
NARCOPOLIS
Thayil Jeet
Descrizione: "... La noia implica un'analisi sconsolata dei danni causati all'uomo dalla tecnologia e, sembra, insanabili politicamente e clinicamente..." (dall'introduzione di Michel David) Considerato come il cardine di una ideale trilogia iniziatasi con i memorabili Indifferenti e conclusa con La vita interiore, La noia (1960) ci offre un ritratto profondo e spietato di un individuo senza strutture, senza appoggi, alienato dalla vita sociale. E' una storia di crisi, di fallimenti, di delusioni. Analizzato nei suoi tre aspetti, di artista, di uomo, di amante, il protagonista finisce per scontrarsi inevitabilmente con la realtà; una realtà che in modo tautologico si nega, perche a conclusione di ogni tentativo (ad esempio di raggiungere la donna amata) si erge sempre lo stesso assioma: la realtà è la realtà.
Categoria: Classici
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
Anno: 2001
ISBN: 9788845250477
Nel cuore della Bombay degli anni ottanta, in Suklaji Street, una strada di bordelli e di poveri coperti di stracci, capita un giorno Dom Ullis, un cristiano siriano che si è messo nei guai a New York ed è stato rispedito nella turbolenta metropoli indiana per rimettersi in sesto.
NARCOPOLIS
Thayil Jeet
"Io mi chiamo Silvano ma la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da Silvano a Silver la strada è breve". Con la sua voce dimessa e magnetica, sottolineata da una nota sulfurea e intrisa di umorismo amaro, il protagonista ci porta dentro una storia che, lette le prime righe, non riusciamo piú ad abbandonare. Con "Tre atti e due tempi" Giorgio Faletti ci consegna un romanzo composto come una partitura musicale e teso come un thriller, che toglie il fiato con il susseguirsi dei colpi di scena mentre ad ogni pagina i personaggi acquistano umanità e verità. Un romanzo che stringe in unità fili diversi: la corruzione del calcio e della società, la mancanza di futuro per chi è giovane, la responsabilità individuale, la qualità dell'amore e dei sentimenti in ogni momento della vita, il conflitto tra genitori e figli. E intanto, davanti ai nostri occhi, si disegnano i tratti affaticati e sorridenti di un personaggio indimenticabile. Silver, l'antieroe in cui tutti ci riconosciamo e di cui tutti abbiamo bisogno.
TRE ATTI E DUE TEMPI
Faletti Giorgio
Da nove anni, Jeanie vive in una prigione di silenzio. Da quando, una fredda sera di autunno, suo marito George è rientrato a casa e ha iniziato a comportarsi come se lei non esistesse. Ancora oggi, lui non la guarda, non le parla, dorme in un'altra stanza. Per Jeanie, gli unici momenti di gioia sono i giovedì al parco insieme con la nipotina. Ed è proprio in una di quelle occasioni che lei conosce Ray, anche lui lì col nipote. Ray è galante, spiritoso, gentile. Per la prima volta dopo tanto tempo, Jeanie si sente di nuovo apprezzata e, settimana dopo settimana, sente nascere dentro di sé una passione che credeva non avrebbe mai più provato. Eppure la felicità ha un prezzo. Ben presto, infatti, Jeanie si rende conto che, per vivere in pieno un nuovo amore, deve recidere ciò che la lega al passato, mettendo così a rischio tutto ciò che ha costruito nel corso di una vita. Come l'affetto dei figli, che non capiscono cosa stia succedendo alla madre, o la stima degli amici, che le suggeriscono di non dare peso a un sentimento effimero. Ma, soprattutto, Jeanie deve ricominciare a comunicare col marito, e l'unico modo per farlo è scoprire cosa sia successo quella notte di nove anni prima...
I nostri giovedì al parco
Boyd Hilary
Al termine di un drammatico iter processuale durato dal 1988 al 2003 i giudici italiani hanno condannato a ventidue anni i militanti di Lotta continua Ovidio Bompressi, Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi avvenuto nel 1972. Eppure in Italia una parte larga e talvolta autorevole dell'opinione pubblica continua a credere nell'estraneità totale di Lc a quel delitto. Ventimila pagine di atti processuali documentano un'altra storia, un'azione che per Giampiero Mughini è nata «dalle viscere di Lotta continua», a cominciare dalla campagna implacabile condotta contro Calabresi, indicato senza alcuna verità come capro espiatorio della tragedia di piazza Fontana. Fondatore e direttore di «Giovane critica», una delle riviste che hanno modellato l'anima del Sessantotto, ex direttore responsabile di giornali provenienti dall'area di Lotta continua, a lungo lui stesso un innocentista, Mughini percorre in queste pagine un itinerario doloroso in nome della «verità» e del bilancio ideale della sua generazione.
GLI ANNI DELLA PEGGIO GIOVENTU’
Mughini Giampiero
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )