
KITCHEN
Yoshimoto Banana
Categoria: Classici
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
Anno: 2001
ISBN: 9788845248368
KITCHEN
Yoshimoto Banana
Un inno alla vita, tra fiction e realtà. Il romanzo più disperato e divertito di Franz Krauspenhaar, pericolosamente in bilico tra il coronarico e l’esoterico. Franco Scelsit, cinquantenne, vizioso e appassionato di bolidi anni ’60 – che compra e distrugge in furiose scorribande notturne – è convinto di essere uno scrittore dal talento incompreso. Il riconoscimento economico arriva quando, sotto pseudonimo, crea il personaggio di Stan Dolero e comincia a pubblicare thriller di bassa lega che affollano gli autogrill dell’intera Penisola. Potrebbe finalmente scappare da Milano, da una madre apprensiva e dal fratello saggio e alienato con cui vive, ma un infarto arriva a stravolgere ogni piano. Da un ospedale di periferia, Franco si trova a dover ripensare la propria vita. A fargli da spalla, un agguerrito gruppo di infartuati di diversa età ed estrazione sociale con cui instaura un rapporto di cameratismo ed accettazione della transitorietà umana. “Se la noia di vivere avesse un prezzo sarebbe quello di una mutanda di Bulgari. Bulgari non tratta mutande? Beh, per ora.”
Grandi momenti
Frank Krauspenhaar
William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarantanni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante. Come riesce l'autore in questo miracolo letterario? A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto certo di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. È il caso che abbiamo davanti. (Dalla postfazione di Peter Cameron)
Stoner
Williams John
L'8 febbraio del 1989 un aereo partito da Bergamo, con 144 persone a bordo, si schianta su una montagna delle isole Azzorre. Una bambina di sei anni perde il padre nel disastro. Venticinque anni dopo la stessa bambina decide di partire per l'arcipelago portoghese. "Azzorre "è il viaggio di quella bambina ormai donna. Un viaggio fatto di persone e luoghi, di testimonianze, ricordi, reticenze, incontri fortuiti e voluti; un viaggio privo di compatimenti, intrapreso nella speranza che possa esistere una verità di altra sostanza, a suo modo liberatoria.
Azzorre
Giampaoli Cecilia
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