Giallo - thriller - noir

IO SONO LO STRANIERO

Pasini Giuliano

Descrizione: Dopo il terribile inverno di Case Rosse, il commissario Roberto Serra ha lasciato l'Appennino emiliano per Termine, nel profondo Nord Est, sulle colline del Prosecco: quattro case, tre strade, una chiesa, un cimitero, e intorno solo vigneti, a perdita d'occhio. Lì, di sera, Roberto sfoga in incognito la sua passione per la cucina e per i vini nel piccolo ristorante ricavato nel chiostro di un antico monastero. Di giorno, invece, lavora nella questura della scintillante e perbenista Treviso. Una vita che scorre lenta, tra le sempre più rade visite della sua Alice e le sempre più frequenti chiacchierate con Susana, una bella sudamericana andata come lui a voltare pagina in quell'angolo di mondo. Sino a quando, un giorno d'inverno, il commissario non incontra Francesca, una ragazza eccentrica e disperata che cerca di convincerlo a occuparsi del caso di una giovane sparita nel nulla. Per quanto Roberto punti i piedi in nome della serenità ritrovata tra i vigneti di Termine - anche grazie ai farmaci che assume per non sprofondare nelle visioni angosciose che lo tormentano - davanti a lui si delinea una scia di scomparse misteriose: tutte donne, tutte giovanissime, tutte straniere. Invisibili per la procura, per la polizia, per la gente. Roberto non può più scappare. è costretto ad affrontare un'indagine che lo porterà a scrutare le acque nere dei laghi nascosti tra i vigneti, a scoprire che un passato irrisolto può allungare le sue dita fatali fino al nostro presente, a sondare gli abissi più oscuri della mente umana. Dormienza, pianto, allegagione, invaiatura... le fasi della vita delle vigne scandiscono la nuova indagine del commissario Serra, i cui occhi hanno la luce speciale di chi si sente, in ogni luogo, straniero - e proprio per questo vicino alla sofferenza delle vittime, alla disumanità dei carnefici. Con scrittura mobile, asciutta, a tratti intensamente poetica, Giuliano Pasini dà vita a un romanzo sull'amore e sull'odio, sul dolore e sulla redenzione. Un thriller -spumante, torbido e profumato- come un calice di Prosecco sur lie.

Categoria: Giallo - thriller - noir

Editore: Mondadori

Collana: Omnibus

Anno: 2013

ISBN: 9788804624684

Trama

Le Vostre recensioni

Roberto Serra ha lasciato Case Rosse, il paesino dell’Appennino emiliano dove dirigeva il più piccolo commissariato italiano. È fuggito, da se stesso, dai fantasmi del passato e dalla danza, quel dono che vive come una maledizione insostenibile. Nasconde le cicatrici del volto dietro una folta barba e le ferite dell’animo con la monotonia di un’esistenza ogni giorno uguale. Ora la sua vita è tranquilla. Lavora all’ufficio immigrazione della questura di Trieste, orari regolari, nessun caso scioccante a stravolgere la sua quotidianità.

Roberto ha nuovi amici e una nuova casa. Abita a pochi chilometri da Treviso. A Termine,  un paesino  così piccolo da poter essere definito “un incrocio in mezzo ai vigneti“. Ha affittato un piccolo appartamento sopra l’unico ristorante; di giorno smuove scartoffie in questura, la sera scatena il suo estro culinario dando una mano in cucina al suo amico chef, Alvise. Ora è sereno, vuole esserlo, e ci riesce fino a quando nella sua vita non piomba una strana ragazzina ossuta, dalla chioma fucsia. È Francesca. La scorbutica, spigolosa e testarda Francesca. Lei cerca aiuto, è disperata e ha bisogno di Roberto Serra e della sua caparbietà. Glielo dice, lo urla. La sua ragazza Elèna, la donna della sua vita, è sparita. È stata rapita da oltre un mese e polizia e carabinieri non si sono dedicati al caso con la dovuta attenzione. Nessuno crede che si tratti davvero di un rapimento, Elèna è un’immigrata irregolare, potrebbe essere tornata nel suo paese o aver semplicemente deciso di sparire dalla vita di Francesca senza lasciare traccia. Lo sostiene anche Roberto, ma poi è costretto a cambiare idea.

È la vita che ritorna, imperante, prepotente. Trascina Serra fuori dall’isola felice nella quale si era rifugiato e lo scaraventa dinanzi alla tragica realtà, un orrore così raccapricciante da superare ogni immaginazione.

Elèna non è l’unica a essere stata rapita, non è la sola vittima del maniaco seriale che semina il terrore nel trevigiano. Lo scenario che si apre davanti all’incredulo poliziotto non è uno di quelli dinanzi ai quali si può fingere di non aver visto e lui si ritrova coinvolto anima e corpo nell’indagine che sgretolerà ogni parvenza si serenità dietro la quale era riuscito a schermarsi.

Giuliano Pasini torna e lo fa in grande stile. Io sono lo straniero è il suo secondo romanzo ed è la piena conferma del talento di un autore che, ne sono certa, ci riserverà molte altre piacevoli sorprese.

Il suo stile è veloce, asciutto, incalzante e cattura il lettore fino a mozzargli il fiato. La storia che ci racconta è cruda, a tratti angosciante, ma al contempo umana e toccante. I personaggi sono ben delineati e ad alcuni ci si affeziona come fossero reali.

Io sono lo straniero è stato preceduto da Venti corpi nella neve, pubblicato nel 2012 da Fanucci nella collana Time Crime (in questi giorni riproposto dalla medesima nella neonata collana Nero italiano) e primo thriller a vedere come protagonista Roberto Serra.

Successo editoriale e vincitore del Premio Massarossa, Venti corpi nella neve sarà presto pubblicato anche in Germania. Quando lo recensii, chiusi il mio articolo augurandomi che Serra tornasse presto a indagare. Dopo la lettura di Io sono lo straniero, non posso che rinnovare la medesima speranza.

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