sarhan al-Buheyri, il proprietario terriero Hosni Allam, l'annunciatore di Radio Alessandria Mansur Bahi, oltre alla padrona della pensione, madame Marianna, e alla sua domestica, Zahra, una bella giovane contadina le cui relazioni con gli altri rispecchiano simbolicamente le principali realtà politiche e sociali del paese.
Miramar
Mahfuz Nagib
NIENT’ALTRO CHE AMARE
Di Cesare Amneris
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