
Essere mortale
Gawande Atul
Descrizione: Roma, via Puccini, 30 agosto 1970. L’avvocato Cesare Previti, all’epoca trentaseienne, arriva con la polizia sulla scena di un triplice omicidio. Tre corpi, tre vite: un viveur, una arrampicatrice sociale, un miliardario. Tre storie avvitate l’una all’altra, strette intorno a un unico asse patrimoniale. Il giovane e rampante legale romano capisce subito che a quel delitto è agganciata una delle più grandi collezioni di beni della storia d’Italia: l’eredità Casati Stampa. Luca Telese ha inseguito, con il fiuto e la tenacia del vero cronista d’inchiesta, le tracce del mega business (per Berlusconi e i suoi, naturalmente) che fu l’acquisto della villa nel 1974. Ne è uscito uno spaccato inquietante e decisamente esemplare della modalità di “condurre gli affari” da parte dell’avvocato di fiducia del Cavaliere, Previti, e del Cavaliere stesso. Sin da quei lontani anni Settanta che videro l’inizio delle loro fortune, delle loro ascese irresistibili e strettamente intrecciate.
Categoria: Saggi
Editore: Aliberti
Collana:
Anno: 2011
ISBN: 9788874247325
Recensito da vanloon12
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«Intimità e controllo sulla propria vita non c’erano piú. Alice per la maggior parte del tempo portava vestiti dell’ospedale. Si svegliava quando glielo dicevano, si lavava e si vestiva quando glielo dicevano, mangiava quando glielo dicevano. Alice si sentiva in prigione, come se l’avessero messa dentro per vecchiaia». Atul Gawande descrive e discute le principali difficoltà dei servizi assistenziali per gli anziani nell’Occidente industriale attraverso le storie paradigmatiche degli ultimi anni di vita di alcuni personaggi conosciuti personalmente. E propone alternative. La sua tesi è che lo stesso sistema sanitario che ha trasformato le nostre vite allungandole straordinariamente è però anche responsabile di una medicalizzazione della vecchiaia, in un’ottica concentrata esclusivamente sul binomio «sicurezza e salute» a discapito della centralità – soprattutto per le persone molto anziane – del controllo sulle proprie scelte di vita, anche di fronte alla morte.
Essere mortale
Gawande Atul
Da ventisette anni il sacerdote Niccolò Moretti varca le porte della Basilica di San Pietro, si genuflette di fronte alla Confessione e sale sull'impalcatura che avvolge il baldacchino del Bernini. Sta per iniziare il restauro in vista della Quaresima quando nota qualcosa disteso a terra e, mentre scende a vedere, si accorge che non è un uccello con un'ala rotta o una sciarpa dimenticata da qualche turista, come aveva pensato. È il cadavere di una donna. Pochi minuti dopo il Vaticano ha già contattato una persona fidata capace di sbrogliare quel mistero rapidamente e senza destare scalpore: Gabriel Allon, restauratore e imprendibile spia del nucleo più segreto dei servizi israeliani. Scampato per miracolo all'ultima missione, Allon si trova già a Roma per presenziare ai lavori di restauro della Deposizione di Cristo di Caravaggio e non ci mette molto ad accorrere nel luogo dell'incidente. Secondo gli inquirenti, la vittima, Claudia Andreatti, si sarebbe suicidata buttandosi di sotto dall'impalcatura del baldacchino, ma a Gabriel i conti non tornano: perché una studiosa giovane e affermata che ogni giorno lui incontrava sorridente avrebbe dovuto togliersi la vita? E, inoltre, perché l'avrebbe fatto nell'unico momento in cui le telecamere di sicurezza erano spente? Seguendo il misterioso invito di monsignor Luigi Donati, l'enigmatico segretario privato di papa Paolo VII, la spia israeliana accetta di non collaborare con la polizia ma inizia un'indagine solitaria.
L’angelo caduto
Silva Daniel
"Radici" è il titolo di uno dei primi album di Francesco Guccini, e radici è la parola che forse più di tutte rappresenta il cuore della sua ispirazione artistica. Radici sono quelle che lo legano a Pàvana - piccolo paese tra Emilia e Toscana dove sorge il mulino di famiglia, vera Macondo appenninica ormai viva nel cuore dei lettori - e radici sono quelle che sa rintracciare dentro le parole, giocando con le etimologie fra l'italiano e il dialetto, come da sempre ama fare. Oggi Pàvana è ormai quasi disabitata, i tetti delle case non fumano più. È in questo silenzio che il narratore evoca per noi i suoni di un tempo lontano, in cui la montagna era luogo laborioso e vivo, terra dura ma accogliente per chi la sapeva rispettare. Rinascono così personaggi, mestieri, suoni, speranze: gli artigiani all'opera in paese o lungo il fiume, i primi sguardi scambiati con le ragazze in vacanza, i giochi, gli animali e i frutti della terra, un orizzonte piccolo ma proprio per questo aperto all'infinito della fantasia. Tra elegia e ballata, queste pagine sono percorse da una continua ricerca delle parole giuste per nominare ricordi, cose e persone del tempo perduto; la malinconia è sempre temperata dalla capacità di sorridere delle umane cose e dalla precisione con cui vengono rievocati gesti, atmosfere, vite non illustri eppure piene di significato. Francesco Guccini non canta più, ma la sua voce si leva di nuovo per noi, alta, forte, piena di poesia, per consegnarci un'opera che è testamento e testimone da raccogliere, in attesa di una nuova aurora del giorno.
Tralummescuro
Guccini Francesco
Tommaso ha 26 anni e zero prospettive. È stato appena scaricato dalla ragazza, fa un lavoro che non gli piace e - di male in peggio - si è convinto che nella vita non potrà mai avere qualcosa di più. Per fortuna ci sono gli amici, Pietro e Leonardo, che vivono con lui. Un trio indivisibile. Così, quando Leo si innamora in un bar di una ragazza californiana di nome Kimberly e il mattino successivo si ritrova solo nel letto, i tre decidono di partire alla sua ricerca. Anche se la California ha quasi 36 milioni di abitanti, anche se i loro unici indizi sono una foto, un iPod rosa e la certezza che lavori come cheerleader per una grossa squadra del Golden State. L'amore, in fondo, è anche pazzia, no? Fingendosi giornalisti per accedere alle quinte di stadi e palazzetti, daranno il via a una spericolata "caccia alla donna" che toccherà San Diego, Los Angeles e Las Vegas, al ritmo delle canzoni punk rock preferite della ragazza. Un'avventura on the road fondata sullo sport a stelle e strisce, sull'amore e - soprattutto - sull'amicizia. Preso dalla disperazione Leonardo ha creato un sito per ritrovare Kimberly. Fate un salto su www.kimberlydovesei.com per ascoltare le canzoni punk rock dell'iPod rosa della ragazza californiana!
Ti sogno, California
Bertoldi Mattia
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