
Le tre minestre
Vitali Andrea
Descrizione: «Lui non aveva paura della morte, non aveva paura di niente.» Lui è Willy l’Olandese, un vecchio killer implacabile. Un gigante silenzioso e in apparenza indifferente a tutto come un dio nordico. Quando arriva nella valle presso il grande lago del Norditalia che ogni anno è la sua meta estiva, in una pensione dove fa da cameriera la bella Adriana, non sa di avere appuntamento con il destino. Il telefono ha squillato in una casa a pochi chilometri da lì e un altro killer, un trentenne sfigurato al volto da un remoto incidente d’auto, ha ricevuto l’incarico di ucciderlo. Tutta la storia si svolge nell’arco di 24 ore, ma la tensione monta capitolo dopo capitolo nell’attesa del momento fatale: lo scontro fra due killer professionisti, due terribili macchine di morte. E tra loro l’inquietudine di Adriana, che senza saperlo ne deciderà le sorti. Tutt’intorno uno scenario affascinante: un piccolo paese rivierasco, le acque buie del grande lago, e una valle profonda, percorsa da un torrente gelido. Un paesaggio che sta per essere contaminato dall’approssimarsi del Male. Con rara potenza, Montanari ci restituisce il clima feroce e geometrico di Durrenmatt e del grande noir americano immergendoli nel contesto della provincia italiana, fino a creare un contrasto sorprendente e irresistibile.
Categoria: Giallo - thriller - noir
Editore: Baldini + Castoldi
Collana: Romanzi e racconti
Anno: 2019
ISBN: 9788893881951
Le tre minestre che danno il titolo a questo libro rappresentano in realtà tre ministre, come Vitali ribattezza segretamente le zie che hanno accompagnato la sua infanzia: Cristina, ministro degli Interni, è preposta alle faccende domestiche e alla cucina; Colomba, ministro dell'Agricoltura, si occupa dell'orto e delle attività agricole di famiglia; Paola infine, ministro degli Esteri, è impegnata professionalmente fuori casa e cura le relazioni con vicini e parenti. Le zie circondano il ragazzino di un affetto "rustico ma profumato", dettato dal buon senso ma ancora pregno di superstizioni, retaggio di una cultura popolare di altri tempi. Siamo infatti in un'Italia di provincia, negli anni Sessanta, dove ancora si parla il dialetto e "la saggezza si esprime in assiomi che non ammettono repliche". Dal racconto autobiografico di Andrea Vitali emerge uno spaccato di vita vissuta e di costume di grande suggestione, delicatamente nostalgico e al contempo ironico. Un autentico tuffo nel passato al quale contribuisce anche il ricettario della tradizione locale che affonda le radici nel territorio, tra le sponde del lago di Como e le valli retrostanti.
Le tre minestre
Vitali Andrea
Torna l’attesa voce di Derfel Cadarn, il guerriero fattosi monaco, un tempo protetto di Merlino e paladino fedele di Artù, per accompagnarci lungo un nuovo capitolo delle sue memorie, che lo vede impegnato a lottare su due fronti ugualmente insidiosi: l’amore e la guerra. Dopo aver affrontato i demoni dell’Isola dei Morti per liberare la sacerdotessa Nimue, Derfel è accanto al suo signore, Artù, nella sanguinosa battaglia contro il regno del Powys. Il re di quelle terre vuole infatti vendicare a caro prezzo l’offesa subita da sua figlia Ceinwyn, ripudiata da Artù che le ha preferito Ginevra. Artù e i suoi cavalieri riescono a vincere solo grazie ai poteri di Merlino, e si decide di sancire la ristabilita unità dei britanni celebrando l’unione tra Ceinwyn e Lancillotto. Neanche questa volta però è destino che il matrimonio della nobile fanciulla abbia luogo: durante la cerimonia di fidanzamento, Ceinwyn abbandona il promesso sposo e fugge con Derfel, di cui si è innamorata. Un amore che rischia di mettere a repentaglio il fragile equilibrio politico raggiunto a costo di molte, troppe vite umane...
IL CUORE DI DERFEL
Cornwell Bernard
Chi è Malik Mir Sultan Khan? L’uomo misterioso di cui parla tutta New York, erede di una piccola parte dell’enorme fortuna di Mrs Abbott, ritiratosi a vita privata in una remota località del subcontinente indiano. È soltanto uno scaltro seduttore di facoltose vedove? E come ha fatto negli anni Trenta a vincere per tre volte il campionato inglese di scacchi partendo da un piccolo villaggio sperduto nella foresta? Un giornalista americano, di stanza nel Punjab a metà degli anni Sessanta, decide di incontrarlo per ricostruire la sua storia. Una storia iniziata con una tigre, che appare nei suoi sogni di bambino e poi si fa reale portandogli via entrambi i genitori. Una storia che prosegue alla corte del nababbo che lo aiuta a perfezionare il suo stile nel chaturanga e lo introduce alla versione occidentale del gioco, per poter sfoggiare le sue vittorie (batterà addirittura il campione del mondo Capablanca) in giro per l’Europa umiliando i colonialisti inglesi. Una storia che s’intreccia con quella del mondo intero quando le sue doti di raffinato stratega trascinano Malik in uno strano gioco di guerra che deciderà le sorti del Secondo conflitto mondiale...
Il gioco degli dei
Maurensig Paolo
«Lui non aveva paura della morte, non aveva paura di niente.» Lui è Willy l’Olandese, un vecchio killer implacabile. Un gigante silenzioso e in apparenza indifferente a tutto come un dio nordico. Quando arriva nella valle presso il grande lago del Norditalia che ogni anno è la sua meta estiva, in una pensione dove fa da cameriera la bella Adriana, non sa di avere appuntamento con il destino. Il telefono ha squillato in una casa a pochi chilometri da lì e un altro killer, un trentenne sfigurato al volto da un remoto incidente d’auto, ha ricevuto l’incarico di ucciderlo. Tutta la storia si svolge nell’arco di 24 ore, ma la tensione monta capitolo dopo capitolo nell’attesa del momento fatale: lo scontro fra due killer professionisti, due terribili macchine di morte. E tra loro l’inquietudine di Adriana, che senza saperlo ne deciderà le sorti. Tutt’intorno uno scenario affascinante: un piccolo paese rivierasco, le acque buie del grande lago, e una valle profonda, percorsa da un torrente gelido. Un paesaggio che sta per essere contaminato dall’approssimarsi del Male. Con rara potenza, Montanari ci restituisce il clima feroce e geometrico di Durrenmatt e del grande noir americano immergendoli nel contesto della provincia italiana, fino a creare un contrasto sorprendente e irresistibile.
La perfezione
Montanari Raul
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