
Compagno Darwin
Nosengo Nicola
Descrizione: Per settecento anni è rimasto nascosto in un muro dell'abbazia. Poi una scintilla ha scatenato un incendio e il muro è crollato. Stupito, l'abate Menaud sfoglia quel volume impreziosito da disegni di animali e di piante. È scritto in codice, ma le prime parole sono in latino: Io, Barthomieu, monaco dell'abbazia di Ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia. Per migliaia di anni è rimasto immerso nell'oscurità. Poi un'intuizione ha squarciato le tenebre. Incredulo, l'archeologo Luc Simard cammina in quel grandioso complesso di caverne, interamente decorate con splendidi dipinti rupestri. E arriva all'ultima grotta, la più sorprendente, dove sono raffigurate alcune piante: le stesse riprodotte nell'enigmatico manoscritto medievale Per un tempo indefinibile è rimasto avvolto nel mistero. È stato custodito da santi e da assassini, è stato una fonte di vita e una ragione di morte. Poi un imprevisto ha rischiato di svelarlo agli occhi del mondo. Spietati, gli abitanti di Ruac non hanno dubbi: i forestieri devono essere fermati. Perché la cosa più importante è difendere il loro segreto. A ogni costo.
Categoria: Letteratura americana
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Anno: 2011
ISBN: 9788842916710
Trama
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Come si spiega che nei Paesi occidentali (Italia compresa) l’evoluzionismo sia diventato terreno di scontro politico tra destra e sinistra? Che c’entra Darwin con la politica? In realtà, dicono gli autori, questo è stato il suo destino da sempre, fin da prima della pubblicazione di L’origine delle specie. Da allora la polemica non si è mai estinta. Dai comunisti ai liberali, dalle chiese ai tribunali, dal creazionismo americano a quello di matrice islamica, Compagno Darwin ricostruisce l’accoglienza del darwinismo in politica, mostrando che il naturalista con la barba è buono o cattivo a seconda di chi osserva e di cosa viene osservato attraverso le lenti della sua teoria. Da destra e da sinistra, l’evoluzionismo darwiniano è stato sposato per giustificare – non senza forzature – questa o quella posizione, salvo poi essere attaccato quando risultava scomodo. Lesa maestà nei confronti della scienza? Gli autori credono di no: in parte anche i ricercatori hanno un atteggiamento oscillante; e occuparsi del posto dell’uomo nel mondo, proprio come ha fatto Darwin, è l’essenza stessa della politica. Se si lamenta la distanza tra scienza e cittadini, lo spettacolo di una teoria scientifica che entra prepotentemente nel dibattito pubblico andrebbe guardato con interesse e casomai con sollievo, non temuto.
Compagno Darwin
Nosengo Nicola
Un uomo solo, tormentato, compie un efferato omicidio perché obbligato dalle convenzioni del suo tempo. Da lì scaturisce, inarginabile, il suo genio artistico. Gesualdo da Venosa, il celebre principe madrigalista vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento, è il centro attorno a cui ruota il congegno ipnotico di questo romanzo gotico e sensuale. Come può, è la domanda scandalosa sottesa, il male dare vita a tale e tanta purezza sopra uno spartito? Per vendicare l’onore e il tradimento, il principe di Venosa uccide Maria D’Avalos, dopo averla sposata con qualche pettegolezzo e al tempo stesso con clamore. Fin qui la Storia. Il resto è la nostalgia che ne deriva, la solitudine del principe: è lì, nel sangue e nel tormento, che Andrea Tarabbia intinge il suo pennino e trascina il lettore in un labirinto. Questa storia - è ciò che il lettore scopre sbalordito - ci parla dritti in faccia, scollina i secoli e arriva fino al nostro oggi, si spinge fino a lambire i confini noti eppure sempre imprendibili tra delitto e genio. Con un gioco colto e irresistibile, tra manoscritti ritrovati e chioe di Igor Stravinskij- che nel Novecento riscoprì e rilanciò il genio di Gesualdo - Andrea Tarabbia, scrittore tra i migliori della sua generazione, costruisce un romanzo importante, destinato a restare. L’edificio che attraverso Madrigale senza suono Tarabbia innalza è una cattedrale gotica da cui scaturisce la potenza misteriosa della musica. È impossibile, per il lettore, non spingere il portale. E, una volta entrato, non restarne intrappolato.
Madrigale senza suono
Tarabbia Andrea
Queste sono solo alcune delle domande a cui il saggio risponde. Sul lavoro: «Ci sono prospettive di reinserimento nel mondo del lavoro ?» Sui giovani: «Quando potranno liberarsi dalla maledizione di essersi laureati nella fase peggiore dell' economia?» Sulla ripresa dell'economia: «Per uscire dalla depressione occorre un rilancio della spesa pubblica?»
Fuori da questa crisi, adesso!
Krugman Paul
Iniziato nella primavera del 1972 - durante la crisi petrolifera mondiale - e portato avanti fino alla prematura scomparsa di Pasolini nel 1975, questo romanzo-saggio-zibaldone esistenziale racconta uno spaccato dell'Italia del boom e della sua politica economica tra oscuri complotti di potere e stragi di stato impunite. Pensato come l'opera definitiva, il capolavoro di una vita, l'incompiuto "Petrolio" ricerca nella novellistica medievale i suoi antenati illustri fondendoli con l'attualità più scottante delle cronache giornalistiche in un'opera dai forti contenuti sociali e sessuali che non teme di dare scandalo e che, infatti, suscitò ampie polemiche e dibattiti fin dal suo primo apparire, nel 1992.
Petrolio
Pasolini Pier Paolo
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