Racconti

La casa di Asterione

Borges Luis Jorge

Descrizione:

Categoria: Racconti

Editore: Feltrinelli

Collana: Universale economica Feltrinelli

Anno: 2010

ISBN: 978-88-07-80334-5

Recensito da Valeria Martino

Le Vostre recensioni

La casa di Asterione, tratto da “L’aleph” di J.L. Borges

Per comprendere il racconto di Borges bisogna conoscere il mito di Asterione, più noto con il nome di Minotauro. Secondo la tradizione più diffusa, Minosse, figlio di Zeus ed Europa, si fece re di Creta a danno dei fratelli Radamanto e Sarpedonte, e a legittimazione del suo diritto al trono chiese a Poseidone di far emergere dal mare un toro, promettendo di sacrificarlo. Avendo poi tenuto per sé il bellissimo animale, si attirò la vendetta del dio: questi ispirò alla sposa di Minosse, Pasifae, un’irresistibile passione per il toro, al quale ella si unì introducendosi in una vacca lignea costruitale da Dedalo. Dall’unione nacque Asterione, mostro dal corpo umano e dalla testa taurina, che il re rinchiuse nel labirinto costruito dallo stesso Dedalo. Il mostro (che nella denominazione di Minotauro unisce il nome di Minosse al vocabolo latino per toro, taurus) veniva nutrito ogni anno (secondo altre versioni, ogni tre o nove anni) con nove fanciulli e nove fanciulle (o sette) che la città di Atene doveva fornire in sacrificio. Ma l’eroe Teseo, con l’aiuto di Arianna, figlia di Minosse, uccide il mostro e libera Atene da quell’orribile tributo.

In questo misterioso racconto di Borges, solo le ultime parole rivelano la vera identità del protagonista, fino a questo momento pressoché irriconoscibile. In questa rielaborazione del mito, infatti, il ruolo del Minotauro è capovolto rispetto alla versione originale. Nel mito classico, esso è un mostro orribile e violento che si sazia soltanto di carne umana; qui egli vive solitario, aggirandosi nel labirinto-prigione, condannato alla solitudine dalla sua diversità: nessuna creatura lo accetta né lui dimostra un vero interesse verso gli esseri umani. L’unico modo per uscire dal suo isolamento è l’invenzione di un doppio, un altro Asterione con cui dialogare e rispecchiarsi, ma che non può liberarlo dalla sua condizione. In questo senso, egli attende la morte come una liberazione, che gli sarà infine offerta da Teseo, qui nell’ambiguo ruolo di carnefice-salvatore.

Asterione non è un mostro. Egli è “monstrum”, prodigio, miracolo; ognuno è “monstrum” per il fatto stesso d’esser “singolo”, e ogni sforzo per comunicare fra “mostri” è inutile.

Asterione diventa così il simbolo della condizione umana, destinata all’incomunicabilità e alla solitudine. Tutta la produzione letteraria di Borges è densa di simboli. Il labirinto è uno dei più ricorrenti: esso rappresenta l’impossibilità da parte dell’uomo di trovare una verità assoluta, un senso definitivo della propria esistenza. La vita è così l’interminabile ricerca di una via d’uscita da un labirinto che l’uomo stesso crea nel momento stesso in cui cerca di fuggirne.

Il vero non è verità. Se vi è un senso, non è percorribile attraverso le strade tradizionali della razionalità, che abbagliano come gli specchi di un labirinto.

In questo racconto, di poco più di tre pagine, il grido d’angoscia di Borges, (che appare sempre così pacato e quasi distaccato, mentre al contrario è dilaniato incessantemente da questi interrogativi senza risposta) raggiunge l’acme della disperazione.
Forse solo con la morte, che riunifica il singolo all’Universo, conosceremo tutto: Asterione “libera” dalla vita le vittime, le sottrae all’orrore dell’eterno vagare nella “casa” (Universo o Labirinto che sia). Lui che ha accettato rassegnatamente la sua solitudine e attende l’avverarsi della profezia che lo libererà (il bronzo di Teseo d’un tratto diventa il “Salvatore” e la profezia si avvera).
Asterione ha una funzione catartica: non per una sua scelta, ma quasi ad espiare le nostre colpe: «Ogni nove anni entrano nella casa nove uomini, perché io li liberi da ogni male».

Un realismo magico che, attraverso la lettura, ci fa vivere in un universo parallelo.

Assolutamente da leggere.

...

Leggi tutto

LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )

Aggiungi un tuo commento

Scrivi la tua recensione

Devi effettuare il login per aggiungere un commento oppure registrati

Jorge

Luis

Borges

Libri dallo stesso autore

Intervista a Borges Luis Jorge

Questo volume raccoglie gli scritti firmati personalmente da Carla Lonzi e quelli firmati collettivamente dal gruppo Rivolta Femminile che, dalla primavera del 1970 ai primi mesi del 1972, segnarono una rottura teorica con "il monologo della civiltà patriarcale". Prefazione di Maria Luisa Boccia.

Sputiamo su Hegel

Lonzi Carla

Elena, giovane studentessa, abita sull'isola di Ortigia insieme al padre, ex militante del Partito comunista, e alla ma-dre, che vive chiusa in camera da diversi anni, circondata da libri che impila secondo un ordine chiaro solo nella sua testa. Quando all'improvviso la donna va via di casa, Elena cerca di elaborare la sua assenza dando inizio a un viaggio ri-tuale attraverso i luoghi dell'Isola, quasi fosse una dispersione delle ceneri. Parallelamente, nel tentativo di fare luce su un evento traumatico della sua infanzia, di cui porta addosso i segni indelebili, la ragazza capirà che i ricordi molto spesso non sono altro che l'invenzione del passato.

Le isole di Norman

Galletta Veronica

Un anno volge al termine e uno nuovo sta per cominciare, carico di speranze, buoni propositi e qualche rimpianto. Mentre cerca un po' di pace nella bellissima Villa Sans-souci a Paraggi, che ha ricevuto in eredità dalla nonna materna, Maria Sole ripensa al grande inganno che ha determinato la fine del suo matrimonio poche settimane prima. Si chiede come abbia fatto a non accorgersi che suo marito non era quello che sembrava, pur conoscendolo sin dall'infanzia, e come i genitori di entrambi, che sospettavano da sempre, abbiano potuto tacere. Ripercorrendo i ricordi racchiusi nelle stanze della villa, la giovane donna si rende conto che la sua famiglia è sempre vissuta di segreti, per non sporcare l'immagine della propria rispettabilità. Ma ora Maria Sole vuole scrollarsi di dosso tante ipocrisie e riprendere in mano la vita, anche per amore del suo bambino. Per fortuna, ha accanto le sue tre amiche soccorrevoli: Carlotta, Andreina e Gloria, pronte a sostenersi vicendevolmente nei momenti di difficoltà. Ognuna delle quattro «amiche del giovedì» - così le chiama la proprietaria del ristorante dove s'incontrano una volta a settimana - si affaccia al nuovo anno con una sfida da affrontare: chi un ritorno di fiamma, chi una gravidanza inattesa, chi una scelta d'amore che sconvolge ogni certezza. Di fronte a quelle svolte, la loro forza sarà il legame che le unisce come sorelle. Come una famiglia sincera. Le protagoniste di "Festa di famiglia" tornano in questo romanzo. Una storia di nuovi inizi e di affetti da custodire come tesori preziosi.

Segreti e ipocrisie

Casati Modignani Sveva

In un mondo dominato dal Nuovo Ordine, il regime autoritario che ha abrogato le leggi democratiche e proibito qualsiasi forma di libertà, due ragazzi lottano per la propria sopravvivenza e per la salvezza dell'umanità intera... Hanno combattuto con coraggio, ma hanno fallito. E adesso Whit e Wisty Allgood sono costretti ad assistere impotenti all'esecuzione dei loro genitori. Ed è solo l'inizio. Nel giro di pochissimi giorni, le guardie nel Nuovo Ordine fanno irruzione nel quartier generale della Resistenza, portando via tutti coloro che avevano aiutato i fratelli Allgood. Potendo contare solo sulle proprie forze, Whit e Wisty decidono allora di tentare il tutto per tutto, sferrando un attacco direttamente contro l'Unico tra gli Unici. E ben presto si rendono conto con orrore che ogni incantesimo lanciato su di lui non ha nessun effetto, se non quello di renderlo ancora più forte...

Witch & Wizard – Il fuoco

Patterson James