
La pietà della luce, una poesia di Franco Di Carlo
Descrizione: Anna è una donna intelligente, bella, con un lavoro interessante, ma di colpo tutto questo non serve più. Dopo cinque anni la sua storia d'amore con Davide affonda in una palude di tradimenti, bugie, ricatti. E la sua vita va in pezzi. Si trasforma in un'isterica, non dorme, non mangia, fuma e si ubriaca ogni sera per riuscire ad addormentarsi. Compulsivamente inizia a frugare nel telefonino di lui nelle chat, sui social. Non sa cosa sta cercando, non sa perché lo sta cercando. Per un anno rimarrà prigioniera di quello che lei stessa chiama il regno dell'idiozia, senza riuscire a dirlo a nessuno. Questo racconto è la sua confessione, sotto torma di lettera, a Valentina, la sua più cara amica, che l'ha vista distruggersi sera dopo sera. Anna dice tutto, senza pudore. I dettagli umilianti e ridicoli, l'ossessione, la morbosità. Anna somiglia a tutti noi, che combattiamo questa guerra paradossale che chiamiamo amore. Ogni tanto vinciamo, più spesso perdiamo. L'unica cosa su cui possiamo sempre contare, l'unica capace di indicarci i nostri confini, i nostri bisogni, è il corpo. E sarà al corpo che Anna si aggrapperà per sconfiggere il dolore.
Categoria: Narrativa
Editore: La nave di Teseo
Collana: I delfini
Anno: 2017
ISBN: 9788893441735
La pietà della luce, una poesia di Franco Di Carlo
Un giallo-verità che l’autore racconta vent’anni dopo esserne venuto a conoscenza: questo è Il caso Piegari, coda imprevista di un vecchio libro che a suo tempo sollevò scandalo e indignazione, Mistero napoletano. Un omissis finalmente svelato? Proprio così, lungo soltanto sei brevi capitoli ma non meno drammatici e incalzanti di quelli relativi alla storia del suicidio di Francesca Spada. Raccontano la follia che colse il geniale fondatore del Gruppo Gramsci dopo la sua espulsione dal Partito comunista (1954) per volontà di Giorgio Amendola, accusato da Guido Piegari di essere l’ispiratore di un meridionalismo “perverso”. Una storia che sembra appartenere soltanto al passato e che in effetti si svolge in gran parte in un’Italia che non esiste più. Ma il presente, lo sappiamo, ha un cuore antico. Soprattutto in una città come Napoli dove il Gruppo Gramsci continua a sopravvivere, sia pure in forma traslata, attraverso l’Istituto italiano per gli studi filosofici fondato da Gerardo Marotta che fu, all’alba degli anni cinquanta, il braccio destro di Guido Piegari e magna pars del Gruppo stesso.
Il caso Piegari
Rea Ermanno
IL DELFINO
Morelli Elettra
Torna l’attesa voce di Derfel Cadarn, il guerriero fattosi monaco, un tempo protetto di Merlino e paladino fedele di Artù, per accompagnarci lungo un nuovo capitolo delle sue memorie, che lo vede impegnato a lottare su due fronti ugualmente insidiosi: l’amore e la guerra. Dopo aver affrontato i demoni dell’Isola dei Morti per liberare la sacerdotessa Nimue, Derfel è accanto al suo signore, Artù, nella sanguinosa battaglia contro il regno del Powys. Il re di quelle terre vuole infatti vendicare a caro prezzo l’offesa subita da sua figlia Ceinwyn, ripudiata da Artù che le ha preferito Ginevra. Artù e i suoi cavalieri riescono a vincere solo grazie ai poteri di Merlino, e si decide di sancire la ristabilita unità dei britanni celebrando l’unione tra Ceinwyn e Lancillotto. Neanche questa volta però è destino che il matrimonio della nobile fanciulla abbia luogo: durante la cerimonia di fidanzamento, Ceinwyn abbandona il promesso sposo e fugge con Derfel, di cui si è innamorata. Un amore che rischia di mettere a repentaglio il fragile equilibrio politico raggiunto a costo di molte, troppe vite umane...
IL CUORE DI DERFEL
Cornwell Bernard
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