
Filippo De Pisis, o il poeta della vita
De Pisis Filippo
Descrizione: La guarigione, attraverso l'iniziazione sessuale, di un adolescente che non riesce a trovare un equilibrio tra sé e la realtà circostante.
Categoria: Classici
Editore: Bompiani
Collana: I libri di Alberto Moravia
Anno: 2003
ISBN: 9788845255021
170 pp. Prima edizione. Libro raro e introvabile
Filippo De Pisis, o il poeta della vita
De Pisis Filippo
malgama di slanci e ritrosie, il dubbio è il vero e imponderabile (abarico) motore di quella ricerca che rende possibili i nostri esigui brandelli di verità: a questi a volte ci arrocchiamo, spacciandoli con orgoglio per grandi certezze, incuranti o inconsapevoli della loro ossidante caligine che cela l’orma davanti alla nostra e la lunghezza della strada… «Per la nostra autrice la Poesia è predestinazione e salvezza, impegno vitale, ricerca ed esperimento: “tra ritrosi belati dell’io / continua a chiamarmi un canto”.» (dalla Prefazione di Anna Maria Bonfiglio) «Angela Caccia, in questa raccolta, lascia al lettore il compito di percepire le profonde scanalature che il fondale sommuove, inesorabilmente, nel giro dell’esistenza. Non siamo dentro le acque quiete del mare che conosciamo. Leggendo i versi compare la poeta che recita nel chiuso della nostra postazione un puzzle multicolore, un labirinto enigmatico delle ore, nel transito del quotidiano. Il nostro tempo si sospende. Il racconto poetico prende corpo. Poesia intimista che libera energia costruttiva e catartica. Un notturno alla Chopin. Un esercizio virtuoso delle mani, tumultuoso e cieco: “(…) e sono l’orma di passi nel vicolo cieco / un ammasso di venti senza scampo” (da Fantasie).» (Vincenzo D’Alessio)
Il tocco albarico del dubbio
Angela Caccia
Roma, 25 agosto 1960. È in pieno svolgimento la cerimonia d'apertura della XVII Olimpiade moderna. Davanti ai capi di Stato di tutto il mondo sfilano atleti provenienti dai quattro angoli della Terra, portando con sé speranza, giovinezza, ma anche le delicate questioni di politica internazionale. Negli ambienti dei servizi segreti si diffonde la voce che ci sarà un tentativo di rapimento ai danni del presidente Gronchi da parte di una frangia deviata degli stessi servizi e di un gruppo di attivisti di estrema destra. Unendo la ricostruzione storica alla leggenda e all'invenzione, Colombati tratteggia un affresco d'epoca, nel quale scorre un thriller terribile e incalzante. Tra i protagonisti ci sono personaggi storicamente esistiti, su tutti lo scrittore americano John Fante, che si trova invischiato in una vicenda di spie e controspie. E quelli inventati, ma non meno reali, come Agostino Savio, agente segreto affascinante e ambiguo. O anche Olimpia Meneguzzer, figlia di un crudele maggiore del SIFAR in odore di golpe, adolescente incantatrice, intorno al cui fascino ruotano tutti i protagonisti di questo romanzo.
1960
Colombati Leonardo
Siamo di passaggio, poesia Sioux
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