
La casa delle belle addormentate
Kawabata Yasunari
Descrizione: Freschezza, leggerezza, umorismo, fantasia, sono i tratti dello stile di questo romanzo che ne hanno decretato il sorprendente successo nelle librerie francesi. La storia è semplice: una donna perde il marito in circostanze tragiche, la sua vita sembra finita e invece incontra casualmente un altro uomo e nasce una sorprendente e bellissima storia d'amore. La qualità straordinaria di questo libro è che l'autore riesce magicamente a trasformare il dolore e la volgarità in poesia e sorriso. Quando Nathalie torna in ufficio dopo la morte del marito, oppressa dal corteggiamento pesante e volgare del capoufficio e dalla grigia routine di un lavoro senza fantasia, incontra il “principe azzurro” lì dove meno se lo sarebbe immaginato, nella persona di un impiegato svedese all'apparenza insignificante, uno che in ufficio tutti considerano una nullità. Invece quest'uomo sorprendentemente si rivela un essere delicato, divertente, con una storia commovente alle spalle. La delicatezza è l'unica cosa di cui ha davvero bisogno Nathalie in quella difficile fase della sua esistenza. Tra i due nasce un rapporto timido, all'inizio appena accennato, che “delicatamente” si fa strada tra le esitazioni dell'uomo, le remore della donna e lo stupore rabbioso dei colleghi, fino al coronamento finale di un amore scevro di ogni sua componente triviale. “La delicatezza” è un racconto pieno di ironia, composto con una scrittura moderna e veloce e intervallato da intermezzi fantasiosi e divertenti che dettano un ritmo senza spezzare il pathos della trama. È il racconto di una storia d'amore sublime che vola al disopra delle bassezze umane. Dolcissimo.
Categoria: Narrativa
Editore: Edizioni e/o
Collana: Dal Mondo
Anno: 2010
ISBN: 9788876419249
Un raffinato racconto erotico centrato sulle visite del vecchio Eguchi a un inconsueto postribolo in cui gli ospiti possono passare la notte con giovanissime donne addormentate da un narcotico. Un viaggio tra i più misteriosi recessi della psiche.
La casa delle belle addormentate
Kawabata Yasunari
Davide ha nove anni e proprio non ne vuole sapere di andare a comprare le cose per la scuola : la mamma insiste e quel banale tragitto tra la casa e il negozio si rivelerà fatale. In coma,tra il sonno e la veglia in cui è costretto, Davide sente e “vede” le persone, distraendosi con le storie degli altri: storie di ospedale, di infermiere e lotte fra medici, come quel “dottore antipatico” che tenterà l’impossibile per salvarlo. Un rapporto speciale fatto di empatia e sensazioni che superano l’apparenza si formerà fra il medico e il ragazzino. Eppure il primo è un uomo schivo, scorbutico, un dio nel proprio lavoro ma incapace di gestire i rapporti umani; l’altro è immobile sul un letto, in condizioni disperate.
MANI CALDE
Zucca Giovanna
Il nostro tempo sembra aver dissolto ogni confine, compresi quelli stabiliti dai tabú. Non esiste piú un limite che non sia possibile valicare. La trasgressione è divenuta un obbligo che non implica alcun sentimento di violazione. La disinibizione diffusa ha preso il posto della reverenza passiva e sacrificale di fronte alle nostre vecchie credenze. Ma i tabú devono semplicemente essere smantellati dalla nuova ragione libertina che caratterizza il nostro tempo oppure conviene provare a ripensarli criticamente senza nutrire alcuna nostalgia per il passato? Ci sono parole chiave come preghiera, lavoro, desiderio, colpa, eutanasia, famiglia, che sono state in modi diversi associate ai tabú e che esigono oggi di essere riattraversate criticamente. Vi sono anche figure mitologiche, storiche o letterarie che sono divenute crocevia essenziali della nostra storia individuale e collettiva e che ci spingono a incontrare in modo nuovo lo spigolo duro del tabú: Ulisse, Antigone, Edipo, Medea, Amleto, Isacco, Don Giovanni, Caino. Dal riferimento a grandi autori dell'Occidente - da Platone a Hegel, da Dostoevskij a Sartre, da Freud a Lacan, da Marx a Calvino, da Molière a Beckett - cosí come nelle miserie della nostra vita quotidiana, Recalcati rintraccia la sparizione del tabú e l'apparizione delle sue nuove maschere.
I tabù del mondo
Recalcati Massimo
Siamo a Denver, è il 7 aprile 2052 quando ad Oscar Mianich, 70 enne burbero e abitudinario, viene diagnosticata una rara malattia che lo porterà, in poco tempo, a perdere la vista. Cosa lega il suo destino a quello di Anthony Peng, ricco e potente imprenditore? Probabilmente ciò che accomuna da sempre tutti gli umani sulla terra: la paura di andarsene senza aver lasciato un segno tangibile di sé. Nell'era in cui la rivoluzione digitale ha ormai cambiato radicalmente la quotidianità del genere umano, Anthony Peng brevetta un server in grado di custodire tutto ciò che vi confluisce dalla memoria di pc, tablet, smartphone di miliardi di utenti, un vero e proprio database grande milioni di gigabyte. In questo sterminato spazio dorme la nostra memoria e i nostri ricordi, l'esubero di informazioni che non riusciamo più a contenere nell'angusto spazio di un cellulare. Quanti scatti fotografici conta ogni giorno la camera del nostro smartphone? Quante di quelle cose che abbiamo filmato e memorizzato ci interessano davvero?
Chiama tua madre
Barale Fabrizio
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