
Bangkok
Osborne Lawrence
Descrizione: "... La noia implica un'analisi sconsolata dei danni causati all'uomo dalla tecnologia e, sembra, insanabili politicamente e clinicamente..." (dall'introduzione di Michel David) Considerato come il cardine di una ideale trilogia iniziatasi con i memorabili Indifferenti e conclusa con La vita interiore, La noia (1960) ci offre un ritratto profondo e spietato di un individuo senza strutture, senza appoggi, alienato dalla vita sociale. E' una storia di crisi, di fallimenti, di delusioni. Analizzato nei suoi tre aspetti, di artista, di uomo, di amante, il protagonista finisce per scontrarsi inevitabilmente con la realtà; una realtà che in modo tautologico si nega, perche a conclusione di ogni tentativo (ad esempio di raggiungere la donna amata) si erge sempre lo stesso assioma: la realtà è la realtà.
Categoria: Classici
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
Anno: 2001
ISBN: 9788845250477
Charles Baudelaire e Graham Greene, rispettivamente padri nobili del flâneur metropolitano e dell’occidentale incline a perdersi in vari Orienti, sarebbero stati entrambi fieri di quel loro imprevedibile, inclassificabile, incorreggibile rampollo che risponde al nome di Lawrence Osborne. Il quale Osborne, nel Turista nudo, aveva già anticipato la tentazione di scrivere questo libro, e cioè una guida turistica che nei limiti del possibile smentisse tutte le altre («Ogni volta che la Lonely Planet dice di evitare un certo posto, perché è losco, mi ci fiondo»): ma che a differenza delle altre, anziché pretendere di edificare, divertisse. E non si può dire che non abbia tenuto fede alle promesse. A partire da un programma minimo – cioè la scelta di vivere nell’unico posto al mondo dove uno scrittore «senza un soldo, senza una carriera, senza niente» possa condurre un’esistenza accettabile –, Osborne trascorre un anno a Bangkok, lasciando che gli capiti quasi tutto: di cenare nel ristorante No Hands (dove i clienti vengono provvisti di bavaglino, e imboccati), di andare a passeggio per il mattatoio della città (dove la notte adolescenti marci di droghe sintetiche massacrano animali nel modo meno pulito e indolore possibile), di essere scelto come improbabile gigolo da una signora giapponese ovviamente feticista (e quindi fornito del - l’indispensabile kit da dottore). E lasciando che quel tutto prenda prima la forma di una vita diversa da ogni altra, poi quella di un libro altrettanto unico. Che ci offre, insieme a infinite storie, anche il regalo di una scoperta – la scoperta di come la presunta capitale di tutti i piaceri sia anche la capitale del piacere più sublime: quello che talvolta solo un onesto, morbido, contagioso dilettantismo assoluto riesce a trasmettere.
Bangkok
Osborne Lawrence
Lou Bertignac ha dodici anni: la sua famiglia, chiusa nel ricordo inconfessabile di una tragedia del passato, vive in un silenzio opprimente, mentre a scuola la sua intelligenza fuori dal comune l'ha portata in una classe avanzata, piena di studenti più grandi che non hanno nulla a che spartire con lei. Incapace di creare una relazione con chiunque, Lou passa la maggior parte del suo tempo libero a vivere le emozioni degli altri: guarda il calcio in televisione per osservare la gioia dei giocatori, spia le persone per strada e, soprattutto, frequenta le stazioni ferroviarie parigine perché in quei luoghi si concentra l'emozione di amanti che si salutano, di famiglie rimaste a lungo separate, di amici che si ritrovano. È proprio qui, alla stazione di Austerlitz, che Lou trova, tra la folla, una ragazza appena più grande di lei, Nolwenn, che si è lasciata alle spalle un passato difficile e ora vive da randagia. Tra le due, nel tempo di uno sguardo, si crea un'intesa speciale, che nessuna delle due aveva mai trovato prima. Due ragazze totalmente sole, diverse ma destinate, in qualche modo, a riconoscersi tra la folla della città, finiranno così per stringere un'amicizia che, nata lentamente, arriverà a cambiare la loro vita e il loro mondo. La vicenda, drammatica eppure lieve, di due vite chiamate a intrecciarsi e, se non a salvarsi, almeno a trovare nuove speranze.
GLI EFFETTI SECONDARI DEI SOGNI
Vigan Delphine, de
Gli ambienti pittoreschi dell'Italia fanno da fondo a un' intricata storia che vede il progressivo senso di straneamento che rende incomprensibili parole e gesti.
Adina
James Henry
Margherita Malventi si dedica a una cucina intima e riflessiva nel suo piccolo ristorante a Venezia, nel sestiere di Castello, ed è convinta che la luna le abbia salvato la vita più di una volta. Suo padre si chiama Achille, ha ottantasette anni, è alto un metro e cinquantaquattro, ed è stato uno dei più rinomati chef della città lagunare, finché non ha perso tutto a causa delle sue manie di grandezza. È un uomo rabbioso, in guerra contro il mondo, ma l'invito a partecipare come ospite d'onore a Chef Test, popolarissimo programma televisivo di cucina, sembra offrirgli la possibilità di una rivalsa pubblica. Margherita decide di accompagnarlo a Milano, dove il programma viene registrato, con la speranza assai poco realistica che il viaggio possa dischiudere tra loro una comunicazione che non c'è mai stata.
Una di Luna
De Carlo Andrea
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