
I racconti dell’Alhambra
Washington Irving
Descrizione: In una fortezza ai limiti del deserto una guarnigione aspetta l'arrivo dei Tartari invasori. Ma sarà una lunghissima, vana, logorante attesa.
Categoria: Classici
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Classici
Anno: 2001
ISBN: 9788804492955
Recensito da Sandro Salerno
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Nel 1929 Washington Irving soggiornò a Granada all’interno dell’Alhambra, il massimo monumento dell’arte moresca in Spagna, “uno dei luoghi più belli, romantici, deliziosi del mondo”, come scrisse a un amico. Per lo scrittore americano, molto noto anche in Europa, il soggiorno all’Alhambra rappresentò un porto tranquillo, un luogo incantato e incantevole dove potersi dedicare alla scrittura e anche una fonte di argomenti che appassionavano l’immaginazione dei lettori dell’epoca, dominata dalla passione per il Romanticismo europeo e per le storie esotiche e orientaleggianti. Dal periodo trascorso all’Alhambra nacque così la raccolta di bozzetti, storie e leggende, The Alhambra, un libro che ebbe un grandissimo successo e che fu tradotto in molte lingue, rinnovando così la notorietà dello scrittore alla vigilia del suo ritorno negli Stati Uniti dopo il lungo soggiorno europeo.
I racconti dell’Alhambra
Washington Irving
Sebastian von Eschbung è cresciuto schiacciato da un dolore terribile e inspiegabile, con il quale fatica a venire a patti: il suicidio del padre quando lui era solo un bambino. Ora, da adulto, cerca di esorcizzare i fantasmi del passato attraverso l'arte. Con le fotografie che scatta e le installazioni video, tenta di dimostrare che la realtà e la verità sono due cose diverse, cerca di spiegare che cosa sono la bellezza, il sesso, la solitudine infinita dell'essere umano. Ma poi accade qualcosa di terribile, la scomparsa di una ragazza, che Sebastian conosce, dietro la quale si sospetta l'omicidio. Manca il corpo, ma Sebastian viene accusato di averla uccisa. La sua difesa viene assunta da un anziano avvocato, che aiutando il giovane artista cerca di aiutare anche se stesso...
Tabù
Schirach von Ferdinand
All'era dei pirati della finanza e dell'industria, degli imperi economici costruiti sui campi di battaglia è succeduto lo scenario desolante degli anni Trenta: la borsa in caduta libera, la crisi, la disoccupazione, e "tutti quegli scandali ignobili, quei processi, quei tracolli privi di grandezza"... Come molti della sua generazione, Christophe Bohun non ha né ambizioni, né speranze, né desideri, né nostalgie. È un modesto impiegato nell'azienda che suo padre, il Bohun dell'acciaio, il Bohun del petrolio, è stato costretto, dopo un clamoroso fallimento, ad abbandonare nelle mani del socio. Si lascia svogliatamente amare da una moglie di irritante perfezione e da una cugina da sempre innamorata di lui. "È la pedina" annota la Némirovsky sulla minuta del romanzo "che viene manovrata sulla scacchiera, che per due o tremila franchi al mese sacrifica il suo tempo, la sua salute, la sua anima, la sua vita". Alla morte del padre, però, Christophe trova in un cassetto, bene in evidenza, una busta sigillata: dentro, un elenco di parlamentari, giornalisti, banchieri a cui, nel tentativo di evitare il crac, il vecchio Bohun aveva elargito somme ingenti affinché spingessero il governo ad accelerare i preparativi bellici. Riuscirà questo bruciante retaggio, questa potenziale arma di ricatto, e di riscatto, a scuotere Christophe dal suo "cupo torpore"? Difficile trovare un romanzo così puntualmente applicabile a temi e fatti di ottant'anni dopo.
Una pedina sulla scacchiera
Némirovsky Irène
Una crisi coniugale o familiare costringe tre donne a mettere in discussione la propria vita e il proprio ruolo di madri e di mogli: e da questa confessione a piú voci nasce una riflessione lucida e disincantata sull'universo femminile.
UNA DONNA SPEZZATA
De Beauvoir Simone
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