
Intervista a Daniele Isola
Descrizione: "Nel mondo come era quando avevo otto anni tutti morivano, chi prima e chi dopo. Adesso nessuno è sicuro neanche di questo". Un medico si confronta con strani fenomeni mentre sua moglie sogna una voce. Un uomo anziano racconta il mondo com'era, ma soprattutto come è diventato: la stasi, l'immobilità, un evento che ha bloccato e sospeso ogni cosa, anche la separazione tra vita e morte. Per strada si aggirano persone in cerca di carne. Non sono aggressivi, pericolosi, vanno avanti per inerzia e si mettono in fila per il cibo. Ognuno ha un parente passato dall'altra parte. Nessuno sa se sono contagiosi. Nel dubbio, bisogna evitare di toccarli. E mentre i sani si organizzano, l'uomo ricorda, la storia si ripiega su se stessa, alla ricerca dell'inizio o verso nuove direzioni da seguire. Un romanzo narrativamente perfetto, enigmatico, affascinante. «"La carne" ha emozionato, commosso e meravigliato, con la sua enorme bellezza, un essere umano; e questo è, in fondo, tutto quello che voglio dire» (Paolo Zardi)
Categoria: Narrativa
Editore: Neo Edizioni
Collana: Iena
Anno: 2020
ISBN: 9788896176788
Recensito da Tommaso De Beni
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Intervista a Daniele Isola
Presentazione del nuovo numero di Adès
«Un libro dolente e luminoso» - Michele Serra "Per molti versi, avrei preferito non dover pubblicare questo libro, che non esisterebbe se una delle mie scrittrici preferite - non posso nemmeno incominciare a spiegare l'importanza che ha avuto nella mia vita, professionale ma soprattutto personale, il suo 'Orto di un perdigiorno' - non si trovasse in condizioni di salute che non lasciano campo alla speranza. Eppure. 'L'orto di un perdigiorno' si chiudeva con una frase che mi è sempre sembrata un modello di vita, un obiettivo da raggiungere: "Ho la dispensa piena". Oggi questa dispensa, forse proprio grazie alla sua malattia, Pia ha trovato modo di aprircela, anzi di spalancarcela. E la scopriamo davvero piena di bellezza, di serenità, di quelle che James Herriot ha chiamato cose sagge e meravigliose, di un'altra speranza. È davvero un dono meraviglioso quello che in primo luogo Pia Pera ha fatto a se stessa e che poi, per nostra fortuna, dopo lunga riflessione ha deciso di condividere con i suoi lettori. Non posso aggiungere molto, se non raccomandare con tutto il mio cuore la lettura di un libro che, come pochi altri, ci aiuta a comprendere la straordinaria avventura di stare al mondo." (Luigi Spagnol)
Al giardino ancora non l’ho detto
Pera Pia
2 novembre 1965: sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia, il corpo massacrato di Pier Paolo Pasolini viene trovato da una donna alle sei e trenta del mattino. Un omicidio, come si sa, che la giustizia ha attribuito a un “ragazzo di vita”, Pino Pelosi detto “la Rana”, ma intorno al quale ruotano ancora dubbi e teorie complottistiche. Ma come si arriva a quella morte? Cos’è successo a Pasolini nelle ultime ore di vita? A questa domanda Lucarelli cerca di rispondere con testimonianze inedite e indagini personali, ma anche attraverso ricordi privati e riflessioni, incontri, storie, frammenti di un mosaico in cui alla fine troveremo rappresentati noi italiani e cosa siamo diventati dopo quella tragica notte.
PPP Pasolini, un segreto italiano
Lucarelli Carlo
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