
L’India dei bambini
Sabbatini Emanuela
Descrizione: La zona tra Brescia, Chiari e Rovato è un distretto produttivo pieno di fabbriche e di capannoni. Ed è il personale inferno di Dante, che di mestiere fa la guardia giurata e gira, notte dopo notte, per verificare che tutto vada per il meglio. Vive insieme a sua madre, una donna che da quando è vedova sembra rinata. Ma rinata male, perché passa il suo tempo tra creme e sesso trovato via internet. Col risultato che Dante è sempre più solo. Nella stessa zona vive anche Samira. Quindici anni, musulmana e bella. Ha un padre violento, reso ancora più violento dal fatto di vivere in un posto che sente straniero e ostile: l’Italia. Così quest’uomo sarebbe pronto ad ammazzare sua figlia se soltanto sapesse che ha incontrato Dante, un cristiano, e che si ostina a frequentarlo. Perché Samira, in realtà, è già una donna. E vuole essere una donna libera. Mentre un gruppetto di suoi connazionali sta preparando un attentato miserabile, da poveracci, e Dante finirà per imbattersi anche in loro. “La notte dei petali bianchi” prova a rispondere a una domanda: fa più paura stare da soli o fanno più paura gli altri, i diversi da noi? E lo fa mettendoci a disposizione una lucida visione dell’Italia dei nostri anni e un strepitoso talento nel raccontarla.
Categoria: Narrativa
Editore: Laurana Editore
Collana:
Anno: 2011
ISBN: 9788896999110
Recensito da Nicoletta Scano
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L’India dei bambini
Sabbatini Emanuela
Marzo 1953: Flavio Villareale, prestante cinquantenne, attore, regista e proprietario del Teatro Imperiale, un elegante edifi cio liberty in zona Stazione Centrale, viene trovato senza vita nel suo appartamento di via Vitruvio, a due passi dal teatro. A scoprire il cadavere è Umberto Calcaterra, socio di Flavio e amministratore del teatro. L’esame del medico legale riscontra i segni inequivocabili di una morte per soffocamento: Flavio Villareale è stato ucciso. Trovare l’assassino è compito degli uomini del commissariato Porta Venezia, guidati dal commissario capo Mario Arrigoni. I primi colloqui già mettono in evidenza la personalità della vittima, geniale artista ma pessimo soggetto sul piano umano: assatanato di sesso, dedito a pratiche sadomasochistiche, non esita a sfruttare il suo fascino e la sua posizione professionale per sedurre ogni bella donna che incontri sul suo cammino. Come se ciò non bastasse, pesanti ombre arrivano anche dal passato: mussoliniano fi no al fanatismo, pare abbia denunciato oppositori veri e presunti del regime all’Ovra, la polizia segreta fascista, appropriandosi, in cambio dei loro beni. Toccherà al commissario Arrigoni risolvere il mistero, tra giovani e bellissime attrici, vecchi suggeritori, e camerati non troppo pentiti... Per concludere che, ancora una volta, con un po’ di generosità e meno egoismo, non ci sarebbero stati né morti né assassini.
Arrigoni e l’omicidio di via Vitruvio
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